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Umbria

Umbria

Umbria Jazz Festival, Festival dei Due Mondi e Festa dei Ceri. Questi tre grandi eventi possono essere presi a metafora di come si può fare turismo in Umbria. A passo lento e misurato, sulle note soft e vellutate di una jam session d’autore, a ritmo di danza, classica o hip hop, o di una colonna sonora da film, o ancora, con il fiato spezzato da una corsa avvincente, che fa venire il batticuore anche a chi partecipa solo da spettatore. L’Umbria è così, ricca di virtuosismi, visivi e dell’anima, che sembrano assecondare la dolcezza di un paesaggio ruvido e allo stesso tempo modellato dall’uomo, ma sempre e comunque autentico. La vista è appagata dall’ocra del tufo, friabile ma tenace come l’arroccata Orvieto. Dal rosa della pietra di Assisi, che illumina facciate di decine di chiese, conventi e palazzi nobiliari dall’eleganza composta e mai strillata. Dall’effetto optical del bianco e nero dei marmi che risplendono a Perugia, Gubbio e Spoleto. Dal giallo dei girasoli che in estate esplodono ovunque, spezzando i riflessi argentei dell’ulivo e il verde brillante delle viti. Dal grigio-marrone delle cime alte fino a 2.400 metri dei Monti Sibillini – parte del Parco Nazionale condiviso con le confinanti Marche – e dei fondovalle percorsi da fiumi e torrenti là dove si perde lo sguardo, in particolare nelle zone della Valle Umbra, della Valtiberina e Valnerina. Dal rosso del cotto e dei mattoni dei casali solitari, immersi nel silenzio infinito di una campagna che sembra dipinta dai grandi maestri del Medioevo e del Rinascimento che qui trovarono i natali. E da quella incredibile quanto unica tavolozza di colori che forse nemmeno il Perugino o il Pinturicchio potevano immaginare, ossia la Piana di Castelluccio di Norcia, che fra la fine di maggio e l’inizio di luglio si tinge di tutte le possibili sfumature di rosso, indaco, viola e giallo, grazie a un bouquet rigoglioso di fiori di papavero, fiordaliso, margherite e lenticchie. Senza dimenticare una curiosità che rende ancora più speciale questa zona: il boschetto di conifere sagomato a forma di Italia a ridosso del Pian Grande, piantumato nel 1961 in occasione della X Festa della Montagna. Un’”opera”, per così dire, antesignana dell’attuale Land Art, che poteva essere temporanea ed è invece diventata permanente, trasformandosi in un vero inno alla Natura del Bel Paese in quello che da sempre è ribattezzato il “polmone verde” dell’Italia. Anzi, da quel 1877 in cui Giosuè Carducci, primo italiano a vincere il Premio Nobel per la letteratura, scrisse nelle sue Odi barbare: «Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte/ nume Clitumno! Sento in cuor l’antica/ patria e aleggiarmi su l’accesa fonte / gl’itali iddii». A rimarcare questa naturalità di fondo, sei Parchi regionali: del Monte Cucco, del Monte Subasio, del Lago Trasimeno, di Colfiorito, quello fluviale del Tevere e quello del Nera.

Un quadro d’insieme che non pare molto cambiato dai tempi del Carducci, rimasto fedele alla sua identità come un pellegrino ai suoi dogmi. Parallelo quanto mai pertinente in una terra che trova nella religiosità una delle sue massime espressioni. Il misticismo che permea tutto nasce bel V secolo d.C. con il fondatore stesso del monachesimo, San Benedetto da Norcia, per poi trovare in San Francesco e Santa Chiara, entrambi nativi di Assisi, due fra le figure più carismatiche della storia della Chiesa. Qui, i luoghi della fede sono talmente tanti che a volerli visitare tutti non basterebbe una vita: limitandoci ai più importanti, il Monastero di San Pietro e Santa Maria di Valdiponte a Perugia, Sassovivo a Foligno, San Benedetto del Monte Subasio vicino ad Assisi, l’Abbazia di Petroia e San Salvatore di Monte Corona nei pressi di Città di Castello. Senza contare emergenze come gli eremi legati alla vita del “poverello” Patrono d’Italia, San Francesco, della sua illustre e santa concittadina, oltre che il Monastero di Santa Rita a Cascia, appena fuori al capoluogo.

