Alta via numero 1 – Via dei giganti: trekking d’alta quota tra le vette più alte d’Europa

Comune di AYAS

  • Cammino - sportivo

L’Alta Via n. 1, denominata alta via dei giganti, è un itinerario escursionistico dallo scenario incomparabile: si sviluppa infatti ai piedi dei massicci più elevati d’Europa quali il Monte Rosa, il Cervino e il Monte Bianco.

Questo itinerario offre, accanto ai superbi esempi di architettura naturale delle Alpi, basti pensare all’elegante piramide del Cervino, impareggiabili testimonianze di architettura rurale, strettamente legata alla vita degli alpeggi, come le costruzioni tradizionali Walser della Valle di Gressoney e dell’Alta Valle di Ayas. Tracciata lungo la sinistra orografica della Dora Baltea, l’Alta Via n.1 è percorribile da chiunque poiché si snoda lungo sentieri ben tracciati, con larghezza media di 80 cm. e interamente segnalati. L’escursionista abituato a camminare in montagna potrà percorrerla integralmente, mentre coloro che vogliono provare, per la prima volta, l’esperienza dell’andare per sentieri, potranno percorrerne anche solo qualche breve tratto, più in basso.

L’itinerario conduce da Donnas a Courmayeur, con 17 tappe giornaliere che richiedono in media 3-5 ore di marcia ciascuna, offrendo punti di sosta per ogni necessità: campeggi, bivacchi, rifugi, alberghi e dormitori. Il percorso scende, quasi ad ogni tappa, nel fondovalle dove è possibile usufruire dei servizi dei paesi oppure interrompere il tragitto con rientro in autobus. L’itinerario è percorribile nei mesi estivi e si sviluppa nella media e alta montagna, fra prati, pascoli, boschi e pietraie, mantenendosi ad una quota media di 2.000 metri e sfiorando spesso i 3.000 m. (sul Col Malatrà si raggiungono i 2925 m.).

L’elevato valore naturalistico di questi ambienti, che testimoniano il rispetto e l’equilibrio della cultura contadina tradizionale nell’uso delle risorse del territorio, e le alte e celebri montagne, cariche di storia e di imprese, che ne fungono da superba cornice, offrono un quadro d’altri tempi che l’escursionista dovrà semplicemente ammirare ed apprezzare.

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Alta via numero 1 – Via dei giganti: trekking d’alta quota tra le vette più alte d’Europa

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Capanna Regina Margherita

Gressoney-saint-jean, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

La Capanna Regina Margherita: il rifugio più alto d’Europa
La capanna Regina Margherita si trova sulla Punta Gnifetti a 4556 metri del massiccio del Monte Rosa; ben visibile anche dal fondo valle, si impone allo sguardo di chiunque guardi verso le vette.
E’ il rifugio più alto d’Europa e ospita un importante laboratorio adibito alla ricerca scientifica ed è dedicato alla regina Margherita di Savoia che vi pernottò nel 1893, anno dell’inaugurazione.
Ha una capacità di 70 posti letto distribuiti in camere con letti a castello ed è dotata di sala bar ristorante, bagni in comune, illuminazione elettrica, corrente 220v, accesso internet, biblioteca.
La Capanna Osservatorio Regina Margherita è un edificio peculiare, che detiene diversi “record” legati alla quota, fondamentale punto di riferimento per le operazioni di Soccorso Alpino e parte del patrimonio storico-culturale del Club Alpino Italiano. Tuttavia, non deve essere considerato solo un semplice rifugio per alpinisti, ma una struttura complessa che offre la possibilità di agevolare la ricerca scientifica negli ambienti di alta montagna. Considerevoli sono gli sforzi per ridurre l’impatto ambientale e rendere la Capanna una struttura, per quanto possibile, moderna e sempre più ecocompatibile, mediante un sistema di gestione ambientale certificato secondo la ISO 14001.
Visto l’ambiente d’alta montagna e ghiacciaio su cui si svolge il percorso di accesso alla capanna Regina Margherita è necessario avere tutta l’attrezzatura necessaria e conoscenze alpinistiche. Consigliato farsi accompagnare da una Guida Alpina UIAGM.

