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Colline vicino a Riolo Terme e Brisighella

brisighella, casola valsenio, faenza, modigliana, riolo terme

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Brisighella è uno di quei luoghi dove amano far festa. A settembre c’è il Festival dei Cammini, a ottobre c’è la Sagra del Tartufo, a novembre quella dell’olio, ma soprattutto, a giugno la Festa Medievale, che culmina con un banchetto per le strade del borgo animato da centinaia di figuranti. Brisighella è solo una delle realtà delle “Terre di Faenza”, quella zona della provincia di Forlì-Cesena che si incontra nella Valle del Lamone. Basta poi uscire dal Centro Storico per trovare altri piccoli tesori: la Pieve del Tho, la Rocca, la Torre dell’orologio ed il Santuario del Monticino, ma anche il Museo dell’olio di Brisighella, dal 1996 insignito della Dop. La varietà “Brisighello” è una delle eccellenze di questo territorio così come il Sangiovese di Modigliana, una delle sottozone della Doc della Regione Emilia-Romagna. Il mese giusto per visitare Modigliana, dove tutti ammirano la Rocca dei Conti Guidi, è sicuramente settembre, perché periodo di vendemmia, ma anche per la Festa dell’Ottocento, momento in cui il paese si anima di Tableaux Vivants di personaggi in costume.

A Nord di Brisighella si sviluppa invece il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, dove si fa tappa a Casola Valsenio, conosciuto come il “paese delle erbe e dei frutti dimenticati”. Dal 1975, appena fuori il borgo è stato inaugurato il Giardino delle Erbe, terreno fertile per specie di essenze rare e frutti in via di estinzione, da tutelare e recuperare per le loro proprietà organolettiche. Per restare in tema, una delle provinciali che porta al paese è la romantica “strada della lavanda”, da percorrere in primavera, fra cespugli in fiore che profumano l’aria.

L’aria di Riolo Terme ha invece l’odore salmastro tipico delle stazioni termali, con in più quell’allure d’antan delle architetture Liberty che ancora connotano lo stabilimento storico.
Infine Faenza, da sempre la città delle ceramiche, tanto da aver dato il nome stesso a questo tipo di creazioni, le faience. Dal 1908 a oggi, il locale MIC, il Museo Internazionale della Ceramica, ha arricchito sempre più la propria collezione, fino a creare la raccolta più grande del mondo e a essere proclamato di recente dall’Unesco Monumento Testimone di una Cultura di Pace.

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Terme di Riolo

Riolo Terme, Emilia-Romagna

5 elementi Cosa fare e vedere

  • Eccellenza Naturalistica

Il Giardino delle Erbe

Casola Valsenio, Emilia-Romagna

Inaugurato nel 1975 e intitolato al suo fondatore Augusto Rinaldi Ceroni, Il Giardino delle Erbe è nato con l’obiettivo di conservare e coltivare piante di interesse officinale ed aromatico. Di proprietà della Regione Emilia Romagna e affidato all’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna in collaborazione con la Cooperativa Montana Valle del Senio, è inserito nel circuito Museale della provincia di Ravenna. Nei suoi gradoni con splendida vista sulla Vena del Gesso Romagnola, vengono coltivate circa 450 specie di piante officinali utilizzate in cucina, nella medicina, nella cosmesi, secondo la tradizione dei monasteri in cui, fin dal basso medioevo, si coltivavano e si lavoravano queste piante negli orti e nelle “officine”. Il Giardino delle Erbe è un centro di conoscenza e valorizzazione delle piante officinali, grazie ad attività che spaziano dalla ricerca alla divulgazione e dalla sperimentazione alla didattica, coinvolgendo sia gli esperti che i visitatori di ogni età. Il Giardino è visitabile liberamente durante il giorno, nel rispetto delle strutture e delle parcelle coltivate, ma se si vuole davvero sperimentare il mondo delle piante officinali, anche attraverso il tatto e l’odorato, si può prenotare una visita guidata o un laboratorio, percorrere la Galleria dei Profumi, entrare nella Camera delle Meraviglie. E si può anche acquistare qualche pianta da coltivare nel proprio orto o sul proprio terrazzo, per ritrovare ogni giorno la gioia di questi intensi profumi.