Se vista e udito sono in primis gli ingredienti base di questo viaggio fisico e spirituale avvolto nel silenzio, gusto e olfatto conquistano il loro spazio solleticati in ogni dove dai profumi intensi di specialità culinarie legate ai prodotti locali e ben radicate in tradizioni antiche, talvolta anche di decine di secoli. Se sono carne e formaggi a farla da padrone, sappiate che anche chi ama il pesce troverà soddisfazione, cosa assai rara e non così scontata in una Regione senza sbocco al mare, ma con bacini lacustri – primo fra tutto quello del Lago Trasimeno – che hanno alimentato una cultura ittica da intenditori. Da raffinati sommelier è anche ciò che accompagna i pasti nei calici, con vini già ben noti e decantati da Plinio il Vecchio e Marziale, e che oggi possono fregiarsi di 11 DOC, 2 DOCG e 6 IGT, intersecati fra loro da quattro Strade del Vino ideali per essere percorse anche a piedi o in bicicletta. Suggerimento valevole per chi sa di poter affrontare un territorio per il 70% collinare e per il restante 30% montuoso. Per tutti, rimane la piacevole sensazione che regala fare tappa in un agriturismo o in una dimora storica immersi nella loro campagna, custodita magari da generazioni da una stessa famiglia, “dettaglio” non raro da queste parti e che fa la differenza. E dopo il meritato relax, non rimane che dilettarsi in un lento peregrinare fra borghi di un pugno di case e cittadine medievali, fra cui spicca la seconda provincia, Terni, che fra emergenze dell’età del ferro e del Barocco, chiosa l’esperienza umbra con una vena fra il mistico e il romantico: le Reliquie di San Valentino, conservate nel Duomo, e le Cascate delle Marmore appena fuori città, opera ingegneristica di epoca romana, dove l’acqua, con un salto di 85 metri, crea l’effetto del “velo della sposa”.

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Museo dell'Olivo e dell'Olio

Torgiano, Umbria

38 elementi Cosa fare e vedere

  • Sportivo

Pista Ciclabile del Trasimeno

Castiglione Del Lago, Umbria

Il percorso si inserisce all’interno del Parco regionale del Lago Trasimeno e con una lunghezza di 71 km costeggia il lago per gran parte del suo itinerario. Seguendone il tragitto si toccano paesi e frazioni, partendo infatti da Castiglione del Lago si passa per Tuoro, Borghetto, Lido di Tuoro raggiungendo e superando la darsena per arrivare a San Feliciano. Superato il borgo si incontra l’Oasi la Valle, un centro natura con la possibilità di osservare la fauna lacustre, finendo poi ad attraversare località La Frusta. Proseguendo si raggiunge Sant’Arcangelo e da qui si può prendere direttamente verso Castiglione del Lago oppure allontanarsi andando a toccare le frazione di Casalini, Le Macchie e San Fatucchio per poi raggiungere Vitellino e da qui terminare il tragitto.

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  • Museo

Museo dell’Olivo e dell’Olio

Torgiano, Umbria

Il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) ospitato all’interno del borgo di Torgiano; rinomato centro di produzione vitivinicola fra Perugia e Assisi. Il percorso espositivo si articola all’interno di un antico frantoio frutto dell’accorpamento di tre differenti case ed utilizzato fino al secolo scorso. Dal 2000 sede del Museo dell’Olivo e dell’Olio, ideato e realizzato ad iniziativa di Giorgio e Maria Grazia Lungarotti. Sostenuto dall’azienda di famiglia e gestito dalla Fondazione Lungarotti, il museo ripercorre senza limitazioni geografiche e temporali, la storia e i differenti usi dell’olivo e dell’olio. Reperti archeologici, ceramiche libri e altri materiali descrivono le origini mitologiche della pianta, la produzione, la diffusione e i diversi usi dell olivo e dell olio. Tra i materiali esposti un al bastron, ampolla destinata a contenere oli profumati, attico a figure rosse del Pittore della Fonderia, V secolo a.C. Ampio spazio dedicato alla collezione di lucerne, dall’et preromana al XX secolo. Una sezione tratta l olivo e l olio nella simbologia, nelle arti figurative e nell artigianato; la vetrina delle Usanze e Tradizioni richiama antiche credenze e superstizioni popolari.