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  • Termale

QC Terme Pré-Saint-Didier

Pré-saint-didier, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Nel cuore della Valle d’Aosta sorge il centro di QC Terme Pré Saint Didier: cascate tonificanti, idromassaggi con acqua termale, saune e sale relax. Vasche panoramiche esterne rendono ancora più suggestivo il maestoso panorama offerto dal Monte Bianco.
Acque calde che sgorgano dal cuore della montagna come 1.000 anni fa, legno e pietra naturale per le saune e le vasche, atmosfere luminose d’altri tempi, per una totale remise en forme. Inaugurate nel 1838, le terme di Pré Saint Didier offrono oggi un percorso con oltre quaranta pratiche sensoriali.
Le fonti di acqua termale di Pré-Saint-Didier erano note già in epoca romana, ma il loro sfruttamento ebbe inizio solo alla metà del Seicento. La realizzazione dello storico stabilimento termale risale al 1834, quando il paese prese il nome di Pré-Saint-Didier-les-Bains, un toponimo che svela l’anima di un paese termale ricco di un’acqua preziosa, mentre nel 1888 venne realizzato l’edificio che ospitava il casinò (oggi anche quest’ultimo complesso è stato integrato nei nuovi stabilimenti termali).
Per oltre 150 anni, queste terme furono uno dei principali centri di attrazione della famiglia reale sabauda. Nel Novecento, dopo circa 30 anni di inattività, l’impianto ha subito una ristrutturazione che ha portato alla riapertura al pubblico delle terme.

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  • Montano

Il Monte Bianco, ottava meraviglia del mondo

Courmayeur, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Per molti il Monte Bianco con i suoi 4807 metri di altezza è semplicemente la montagna più alta delle Alpi. Ma in realtà il Monte Bianco rappresenta anche un luogo di sfide e di attrattive naturali e una delle mete turistiche più note della Valle d’Aosta.
La vetta del Monte Bianco fu conquistata già nel 1786 da Jacques Balmat e da Michel Gabriel Paccard, ma ancora oggi le sue pareti costituiscono una meta ambita dagli alpinisti di tutto il mondo. Con attrezzatura e preparazione adeguata ed un accompagnatore esperto è possibile scalare il Monte Bianco, sentire la neve sotto i ramponi ed ammirare il panorama dal tetto d’Europa. Affidatevi alle Guide Alpine per vivere al meglio questa esperienza.
Ugualmente suggestive le emozioni che si provano salendo con l’avveniristica funivia Skyway fino ai 3.466 metri della terrazza panoramica a Punta Helbronner con la possibilità di fermarsi anche alla stazione intermedia del Pavillon du Mont Fréty, altrettanto ricca di interesse e di luoghi da visitare.
Il Monte Bianco domina i comuni del fondovalle — La Salle, Morgex, Pré-Saint-Didier e l’elegante Courmayeur — che, con La Thuile, formano la cosiddetta “Valdigne”. Ai piedi della catena, si aprono due valli particolarmente suggestive, la Val Veny, e la Val Ferret. A Pré-Saint-Didier si imbocca la valle di La Thuile, che arriva fino al Colle del Piccolo San Bernardo.

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  • Montano

Il Gran Paradiso, un 4000 made in Italy

Cogne, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Mai nome fu così azzeccato: il Gran Paradiso, montagna custode dell’omonimo parco Nazionale, è davvero uno spettacolo della natura ed è l’unico 4.000 completamente in territorio italiano.
Uno dei punti di partenza classici per arrivare in vetta al Gran Paradiso (4061 metri) è il Rifugio Vittorio Emanuele, raggiungibile percorrendo un pratico sentiero dalla località Pont, in Valsavarenche. Meta ideale per l’avviamento all’alpinismo, la cima, raggiungibile con un passaggio facile ma esposto, riserva un finale vertiginoso. Affidatevi alle guide alpine per vivere al meglio questa emozionante esperienza.
I territori dai quali ammirare da vicino il massiccio del Gran Paradiso sono la Valsavarenche e la Valnontey (Cogne), ma appartiene all’area protetta, famosa per la sua fauna alpina, anche un versante della valle di Rhêmes.
Un tempo riserva di caccia di Casa Savoia, il Parco nazionale del Gran Paradiso fu il primo parco ad essere istituito in Italia, nel 1922, per scongiurare l’estinzione dello stambecco. In ogni stagione, è un privilegio camminare lungo i sentieri del Parco e contemplarne la straordinaria natura.
L’area turistica del Gran Paradiso, più vasta rispetto alla zona del Parco, raggruppa quattro vallate che si sviluppano dalla valle centrale in direzione sud: la Valgrisenche, la valle di Rhêmes, la Valsavarenche e la valle di Cogne. Completano l’area i pendii che da Saint-Pierre salgono verso Saint-Nicolas per arrivare fino ai 3.000 metri del monte Fallère e del vallone di Vertosan.
In questo territorio, noto anche per i suoi incantevoli laghi e cascate, spiccano anche altre montagne particolarmente suggestive come la Grivola, decantata dal Carducci, il Ciarforon, la Grande Sassière e la Granta Parey.