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  • Eccellenza Naturalistica

Museo all’Aperto dell’Olio

Brisighella, Emilia-Romagna

Il museo dell’olio di Brisighella è una delle azioni più recenti per valorizzare il patrimonio olivicolo secolare di queste terre e l’intero ciclo produttivo: dalla cura della pianta fino alla vendita del prodotto.
Brisighella e un borgo medievale al centro dell’areale dell’olivo brisighellese, il cui microclima specifico e la natura del suolo hanno favorito la selezione di alcune cultivar autoctone che conferiscono caratteristiche di tipicità all’olio extravergine qui prodotto.
Il museo dell’olio di Brisighella, realizzato nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Leader Plus, è un percorso all’aperto che si snoda lungo le strade dell’areale, individuate proprio perché esse racchiudono il giacimento più antico ed insieme il sito più moderno per la produzione dell’olio: il Frantoio sociale presso la Cooperativa Agricola Brisighellese (Cab). Il percorso conta sette soste segnalate da nicchie informative. Si parte da Via Valletta, un territorio caratterizzato da una predominante esposizione a sud dei pendii collinari disposti ad anfiteatro con piantagioni di ulivo che risalgono a centinaia di anni fa. Durante il percorso ci si imbatte nei “casotti”, piccoli fabbricati adibiti a servizio del coltivatore. Si prosegue lungo il percorso per un incontro ravvicinato con le piante: circa novantamila olivi nell’areale di Brisighella, l’80% dei quali appartiene alla varietà Nostrana di Brisighella, da cui si produce il prestigioso olio extravergine che è stato il primo in Italia ad ottenere, nel 1996, la Denominazione di origine protetta (Dop). Se si ha la fortuna di passare nella stagione della raccolta dei frutti (novembre) è facile assistere alla brucatura, la tradizionale raccolta delle olive operata manualmente.

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  • Termale

Terme di Riolo

Riolo Terme, Emilia-Romagna

Dal 1870, le Terme di Riolo, circondate dalle dolci colline romagnole e nella magica cornice di un vasto parco secolare, consentono di godere della massima tranquillità e di riassaporare i ritmi della natura, gustare la superba enogastronomia regionale e visitare luoghi ricchi di storia e fascino. Eccellenze del Centro, certificato dal Ministero della Salute “Stabilimento Termale 1° Livello Superiore”, sono le preziose risorse naturali: le acque medicali Vittoria, Breta, Margherita e Salsoiodica e il finissimo fango sorgivo dei vulcanetti di Bergullo, unico fango sorgivo in Regione. Curarsi, continuare a stare bene, stare ancora meglio è possibile grazie ai consigli dell’Equipe Medica, a efficaci diagnosi non invasive, a protocolli e terapie all’avanguardia. Le Terme di Riolo sono dotate di Centro Otorinolaringoiatrico con Reparto Infanzia, Fangobalneoterapia, Centro di Metodologie Naturali, Centro di Riabilitazione Motoria e Respiratoria. Per un rituale di puro relax è disponibile il Centro del Benessere, dotato di un nuovo ed elegante Thermarium e della splendida piscina termale con acqua salsobromoiodica.