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  • Museo

Cimitero-Museo “Le Mummie di Ferentillo”

Ferentillo, Umbria

Il museo si trova nella cripta della chiesa di Santo Stefano, al centro di Ferentillo. La chiesa venne eretta nel XV secolo sopra un altro edificio religioso poi divenutane la cripta. La facciata, molto semplice, caratterizzata, al centro, da un rosone decorato da piccole sculture sotto al quale si trova il portale d ingresso, in pietra bianca, inserito tra due colonne che alla base recano gli stemmi di Lorenzo Cybo e del Capitolo Lateranense. L interno a tre navate, nell abside, circolare, in stile barocco, si aprono due piccole logge con balaustre in legno di gusto rococ . Al centro una grande tela raffigura il Martirio di Santo Stefano, opera di Giuseppe Rosi, 1759. Da menzionare anche l affresco di Pierino Cesarei, datato 1595, raffigurante il Presepe e lo splendido fonte battesimale. Nel presbiterio, sul pilastro destro, incastonato un tabernacolo per la conservazione degli oli sacri che risale al XVI secolo. Nella cripta romanica della chiesa sono conservate alcune mummie, scoperte nel 1805 quando un editto napoleonico ordin l’esumazione delle salme dall’interno delle chiese. Sono una ventina i corpi mummificati visibili all interno di teche: il pi antico risale a circa quattro secoli fa, il pi recente del XIX secolo. La conservazione dei corpi dovuta a particolari microrganismi presenti nella terra e ad una ventilazione costante.

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  • Evento

Frantoi aperti

Trevi, Umbria

Frantoi Aperti in Umbria anno celebra l’arrivo del nuovo Olio extravergine di oliva nel periodo della frangitura delle olive, con iniziative in frantoio, legate al mondo dell’olio di qualità.
Tutti i fine settimana sono organizzate visite nei frantoi aderenti, accompagnate da degustazioni di olio e.v.o. eccellenza umbra, da passeggiate a piedi tra gli ulivi e tour in bicicletta entrambi con merenda in frantoio; aperitivo in frantoio con DJ set; itinerari alla scoperta delle Cultivar dell’Umbria (Moraiolo, San Felice, Dolce Agogia e Rajo), concerti e spettacoli musicali nei borghi umbri, visite guidate nei centri storici e nei musei tematici, raccolta delle olive, assaggi di pane e olio nelle piazze, aperture straordinarie di castelli e palazzi e tante iniziative immaginate per coinvolgere i più piccoli.
Nei fine settimana di Frantoi Aperti in Umbria i ristoranti del circuito “Umbrian #EVOOAmbassador. Testimoni di oli unici”, proporranno menù di terra e di lago in abbinamento con gli oli e.v.o. di qualità.

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  • Parco

Parco Regionale del Monte Cucco

Costacciaro, Umbria

Il Parco Naturale Regionale del Monte Cucco, costituitosi nel 1995, comprende 4 Comuni tutti allineati lungo la via consolare Flaminia: Fossato di Vico, Sigillo , Costacciaro e Scheggia Pascelupo.