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  • Montano

Il Cervino (Matterhorn) la montagna perfetta

Valtournenche, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Per rappresentare una montagna, molti disegnano una piramide con la cima slanciata verso il cielo. Il Cervino è proprio così: una montagna perfetta che si staglia, isolato dal resto della catena montuosa, su una incantevole valle, la Valtournenche.
Il Cervino (4.478 metri) fu conquistato per la prima volta dal lato svizzero, il 14 luglio 1865, da Edward Whymper e da altri compagni di cordata, quattro dei quali perirono tragicamente durante la discesa. Pochissimi giorni dopo, una cordata interamente italiana, guidata da Jean-Antoine Carrel, lo scalò dal lato italiano. Ancora oggi alpinisti esperti da tutto il mondo si cimentano nella scalata del Cervino. Affidatevi alle guide alpine per vivere al meglio questa emozionante esperienza.
Se siete a Breuil-Cervinia e volete ammirare il Cervino da vicino è possibile salire con gli impianti fino a Plateau Rosa, paradiso dello sci invernale ed estivo.
La funivia permette di raggiungere il comprensorio per sciare, ma è una esperienza da non perdere anche per chi non scia e desidera godersi il panorama, il cielo terso e l’aria frizzante.
Risalendo la Valtournenche, che si imbocca a Châtillon, si comincia già a scorgere il Monte Cervino da Antey-Saint-André. Gli altri comuni si affacciano sulla valle da balconate pianeggianti: Torgnon e La Magdeleine, dalla caratteristica architettura alpina, Chamois, raggiungibile solo in funivia o a piedi, e Valtournenche che ha nel suo territorio la celebre Breuil-Cervinia con la sua vasta area sciistica che si estende fino a Zermatt, in Svizzera.

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  • Naturalistico - Altro

Miniera d’Oro di Chamousira Brusson

Brusson, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Nella stupenda Val d’Ayas un mondo di gallerie sotterrane è stato scavato nel corso dei secoli. Nei pressi del paese di Brusson, a dominare la valle, la miniera di Chamousira è diventata la più importante miniera d’oro della Valle d’Aosta. A partire dal 1899 è stata protagonista di una importante attività estrattiva fatta di sogni, speranze e duro lavoro. Rivivi il viaggio che conduce alla scoperta di questa incredibile miniera e delle sue preziose storie.

La miniera di Chamousira Fenilliaz è la più importante miniera d’oro della Valle d’Aosta.
La scoperta della miniera aurifera di Brusson risale al 1899; è stata attiva dal 1900 fino alla fine degli anni ‘80 del secolo scorso. Questo giacimento fu sfruttato con un certo successo dalla compagnia inglese “The Evançon Gold Mining Company Limited” tra il 1903 e il 1906. Il permesso di ricerca passò in seguito alla famiglia italiana Rivetti che però ebbe meno fortuna.

La miniera ha un’estensione in sotterraneo di circa 1.600 metri.
In compagnia delle guide, oggi è possibile visitare:

  • la galleria al livello 7 del filone Fenilliaz, lungo un suggestivo percorso sotterraneo scavato nel cuore della montagna;
  • il Museo della Miniera di Chamousira, situato invece in una struttura panoramica che insiste sull’area esterna un tempo occupata dalla teleferica per il trasporto del minerale;
  • il “Centro di documentazione Joseph Herbet”, mostra permanente dove sono esposte alcune interessanti testimonianze fotografiche e cartografie d’epoca.
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  • Cammino - sportivo

Alta Via n. 2 La via naturalistica: un trekking alpino per scoprire flora e fauna

La Thuile, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

L’Alta Via n. 2, denominata alta via naturalistica, è un itinerario escursionistico di eccezionale interesse: buona parte del suo percorso si snoda infatti nei territori del Parco Nazionale del Gran Paradiso e del Parco Regionale del Mont Avic.

