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Comune di OFFIDA
L’arte del merletto a tombolo costituisce in Offida una tradizione tipicamente femminile che si fa risalire al XV secolo, allorché iniziò a diffondersi presso i ceti popolari, per poi passare alle comunità religiose e alle famiglie aristocratiche intorno al XVII secolo. In particolare fu ad opera delle suore Benedettine, giunte ad Offida nel 1655, che la pratica del merletto acquistò il carattere di massa. I merletti più antichi di Offida che si conoscono sono quelli risalenti al XV secolo che ornano i camici di S. Giacomo della Marca e di S. Giovanni da Capistrano conservati dai monaci di Monteprandone (AP). Diversi sono i documenti che testimoniano una considerevole produzione artigianale di merletti offidani attraverso i secoli. E ancora oggi, specie durante la stagione estiva, è uno spettacolo osservare le donne offidane, sedute presso l’uscio di casa, intente al lavoro del merletto a tombolo.
Le lavorazioni più in uso sono: il punto Rinascimento, il punto Venezia e il punto antico.
Dall’estate 1983 il visitatore che giunge ad Offida può ammirare, all’inizio del centro storico, il monumento alle merlettaie, opera dello scultore Aldo Sergiacomi, costituito da un gruppo bronzeo raffigurante una bambina, un’adulta e un’anziana intente a lavorare il merletto.
Esiste inoltre un Museo del merletto che raccoglie i pezzi più pregiati del merletto a tombolo offidano e che ospita ogni anno l’esposizione dei lavori che partecipano al concorso “Il Fusello d’Oro”.
Il Museo del merletto di Offida, nato nel 1995-96 e gestito dalla Cooperativa Oikos in collaborazione con la Pro Loco ed il Comune di Offida, è allestito nell’antico Palazzo Castellotti, in pieno centro, che ospita anche altre raccolte museali. Nelle sette sale, oltre a corredi del Settecento e dell’Ottocento di famiglie nobili e dell’alta borghesia locale, sono esposti alcuni abiti da sera; di particolare interesse un abito di alta moda, disegnato da B. Borzacchini e indossato da Naomi Campbell in una sfilata a Londra nel 1997, realizzato tra l’altro con frange costituite da fuselli in avorio. Di rilievo il fatto che alcuni dei corredi esposti sono stati donati, altri sono solo in prestito da parte di famiglie offidane.
Presso il museo sono stati istituiti e si svolgono corsi di merletto (un corso regionale due anni fa, l’anno scorso un corso della provincia di Ascoli Piceno, entrambi con rilascio di attestati). Tutte le mattine poi sono attivi laboratori didattici per le allieve delle scuole elementari, medie e superiori. E’ allo studio un progetto per la realizzazione di corsi regionali di perfezionamento su tema (pizzo antico, animali fantastici, fiori con petali in rilievo).
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