Il paesaggio offerto dal Massiccio del Monte Cucco ha un andamento variegato: valli rinserrate che si inseguono con guglie, pinnacoli e terrazzamenti, con canaloni e gole, le forre millenarie che lo rendono aspro ma anche dolci e morbidi pendii con conche e valli.
In questo ambiente naturale superbo si alternano boschi suggestivi di faggete secolari dall’altissimo fusto e di lecci che dominano rupi e pareti calcaree. E’ l’ambiente che accoglie la “Madre dei faggi”, una faggeta, tra le più antiche d’Italia, estesa per 30 ettari ad una quota di 1000 m.s.l.m. con la presenza di piante di Faggio Fagus Selvatica di dimensioni maestose, spesso accompagnate da grossi esemplari di Agrifoglio Ilex Aquifolium.
Il Monte Cucco è uno dei campi gara più frequentati dai piloti di Volo Libero (deltaplano e parapendio) di tutto il mondo. E’ la località dove si disputano competizioni nazionali ed internazionali di volo di alto livello tecnico. Sigillo è il Comune dove si organizza e si disputano annualmente competizioni internazionali quali il “TROFEO MONTE CUCCO”, che vede la partecipazione di numerosissime nazionali straniere.

Dal 2012 il Cucco è anche sede di raduni di aeromodelli radiocomandati senza motore che attirano molti appassionati del settore da ogni parte d’Italia.

Nel Parco del Monte Cucco potrete anche cimentarvi tra trekking e mountain bike, lungo percorsi di grande suggestione e il torrentismo sempre più praticato soprattutto dai giovani, che trova nella Forra di Rio Freddo passaggi e discese da brivido con le rocce sedimentarie antichissime e scavate dal corso d’acqua perenne e freddissima.

Per quanto riguarda le attrattive naturali, patrimonio all’interno del parco sono: Le grotte di Monte Cucco
Forra del Rio Freddo
L’Orrido del Balzo dell’Aquila
Le Lecce
La Muraglia delle Liscarelle
Corno di Catria
Pian delle Macinare
Prati “cacuminali”
Cave Sotterranee di Valdorbia (Scheggia)
Faggete
Valle delle Prigioni
Sito Paleontologico di Valdorbia

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  • Lacuale

Isola Maggiore

Tuoro Sul Trasimeno, Umbria

Da Tuoro sul Trasimeno, provincia di Perugia, partono i traghetti per raggiungere l’Isola Maggiore, una delle tre isole naturali del Lago Trasimeno, i cui numeri lasciano intuire la micro realtà in cui in un istante ci si ritrova catapultati: 24 ettari di superficie, 309 metri di “quota” e 2 km di costa a circoscrivere un fazzoletto di terra ricoperto in gran parte da macchia mediterranea e abitato da una decina di persone o poco più. A differenza dell’Isola Polvese e della Minore, qui si trova infatti l’unico villaggio isolano ancora abitato stabilmente, eco di quella che nel XIII secolo era una fiorente comunità di Frati minori, tanto nota da aver ospitato per un certo periodo San Francesco.

A ricordo del passaggio del “Poverello di Assisi” permane oggi la piccola Chiesa di San Francesco, accanto alla quale un tempo sorgeva l’antico Convento dei Francescani, poi inglobato nel neogotico Castello Guglielmi oggi in stato di abbandono. Il resto del borgo, un pugno di case vecchie di sei o sette secoli, fra cui la bella Casa del Capitano del Popolo, affaccia su un’unica strada lastricata, che termina con la graziosa Chiesa di San Salvatore.

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  • Sportivo

Pista Ciclabile del Trasimeno

Castiglione Del Lago, Umbria

Il percorso si inserisce all’interno del Parco regionale del Lago Trasimeno e con una lunghezza di 71 km costeggia il lago per gran parte del suo itinerario. Seguendone il tragitto si toccano paesi e frazioni, partendo infatti da Castiglione del Lago si passa per Tuoro, Borghetto, Lido di Tuoro raggiungendo e superando la darsena per arrivare a San Feliciano. Superato il borgo si incontra l’Oasi la Valle, un centro natura con la possibilità di osservare la fauna lacustre, finendo poi ad attraversare località La Frusta. Proseguendo si raggiunge Sant’Arcangelo e da qui si può prendere direttamente verso Castiglione del Lago oppure allontanarsi andando a toccare le frazione di Casalini, Le Macchie e San Fatucchio per poi raggiungere Vitellino e da qui terminare il tragitto.