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  • Parco

Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola

Brisighella, Emilia-Romagna

Tra le colline di Imola e Faenza il Parco della Vana del Gesso Romagnola è l’area naturale a tutela del più lungo e maestoso rilievo gessoso d’Italia. Sono 25 i km. di paesaggi carsici – fatti di doline, grotte e valli cieche – che caratterizzano la grande dorsale argentea di gesso che si sviluppa sulle prime colline tra Imola e Faenza, tagliando trasversalmente le vallate dei fiumi Santerno, Senio, Sintria e Lamone. Gli impervi fronti rocciosi del Parco danno così vita a una sequenza di cime panoramiche che culminano nel Monte Mauro, e spiccano sulle dolci colline circostanti e sui fondovalle, dove sorgono gli storici borghi di Brisighella e Riolo Terme, entrambi noti centri termali.
Come nel vicino Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, l’area presenta una morfologia molto particolare fatta di doline, valli cieche, profondi abissi e grotte di grande valore speleologico e archeologico.
Nel mosaico di prati, arbusteti e boschi (roverella, cerro, orniello e acero) che segna l’intero comprensorio, spiccano presenze vegetali influenzate dalle correnti calde dell’Adriatico come il leccio.
Dal punto di vista botanico l’emblema del Parco è una piccola e rarissima felce (Cheilanthes persica) che cresce lungo le coste dell’Anatolia, in Caucaso e in poche altri luoghi, tra cui proprio le pendici del Monte Mauro, nei pressi dell’abitato di Brisighella.
Il Parco sa offrire in ogni stagione dell’anno grandi emozioni: una rete di sentieri ben segnalati, gestita direttamente dal Club Alpino Italiano (CAI), e in parte percorribili in mountain bike e a cavallo, consente di esplorare i vari settori in modo autonomo o grazie all’aiuto di guide esperte. Tra le escursioni più note, sono molto suggestive la salita che va da Tossignano a Monte del Casino, e quella che da Borgo Rivolta conduce a Monte Mauro. Gli appassionati delle due ruote possono, invece, percorrere le due ciclovie e le quattro tappe dell’Alta Via dei Parchi che attraversano l’intero comprensorio.
Nei pressi dei Centri Visita (Rifugio Ca’ Carné e “I Gessi e il Fiume” di Tossignano) ci sono aree attrezzate per trascorrere piacevoli picnic all’aria aperta, da soli o in famiglia mentre nel corso dell’anno, fatta eccezione per l’inverno, vengono organizzate visite guidate alla scoperta della grotta del Re Tiberio e della Tanaccia.

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  • Museo

Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza

Faenza, Emilia-Romagna

Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza (MIC) è uno dei più importanti musei d’arte ceramica del mondo.
Fondato nel 1908, il museo oggi conserva e promuove un patrimonio di oltre 60.000 opere, antiche e contemporanee, esposte in suggestivi spazi museali che coprono una superficie di oltre 15.000 metri quadri. Il Museo è un unicum nel panorama nazionale e internazionale, lo testimoniano gli incomparabili capolavori italiani del Rinascimento, le opere di Picasso, Matisse, Chagall, Leger, Burri, Fontana e altri innumerevoli esempi di eccellenza. Il MIC è un vero polo culturale ceramico, ospita una Biblioteca Storica, aperta al pubblico, contenente oltre 60.000 testi sulla ceramica, un Laboratorio di Restauro, Archivi fotografici e documentari e pubblica dal 1913 la rivista specialistica di ceramica “Faenza”.
Le attività didattiche del museo offrono molteplici possibilità, dalle esperienze con l’argilla presso il Laboratorio Didattico Giocare con l’Arte, fondato da Bruno Munari, alle visite guidate tematiche nelle sale, per finire con i week-end al MIC: esperienze di laboratori ed animazioni per bambini e famiglie.
Il MIC organizza inoltre il “Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte – Premio Faenza, una delle biennali più significative e prestigiose nel campo della ceramica d’arte che mette in luce le nuove tendenze artistiche e i nuovi linguaggi ceramici provenienti da ambienti internazionali. La rilevanza internazionale del MIC, la sua storia inscindibile da una città che lega il proprio nome alla ceramica stessa (Faenza – Faïence), le grandi esposizioni, i convegni e gli eventi che mettono in dialogo diverse forme d’arte, hanno fatto sì che l’UNESCO lo annoverasse fra i siti promotori di culture di pace come “MIC espressione dell’arte ceramica nel Mondo”.

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  • Eccellenza Naturalistica

Il Giardino delle Erbe

Casola Valsenio, Emilia-Romagna

Inaugurato nel 1975 e intitolato al suo fondatore Augusto Rinaldi Ceroni, Il Giardino delle Erbe è nato con l’obiettivo di conservare e coltivare piante di interesse officinale ed aromatico. Di proprietà della Regione Emilia Romagna e affidato all’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna in collaborazione con la Cooperativa Montana Valle del Senio, è inserito nel circuito Museale della provincia di Ravenna. Nei suoi gradoni con splendida vista sulla Vena del Gesso Romagnola, vengono coltivate circa 450 specie di piante officinali utilizzate in cucina, nella medicina, nella cosmesi, secondo la tradizione dei monasteri in cui, fin dal basso medioevo, si coltivavano e si lavoravano queste piante negli orti e nelle “officine”. Il Giardino delle Erbe è un centro di conoscenza e valorizzazione delle piante officinali, grazie ad attività che spaziano dalla ricerca alla divulgazione e dalla sperimentazione alla didattica, coinvolgendo sia gli esperti che i visitatori di ogni età. Il Giardino è visitabile liberamente durante il giorno, nel rispetto delle strutture e delle parcelle coltivate, ma se si vuole davvero sperimentare il mondo delle piante officinali, anche attraverso il tatto e l’odorato, si può prenotare una visita guidata o un laboratorio, percorrere la Galleria dei Profumi, entrare nella Camera delle Meraviglie. E si può anche acquistare qualche pianta da coltivare nel proprio orto o sul proprio terrazzo, per ritrovare ogni giorno la gioia di questi intensi profumi.

