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Matera

I Sassi di Matera e il Parco delle Chiese Rupestri

A vederla oggi, linda e restaurata, non si riesce quasi a crederlo, ma fino a qualche decennio fa, a Matera non c’erano le fognature e i famosi Sassi erano in uno stato di completo abbandono. Nel 1952, a causa delle condizioni critiche e antigieniche in cui versava la popolazione, fu addirittura promulgata la cosiddetta legge sullo sfollamento dei Sassi, anche in conseguenza della eco suscitata dal romanzo di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli” (1945) , che denunciava la situazione già allora al limite. Poi, lentamente, la rinascita e l’adeguamento della zona a una condizione di abitabilità, che nel 1993 ha portato addirittura al riconoscimento del Sasso Caveoso e del Sasso Barisano a Patrimonio dell’Umanità, e nel 2019 al titolo di “Città della Cultura Europea”.

I Sassi sono i rioni della città di Matera ricavati lungo un burrone roccioso modellato dall’erosione millenaria dell’acqua. Il tessuto urbano di questa parte antica è formato da scale e passaggi scavati nella pietra, cortili, cisterne per la raccolta dell’acqua, piccole case e imponenti palazzi con terrazze che sono spesso i tetti degli edifici sottostanti. Negli ultimi anni, moltissime di queste costruzioni sono state restaurate e trasformate in hotel, B&B, ristoranti, boutique e locali di vario genere per l’accoglienza turistica. Numerose le chiese di influsso bizantino: solo nel Parco delle Chiese Rupestri se ne contano oltre 150, spesso affrescate o a bassorilievo, fra cui il Santuario di Santa Maria de Idris e la Chiesa rupestre di Santa Lucia alla Malve, parte di un ex-monastero risalente al XII-XIII secolo.

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Festa della Bruna

Matera, Basilicata

2 elementi Cosa fare e vedere

  • Tradizione

Festa della Bruna

Matera, Basilicata

La secolare festa della Madonna della Bruna, protettrice della città di Matera, ha inizio con la processione “dei pastori” con la quale i quartieri antichi si svegliano alle prime luci dell’alba per salutare il Quadro della Vergine, il cui passaggio è annunciato dai botti pirotecnici. Intanto i cavalieri, scorta del carro processionale, si radunano lungo le vie e nei “vicinati”.

Come vuole la tradizione, la mattina del 2 luglio la statua di Maria SS. viene portata nella chiesa di Piccianello, per poi essere portata in processione sul carro trionfale tutto il pomeriggio lungo le strade principali gremite di gente, fino ad arrivare in serata nel piazzale del Duomo dove si compiono i “tre giri”, simbolo di presa possesso della città da parte della SS. patrona. La statua, accompagnata dalla Curia Arcivescovile, verrà deposta in Cattedrale.

Il carro è circondato dai “cavalieri” con cavalli bardati di fiori di carta e velluti, l’auriga incita i muli verso la piazza a poche centinaia di metri, per restituire alla folla ivi radunatasi il simbolo della festa. Con lo stesso rito secolare quindi, l’anima popolare si esalta confondendo il sacro con il profano e, nello stupore generale, in un tripudio di massa, il carro frutto di un lavoro artigianale di mesi, viene assaltato e distrutto (verrà ideato e ricostruito l’anno dopo).

La festa si conclude in tarda serata nel frastuono di una gara di fuochi pirotecnici che creano uno scenario unico sugli antichi rioni dei Sassi, patrimonio mondiale dell’umanità.

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  • Eccellenza Urbana / Centro Storico

I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera

Matera, Basilicata

Matera si trova in Basilicata, nell’Italia meridionale. Il sito è Patrimonio Mondiale dell’Unesco e rappresenta un complesso di case, chiese, monasteri ed eremi costruiti nelle grotte naturali della Murgia, un altopiano calcareo caratterizzato da profonde fessure, burroni, rocce e caverne.
Da sempre in questa zona l’uomo ha scelto la vita in grotta, testimoniando un adattamento all’ambiente che nel corso dei millenni si è tradotto in una forma abitativa, peculiare di Matera, di eccezionale valore culturale ed antropologico.
Le grotte nei Sassi sono di diverse forme e dimensioni e col tempo divennero la base per la sopraelevazione delle prime abitazioni, integrandosi pienamente con l’ambiente anche grazie all’utilizzo, per gli elementi edificati, delle stesse rocce di scavo dei vani. Il risultato è un insieme di abitazioni sui toni del grigio e del bianco che a malapena si distinguono dalle rocce nelle quali sono inserite. Le abitazioni nei Sassi sono state abbandonate a partire dal 1952 ed oggi molte di esse, trasformate in alberghi e strutture ricettive, offrono ai numerosi turisti la possibilità di vivere l’atmosfera della vita in grotta.
Il Parco delle Chiese Rupestri comprende oltre 150 esempi di chiese in rupe, spesso affrescate o a bassorilievo, un patrimonio d’arte sacra che testimonia le varie stagioni storiche e culturali del territorio. L’abitudine materana della quotidianità in grotta determinò infatti anche i luoghi del culto, che si adattarono alla dimensione ipogea: talvolta sono interamente scavate nella terra, talvolta presentano una facciata edificata, ma l’elemento costante è una presenza diffusa a livello capillare nel territorio. Le prime chiese in rupe sono riconducibili alla cultura monastica medievale, a partire dall’VIII secolo giunsero dalle regioni d’Oriente eremiti e anacoreti che trovarono nell’altopiano materano lo spazio perfetto per la preghiera e la vita in solitudine. I monaci scavarono celle, realizzarono cisterne, fecero nascere nella roccia chiese semplici ma di grande suggestione che portavano impressa sulle pareti la cultura religiosa greco-orientale.