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  • Museo

Museo dell’Olivo e dell’Olio

Torgiano, Umbria

Il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) � ospitato all’interno del borgo di Torgiano; rinomato centro di produzione vitivinicola fra Perugia e Assisi. Il percorso espositivo si articola all’interno di un antico frantoio frutto dell’accorpamento di tre differenti case ed utilizzato fino al secolo scorso. Dal 2000 � sede del Museo dell’Olivo e dell’Olio, ideato e realizzato ad iniziativa di Giorgio e Maria Grazia Lungarotti. Sostenuto dall’azienda di famiglia e gestito dalla Fondazione Lungarotti, il museo ripercorre senza limitazioni geografiche e temporali, la storia e i differenti usi dell’olivo e dell’olio. Reperti archeologici, ceramiche libri e altri materiali descrivono le origini mitologiche della pianta, la produzione, la diffusione e i diversi usi dell�olivo e dell�olio. Tra i materiali esposti un al�bastron, ampolla destinata a contenere oli profumati, attico a figure rosse del Pittore della Fonderia, V secolo a.C. Ampio spazio � dedicato alla collezione di lucerne, dall’et� preromana al XX secolo. Una sezione tratta l�olivo e l�olio nella simbologia, nelle arti figurative e nell�artigianato; la vetrina delle Usanze e Tradizioni richiama antiche credenze e superstizioni popolari.

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  • Museo

Cimitero-Museo “Le Mummie di Ferentillo”

Ferentillo, Umbria

Il museo si trova nella cripta della chiesa di Santo Stefano, al centro di Ferentillo. La chiesa venne eretta nel XV secolo sopra un altro edificio religioso poi divenutane la cripta. La facciata, molto semplice, � caratterizzata, al centro, da un rosone decorato da piccole sculture sotto al quale si trova il portale d�ingresso, in pietra bianca, inserito tra due colonne che alla base recano gli stemmi di Lorenzo Cybo e del Capitolo Lateranense. L�interno � a tre navate, nell�abside, circolare, in stile barocco, si aprono due piccole logge con balaustre in legno di gusto rococ�. Al centro una grande tela raffigura il Martirio di Santo Stefano, opera di Giuseppe Rosi, 1759. Da menzionare anche l�affresco di Pierino Cesarei, datato 1595, raffigurante il Presepe e lo splendido fonte battesimale. Nel presbiterio, sul pilastro destro, � incastonato un tabernacolo per la conservazione degli oli sacri che risale al XVI secolo. Nella cripta romanica della chiesa sono conservate alcune mummie, scoperte nel 1805 quando un editto napoleonico ordin� l’esumazione delle salme dall’interno delle chiese. Sono una ventina i corpi mummificati visibili all�interno di teche: il pi� antico risale a circa quattro secoli fa, il pi� recente � del XIX secolo. La conservazione dei corpi � dovuta a particolari microrganismi presenti nella terra e ad una ventilazione costante.

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Frantoi aperti

Trevi, Umbria

Frantoi Aperti in Umbria anno celebra l’arrivo del nuovo Olio extravergine di oliva nel periodo della frangitura delle olive, con iniziative in frantoio, legate al mondo dell’olio di qualità.
Tutti i fine settimana sono organizzate visite nei frantoi aderenti, accompagnate da degustazioni di olio e.v.o. eccellenza umbra, da passeggiate a piedi tra gli ulivi e tour in bicicletta entrambi con merenda in frantoio; aperitivo in frantoio con DJ set; itinerari alla scoperta delle Cultivar dell’Umbria (Moraiolo, San Felice, Dolce Agogia e Rajo), concerti e spettacoli musicali nei borghi umbri, visite guidate nei centri storici e nei musei tematici, raccolta delle olive, assaggi di pane e olio nelle piazze, aperture straordinarie di castelli e palazzi e tante iniziative immaginate per coinvolgere i più piccoli.
Nei fine settimana di Frantoi Aperti in Umbria i ristoranti del circuito “Umbrian #EVOOAmbassador. Testimoni di oli unici”, proporranno menù di terra e di lago in abbinamento con gli oli e.v.o. di qualità.