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  • Eccellenza Naturalistica

Museo all’Aperto dell’Olio

Brisighella, Emilia-Romagna

Il museo dell’olio di Brisighella è una delle azioni più recenti per valorizzare il patrimonio olivicolo secolare di queste terre e l’intero ciclo produttivo: dalla cura della pianta fino alla vendita del prodotto.
Brisighella e un borgo medievale al centro dell’areale dell’olivo brisighellese, il cui microclima specifico e la natura del suolo hanno favorito la selezione di alcune cultivar autoctone che conferiscono caratteristiche di tipicità all’olio extravergine qui prodotto.
Il museo dell’olio di Brisighella, realizzato nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Leader Plus, è un percorso all’aperto che si snoda lungo le strade dell’areale, individuate proprio perché esse racchiudono il giacimento più antico ed insieme il sito più moderno per la produzione dell’olio: il Frantoio sociale presso la Cooperativa Agricola Brisighellese (Cab). Il percorso conta sette soste segnalate da nicchie informative. Si parte da Via Valletta, un territorio caratterizzato da una predominante esposizione a sud dei pendii collinari disposti ad anfiteatro con piantagioni di ulivo che risalgono a centinaia di anni fa. Durante il percorso ci si imbatte nei “casotti”, piccoli fabbricati adibiti a servizio del coltivatore. Si prosegue lungo il percorso per un incontro ravvicinato con le piante: circa novantamila olivi nell’areale di Brisighella, l’80% dei quali appartiene alla varietà Nostrana di Brisighella, da cui si produce il prestigioso olio extravergine che è stato il primo in Italia ad ottenere, nel 1996, la Denominazione di origine protetta (Dop). Se si ha la fortuna di passare nella stagione della raccolta dei frutti (novembre) è facile assistere alla brucatura, la tradizionale raccolta delle olive operata manualmente.

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  • Termale

Terme di Riolo

Riolo Terme, Emilia-Romagna

Dal 1870, le Terme di Riolo, circondate dalle dolci colline romagnole e nella magica cornice di un vasto parco secolare, consentono di godere della massima tranquillità e di riassaporare i ritmi della natura, gustare la superba enogastronomia regionale e visitare luoghi ricchi di storia e fascino. Eccellenze del Centro, certificato dal Ministero della Salute “Stabilimento Termale 1° Livello Superiore”, sono le preziose risorse naturali: le acque medicali Vittoria, Breta, Margherita e Salsoiodica e il finissimo fango sorgivo dei vulcanetti di Bergullo, unico fango sorgivo in Regione. Curarsi, continuare a stare bene, stare ancora meglio è possibile grazie ai consigli dell’Equipe Medica, a efficaci diagnosi non invasive, a protocolli e terapie all’avanguardia. Le Terme di Riolo sono dotate di Centro Otorinolaringoiatrico con Reparto Infanzia, Fangobalneoterapia, Centro di Metodologie Naturali, Centro di Riabilitazione Motoria e Respiratoria. Per un rituale di puro relax è disponibile il Centro del Benessere, dotato di un nuovo ed elegante Thermarium e della splendida piscina termale con acqua salsobromoiodica.

