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LA FIABESCA RESIDENZA ESTIVA DELLA REGINA MARGHERITA
Realizzato per volere della regina Margherita di Savoia, che soggiornava a Gressoney-Saint-Jean sin dal 1889, il castello sorge nella località denominata Belvedere, da dove domina tutta la vallata fino al ghiacciaio del Lyskamm.
Il maniero presenta un aspetto fiabesco esaltato da cinque torrette perimetrali. A fronte del suo carattere sobrio dato dall’uso della pietra grigia locale, l’interno è riccamente decorato da pitture, boiseries e arredi di ispirazione medievale; frequenti i richiami al fiore della margherita, nome della regina. Del castello si visitano due piani: il pianterreno con i locali da giorno e il piano nobile con gli appartamenti reali, raggiungibile grazie ad un maestoso scalone elicoidale in legno di rovere intagliato e scolpito.
Progettato dall’architetto Emilio Stramucci, capo dell’Ufficio tecnico della Real Casa, il castello si presenta come un grandioso esercizio eclettico fin de siècle. L’edificio evoca un turrito maniero, ingentilito da numerose finestre e da una veranda semicircolare affacciata sulla valle; appare elegante e raffinato nelle sue decorazioni, nelle volute elicoidali dello scalone padronale e negli affreschi a tema floreale. La posa della prima pietra avvenne il 24 agosto 1899; il re Umberto I, assassinato a Monza il 29 luglio 1900, non avrebbe visto la conclusione dei lavori, terminati nel 1904. Tutto fu realizzato su misura da maestranze locali e da artisti di fama. Le pitture interne sono opera del pittore torinese Carlo Cussetti, decoratore del Palazzo Reale di Torino. I soffitti a cassettoni, le boiseries e gli arredi medievaleggianti sono invece opera dell’intagliatore Michele Dellera, fornitore della Casa Reale. Su porte, vetrate e fregi ricorrono alcuni emblemi della casata tra cui il motto “Fert” e il Nodo sabaudo. Un’eclettica “dimora gioiello”: neomedievale, neo-rinascimentale e Art Nouveau, assolutamente all’avanguardia per l’epoca, con termosifoni, acqua riscaldata, impianto di illuminazione elettrica e un collegamento su binario sotterraneo per mettere in comunicazione la sala da pranzo alle cucine situate in un fabbricato separato. La dimora ospitò la regina accompagnata dalla fidata marchesa di Villamarina durante i suoi soggiorni estivi fino al 1925, un anno prima della sua morte. Dopo l’acquisto nel 1937 da parte dell’industriale milanese Ettore Moretti, il castello divenne proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta nel 1981.
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