Questo itinerario attraversa zone selvagge dai paesaggi suggestivi, dove vivono numerosi esemplari di flora e fauna alpina, anche delle specie più rare, e zone abitate nelle quali è possibile scoprire le origini antiche delle tradizioni e dell’artigianato valdostani e dove poter degustare i prodotti tipici locali. Tracciata lungo la destra orografica della Dora Baltea, l’Alta Via n. 2 è alla portata di tutti poiché si snoda lungo sentieri ben tracciati, con larghezza media di 80 cm., e interamente segnalati. L’escursionista abituato a camminare in montagna potrà percorrerla integralmente, mentre coloro che vogliono provare, per la prima volta, l’esperienza dell’andare per sentieri, potranno percorrerne anche solo qualche breve tratto, più in basso.

L’itinerario conduce da Courmayeur a Donnas, con 14 tappe giornaliere che richiedono in media 3-5 ore di marcia ciascuna, offrendo svariati punti di sosta: campeggi, bivacchi, rifugi, alberghi e posti tappa. Il percorso scende, quasi ad ogni tappa, nel fondovalle dove è possibile usufruire dei servizi dei paesi oppure interrompere il tragitto con rientro in autobus. L’itinerario è percorribile nei mesi estivi e si sviluppa nella media e alta montagna, fra prati, pascoli, boschi e pietraie, mantenendosi ad una quota media di 2.000 metri e raggiungendo talvolta i 3.000 m. (sul Col Loson si sfiorano i 3.300 m.!!).

Qui, dove la natura si mostra ancora intatta, è possibile ammirare la grazia di un camoscio in corsa oppure l’elegante volo dell’aquila reale, o trovarsi circondati da un branco di stambecchi maschi che, nelle ultime ore del giorno, si radunano a brucare l’erba nelle vallette ai piedi delle morene e delle nevi perenni. Il periodo ideale per ammirare la flora è il mese di luglio, quando ha luogo la massima fioritura in montagna. Piccole macchie di fiori dai colori brillanti, che in basso si confonderebbero con la vegetazione più lussureggiante, quassù assumono un particolare valore: rappresentano la vittoria della vita sulla severità dell’ambiente.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Castel Savoia

Gressoney-saint-jean, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

LA FIABESCA RESIDENZA ESTIVA DELLA REGINA MARGHERITA
Realizzato per volere della regina Margherita di Savoia, che soggiornava a Gressoney-Saint-Jean sin dal 1889, il castello sorge nella località denominata Belvedere, da dove domina tutta la vallata fino al ghiacciaio del Lyskamm.
Il maniero presenta un aspetto fiabesco esaltato da cinque torrette perimetrali. A fronte del suo carattere sobrio dato dall’uso della pietra grigia locale, l’interno è riccamente decorato da pitture, boiseries e arredi di ispirazione medievale; frequenti i richiami al fiore della margherita, nome della regina. Del castello si visitano due piani: il pianterreno con i locali da giorno e il piano nobile con gli appartamenti reali, raggiungibile grazie ad un maestoso scalone elicoidale in legno di rovere intagliato e scolpito.
Progettato dall’architetto Emilio Stramucci, capo dell’Ufficio tecnico della Real Casa, il castello si presenta come un grandioso esercizio eclettico fin de siècle. L’edificio evoca un turrito maniero, ingentilito da numerose finestre e da una veranda semicircolare affacciata sulla valle; appare elegante e raffinato nelle sue decorazioni, nelle volute elicoidali dello scalone padronale e negli affreschi a tema floreale. La posa della prima pietra avvenne il 24 agosto 1899; il re Umberto I, assassinato a Monza il 29 luglio 1900, non avrebbe visto la conclusione dei lavori, terminati nel 1904. Tutto fu realizzato su misura da maestranze locali e da artisti di fama. Le pitture interne sono opera del pittore torinese Carlo Cussetti, decoratore del Palazzo Reale di Torino. I soffitti a cassettoni, le boiseries e gli arredi medievaleggianti sono invece opera dell’intagliatore Michele Dellera, fornitore della Casa Reale. Su porte, vetrate e fregi ricorrono alcuni emblemi della casata tra cui il motto “Fert” e il Nodo sabaudo. Un’eclettica “dimora gioiello”: neomedievale, neo-rinascimentale e Art Nouveau, assolutamente all’avanguardia per l’epoca, con termosifoni, acqua riscaldata, impianto di illuminazione elettrica e un collegamento su binario sotterraneo per mettere in comunicazione la sala da pranzo alle cucine situate in un fabbricato separato. La dimora ospitò la regina accompagnata dalla fidata marchesa di Villamarina durante i suoi soggiorni estivi fino al 1925, un anno prima della sua morte. Dopo l’acquisto nel 1937 da parte dell’industriale milanese Ettore Moretti, il castello divenne proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta nel 1981.