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Festa della Bruna

Matera, Basilicata

La secolare festa della Madonna della Bruna, protettrice della città di Matera, ha inizio con la processione “dei pastori” con la quale i quartieri antichi si svegliano alle prime luci dell’alba per salutare il Quadro della Vergine, il cui passaggio è annunciato dai botti pirotecnici. Intanto i cavalieri, scorta del carro processionale, si radunano lungo le vie e nei “vicinati”.

Come vuole la tradizione, la mattina del 2 luglio la statua di Maria SS. viene portata nella chiesa di Piccianello, per poi essere portata in processione sul carro trionfale tutto il pomeriggio lungo le strade principali gremite di gente, fino ad arrivare in serata nel piazzale del Duomo dove si compiono i “tre giri”, simbolo di presa possesso della città da parte della SS. patrona. La statua, accompagnata dalla Curia Arcivescovile, verrà deposta in Cattedrale.

Il carro è circondato dai “cavalieri” con cavalli bardati di fiori di carta e velluti, l’auriga incita i muli verso la piazza a poche centinaia di metri, per restituire alla folla ivi radunatasi il simbolo della festa. Con lo stesso rito secolare quindi, l’anima popolare si esalta confondendo il sacro con il profano e, nello stupore generale, in un tripudio di massa, il carro frutto di un lavoro artigianale di mesi, viene assaltato e distrutto (verrà ideato e ricostruito l’anno dopo).

La festa si conclude in tarda serata nel frastuono di una gara di fuochi pirotecnici che creano uno scenario unico sugli antichi rioni dei Sassi, patrimonio mondiale dell’umanità.

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I Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera

Matera, Basilicata

Matera si trova in Basilicata, nell’Italia meridionale. Il sito è Patrimonio Mondiale dell’Unesco e rappresenta un complesso di case, chiese, monasteri ed eremi costruiti nelle grotte naturali della Murgia, un altopiano calcareo caratterizzato da profonde fessure, burroni, rocce e caverne.
Da sempre in questa zona l’uomo ha scelto la vita in grotta, testimoniando un adattamento all’ambiente che nel corso dei millenni si è tradotto in una forma abitativa, peculiare di Matera, di eccezionale valore culturale ed antropologico.
Le grotte nei Sassi sono di diverse forme e dimensioni e col tempo divennero la base per la sopraelevazione delle prime abitazioni, integrandosi pienamente con l’ambiente anche grazie all’utilizzo, per gli elementi edificati, delle stesse rocce di scavo dei vani. Il risultato è un insieme di abitazioni sui toni del grigio e del bianco che a malapena si distinguono dalle rocce nelle quali sono inserite. Le abitazioni nei Sassi sono state abbandonate a partire dal 1952 ed oggi molte di esse, trasformate in alberghi e strutture ricettive, offrono ai numerosi turisti la possibilità di vivere l’atmosfera della vita in grotta.
Il Parco delle Chiese Rupestri comprende oltre 150 esempi di chiese in rupe, spesso affrescate o a bassorilievo, un patrimonio d’arte sacra che testimonia le varie stagioni storiche e culturali del territorio. L’abitudine materana della quotidianità in grotta determinò infatti anche i luoghi del culto, che si adattarono alla dimensione ipogea: talvolta sono interamente scavate nella terra, talvolta presentano una facciata edificata, ma l’elemento costante è una presenza diffusa a livello capillare nel territorio. Le prime chiese in rupe sono riconducibili alla cultura monastica medievale, a partire dall’VIII secolo giunsero dalle regioni d’Oriente eremiti e anacoreti che trovarono nell’altopiano materano lo spazio perfetto per la preghiera e la vita in solitudine. I monaci scavarono celle, realizzarono cisterne, fecero nascere nella roccia chiese semplici ma di grande suggestione che portavano impressa sulle pareti la cultura religiosa greco-orientale.

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Eventi

Salvador Dalí – La persistenza degli opposti

Culturale

Comune: Matera

Mese di inizio: Dicembre

Durata: 365 Giorni

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