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  • Parco

Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola

Brisighella, Emilia-Romagna

Tra le colline di Imola e Faenza il Parco della Vana del Gesso Romagnola è l’area naturale a tutela del più lungo e maestoso rilievo gessoso d’Italia. Sono 25 i km. di paesaggi carsici – fatti di doline, grotte e valli cieche – che caratterizzano la grande dorsale argentea di gesso che si sviluppa sulle prime colline tra Imola e Faenza, tagliando trasversalmente le vallate dei fiumi Santerno, Senio, Sintria e Lamone. Gli impervi fronti rocciosi del Parco danno così vita a una sequenza di cime panoramiche che culminano nel Monte Mauro, e spiccano sulle dolci colline circostanti e sui fondovalle, dove sorgono gli storici borghi di Brisighella e Riolo Terme, entrambi noti centri termali.
Come nel vicino Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, l’area presenta una morfologia molto particolare fatta di doline, valli cieche, profondi abissi e grotte di grande valore speleologico e archeologico.
Nel mosaico di prati, arbusteti e boschi (roverella, cerro, orniello e acero) che segna l’intero comprensorio, spiccano presenze vegetali influenzate dalle correnti calde dell’Adriatico come il leccio.
Dal punto di vista botanico l’emblema del Parco è una piccola e rarissima felce (Cheilanthes persica) che cresce lungo le coste dell’Anatolia, in Caucaso e in poche altri luoghi, tra cui proprio le pendici del Monte Mauro, nei pressi dell’abitato di Brisighella.
Il Parco sa offrire in ogni stagione dell’anno grandi emozioni: una rete di sentieri ben segnalati, gestita direttamente dal Club Alpino Italiano (CAI), e in parte percorribili in mountain bike e a cavallo, consente di esplorare i vari settori in modo autonomo o grazie all’aiuto di guide esperte. Tra le escursioni più note, sono molto suggestive la salita che va da Tossignano a Monte del Casino, e quella che da Borgo Rivolta conduce a Monte Mauro. Gli appassionati delle due ruote possono, invece, percorrere le due ciclovie e le quattro tappe dell’Alta Via dei Parchi che attraversano l’intero comprensorio.
Nei pressi dei Centri Visita (Rifugio Ca’ Carné e “I Gessi e il Fiume” di Tossignano) ci sono aree attrezzate per trascorrere piacevoli picnic all’aria aperta, da soli o in famiglia mentre nel corso dell’anno, fatta eccezione per l’inverno, vengono organizzate visite guidate alla scoperta della grotta del Re Tiberio e della Tanaccia.

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  • Museo

Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza

Faenza, Emilia-Romagna

Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza (MIC) è uno dei più importanti musei d’arte ceramica del mondo.
Fondato nel 1908, il museo oggi conserva e promuove un patrimonio di oltre 60.000 opere, antiche e contemporanee, esposte in suggestivi spazi museali che coprono una superficie di oltre 15.000 metri quadri. Il Museo è un unicum nel panorama nazionale e internazionale, lo testimoniano gli incomparabili capolavori italiani del Rinascimento, le opere di Picasso, Matisse, Chagall, Leger, Burri, Fontana e altri innumerevoli esempi di eccellenza. Il MIC è un vero polo culturale ceramico, ospita una Biblioteca Storica, aperta al pubblico, contenente oltre 60.000 testi sulla ceramica, un Laboratorio di Restauro, Archivi fotografici e documentari e pubblica dal 1913 la rivista specialistica di ceramica “Faenza”.
Le attività didattiche del museo offrono molteplici possibilità, dalle esperienze con l’argilla presso il Laboratorio Didattico Giocare con l’Arte, fondato da Bruno Munari, alle visite guidate tematiche nelle sale, per finire con i week-end al MIC: esperienze di laboratori ed animazioni per bambini e famiglie.
Il MIC organizza inoltre il “Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte – Premio Faenza, una delle biennali più significative e prestigiose nel campo della ceramica d’arte che mette in luce le nuove tendenze artistiche e i nuovi linguaggi ceramici provenienti da ambienti internazionali. La rilevanza internazionale del MIC, la sua storia inscindibile da una città che lega il proprio nome alla ceramica stessa (Faenza – Faïence), le grandi esposizioni, i convegni e gli eventi che mettono in dialogo diverse forme d’arte, hanno fatto sì che l’UNESCO lo annoverasse fra i siti promotori di culture di pace come “MIC espressione dell’arte ceramica nel Mondo”.

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Eventi

Sagra dell’Ulivo e dell’Olio

Enogastronomico

Comune: Brisighella

Mese di inizio: Novembre

Durata: 1 Giorni

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