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  • Parco

Parco Nazionale Gran Paradiso

Cogne, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è il primo parco nazionale italiano, istituito il 3 dicembre del 1922 “allo scopo di preservare la fauna e la flora e di preservarne le speciali formazioni geologiche, nonché la bellezza del paesaggio”. Situato a cavallo delle regioni Valle d’Aosta e Piemonte, attorno al massiccio del Gran Paradiso, protegge un territorio di 70.000 ettari, prevalentemente montuoso, tutelandone il rilevante valore naturalistico e ambientale.
Il Gran Paradiso è l’unico massiccio montuoso culminante a oltre 4000 metri interamente in territorio italiano. Il parco è interessato da cinque valli principali: Val di Rhêmes, Val di Cogne, Valsavarenche in Valle d’Aosta e Valle dell’Orco e Val Soana in Piemonte.
All’interno del Parco è possibile praticare sci alpinismo con il supporto di guide alpine, effettuare escursioni con le Guide, camminare per i sentieri, visitare il Giardino botanico alpino di Paradisia e i Centri visitatori, che sono dei punti informativi monotematici (il gipeto, lo stambecco, il camoscio, la geologia, i predatori, i mestieri) distribuiti sul territorio dei vari comuni del parco e presenti in ogni valle.
All’interno del parco sono presenti anche numerosi rifugi, a cui si aggiungono i bivacchi per gli alpinisti e per coloro che ne usufruiscono saltuariamente nel rispetto delle regole dettate dal CAI. Ognuno di essi ha diversi periodi di apertura e chiusura e in alcuni è data la possibilità di vitto e/o alloggio.
All’interno del Parco è piuttosto facile incontrare e osservare animali selvatici liberi già nei fondovalle nella stagione invernale ed in primavera, mentre in quella estiva si spostano a quote più alte per alimentarsi ed arrivare ben nutriti al lungo inverno che li aspetta.
Il parco organizza inoltre numerose attività didattico-divulgative rivolte sia alle scuole che ai turisti.
Con il progetto “A piedi tra le nuvole” il Parco promuove una mobilità dolce, regolamentando il traffico automobilistico privato d’estate lungo la strada che conduce al Colle del Nivolet e favorendo gli spostamenti a piedi, in bici e con navetta.
Grazie al progetto Rê.V.E. – Grand Paradis, cofinanziato con il fondo FESR dell’Unione Europea, dal 2012 è disponibile una flotta di biciclette elettriche a pedalata assistita per attraversare il parco, in uno dei sistemi di bike sharing più grandi d’Europa.

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  • Cammino - Altro
  • Cammino - sportivo

Percorso di Barefooting

Morgex, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Il percorso di barefooting di Morgex, situato nella zona del campo sportivo comunale, ha una lunghezza di circa 600 metri e offre un’esperienza sensoriale che coinvolge soprattutto il tatto ma anche gli altri sensi. Si basa sull’esplorazione a piedi nudi degli elementi presenti in natura, sollecitando le capacità sensoriali delle persone durante la camminata. L’esperienza varia in base ai vari materiali che sono stati posati sul terreno: pietra legno erba muschio fango acqua e sabbia ed altri elementi che differiscono a seconda delle stagioni come petali di fiori, aghi di larice, pigne. La disciplina del barefooting può essere praticata da chiunque, unica condizione sono i piedi nudi. Il percorso, inoltre, è anche fattibile dalle persone non vedenti.

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  • Montano

Il Monte Rosa da record

Ayas, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Il gruppo del Monte Rosa è il massiccio montuoso con l’altezza media più elevata delle Alpi. La sua cima più alta, la Punta Dufour (metri 4.634) è la seconda vetta di tutta la catena Alpina.
Ben trenta cime con altezza superiore ai 4.000 metri si innalzano dal massiccio. Le principali, dal Colle del Teodulo andando verso est, sono: il gruppo del Breithorn, che culmina nei 4.165 metri del Breithorn occidentale, i gemelli Polluce (m 4.092) e Castore (m 4.228), il Lyskamm (m 4.527), celebre cresta nevosa, la più elevata del Rosa in territorio valdostano, il Colle del Lys (m 4.153), spettacolare passo alpinistico, la Punta Gnifetti (m 4.554), sulla quale si trova la Capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa, la Zumstein (m 4.563), la Dufour (m 4.634) e la Nordend (m 4.612).
Da Cervinia, nella Valtournenche, si può scalare la vetta del Breithorn, classica meta di avvicinamento all’alpinismo. Da Saint-Jacques, in Val d’Ayas, si può affrontare il Polluce, mentre da Gressoney-La-Trinité, è possibile raggiungere la Punta Gnifetti ed il Castore.
Verso l’ampio massiccio salgono la valle di Ayas e la valle di Gressoney (o valle del Lys), che conducono alla scoperta della cultura Walser, a villaggi dalla caratteristica architettura ed a un importante comprensorio sciistico intervallivo.
La valle di Ayas inizia a Verrès e, attraversati i comuni di Challand-Saint-Victor, Challand-Saint-Anselme e Brusson, culmina ad Ayas, nel cui territorio si trovano le note località turistiche di Champoluc e Antagnod.
Risalendo la valle di Gressoney, da Pont-Saint-Martin, si incontrano Perloz, Fontainemore, Lillianes, Issime, Gaby, Gressoney-Saint-Jean, con il fiabesco Castel Savoia, e Gressoney-La-Trinité.

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  • Eccellenza Naturalistica

Skyway Monte Bianco

Courmayeur, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Skyway Monte Bianco è un impianto funiviario che sfida le leggi della natura, dove lo sguardo dall’alto si perde. Un’idea che permette di allargare gli orizzonti e superare i confini. E’ una meraviglia tecnologica e ingegneristica che nasce da una visione diversa e avveniristica rispetto alla tradizionale concezione di opere di questo genere: l’obiettivo infatti non era di rifare una funivia, ma di creare un’esperienza a 360° di ascesa verticale.

Situato a Courmayeur, l’impianto offre la possibilità di raggiungere il punto italiano più vicino alla vetta del Monte Bianco, l’ottava meraviglia del mondo, in un’esperienza di viaggio indimenticabile.

Quattro cabine di forma semisferica, con movimento rotatorio a 360° durante tutto il percorso di salita, permettono di godere di una vista mozzafiato sul Gigante d’Europa e sulle più alte cime valdostane tra le quali il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso.
L’impianto, inaugurato a giugno 2015, consta di tre stazioni:
Courmayeur (1.300 m), il punto di partenza dove si trovano le biglietterie, i parcheggi e il bar;
Pavillon du Mont Fréty (2.200 m), la stazione intermedia che offre diverse attrazioni: una cantina in alta quota, 2 ristoranti, una sala conferenze e una speciale shopping area;
Punta Helbronner (3.466 m) dove, dalla meravigliosa terrazza si possono ammirare il Monte Bianco e tutte le sue vette. A punta Helbronner si trovano anche un bistrot e un’esposizione permanente di cristalli. Da questa stazione, attraverso un moderno tunnel, è facilmente raggiungibile il Rifugio Torino, punto di partenza per percorsi alpinistici e fuori pista come quello del ghiacciaio del Toula, dei Marbrées e i 24 Km della Vallée Blanche, che conducono fino a Chamonix.

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Eventi

Cervino Matterhorn Speed Opening – Discese libere uomini e donne

Sportivo

Comune: Cervinia, Zermatt

Mese di inizio: Novembre

Durata: 4 Giorni

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Coppa del Mondo Snowboard Cross

Sportivo

Comune: Breuil Cervinia, Valtournenche

Mese di inizio: Dicembre

Durata: 3 Giorni

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Sportivo

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