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  • Parco

Parco Regionale del Monte Cucco

Costacciaro, Umbria

Il Parco Naturale Regionale del Monte Cucco, costituitosi nel 1995, comprende 4 Comuni tutti allineati lungo la via consolare Flaminia: Fossato di Vico, Sigillo , Costacciaro e Scheggia Pascelupo.

Il paesaggio offerto dal Massiccio del Monte Cucco ha un andamento variegato: valli rinserrate che si inseguono con guglie, pinnacoli e terrazzamenti, con canaloni e gole, le forre millenarie che lo rendono aspro ma anche dolci e morbidi pendii con conche e valli.
In questo ambiente naturale superbo si alternano boschi suggestivi di faggete secolari dall’altissimo fusto e di lecci che dominano rupi e pareti calcaree. E’ l’ambiente che accoglie la “Madre dei faggi”, una faggeta, tra le più antiche d’Italia, estesa per 30 ettari ad una quota di 1000 m.s.l.m. con la presenza di piante di Faggio Fagus Selvatica di dimensioni maestose, spesso accompagnate da grossi esemplari di Agrifoglio Ilex Aquifolium.
Il Monte Cucco è uno dei campi gara più frequentati dai piloti di Volo Libero (deltaplano e parapendio) di tutto il mondo. E’ la località dove si disputano competizioni nazionali ed internazionali di volo di alto livello tecnico. Sigillo è il Comune dove si organizza e si disputano annualmente competizioni internazionali quali il “TROFEO MONTE CUCCO”, che vede la partecipazione di numerosissime nazionali straniere.

Dal 2012 il Cucco è anche sede di raduni di aeromodelli radiocomandati senza motore che attirano molti appassionati del settore da ogni parte d’Italia.

Nel Parco del Monte Cucco potrete anche cimentarvi tra trekking e mountain bike, lungo percorsi di grande suggestione e il torrentismo sempre più praticato soprattutto dai giovani, che trova nella Forra di Rio Freddo passaggi e discese da brivido con le rocce sedimentarie antichissime e scavate dal corso d’acqua perenne e freddissima.

Per quanto riguarda le attrattive naturali, patrimonio all’interno del parco sono: Le grotte di Monte Cucco
Forra del Rio Freddo
L’Orrido del Balzo dell’Aquila
Le Lecce
La Muraglia delle Liscarelle
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Tuoro Sul Trasimeno, Umbria

Da Tuoro sul Trasimeno, provincia di Perugia, partono i traghetti per raggiungere l’Isola Maggiore, una delle tre isole naturali del Lago Trasimeno, i cui numeri lasciano intuire la micro realtà in cui in un istante ci si ritrova catapultati: 24 ettari di superficie, 309 metri di “quota” e 2 km di costa a circoscrivere un fazzoletto di terra ricoperto in gran parte da macchia mediterranea e abitato da una decina di persone o poco più. A differenza dell’Isola Polvese e della Minore, qui si trova infatti l’unico villaggio isolano ancora abitato stabilmente, eco di quella che nel XIII secolo era una fiorente comunità di Frati minori, tanto nota da aver ospitato per un certo periodo San Francesco.

A ricordo del passaggio del “Poverello di Assisi” permane oggi la piccola Chiesa di San Francesco, accanto alla quale un tempo sorgeva l’antico Convento dei Francescani, poi inglobato nel neogotico Castello Guglielmi oggi in stato di abbandono. Il resto del borgo, un pugno di case vecchie di sei o sette secoli, fra cui la bella Casa del Capitano del Popolo, affaccia su un’unica strada lastricata, che termina con la graziosa Chiesa di San Salvatore.

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Valle di Assisi Resort Spa Golf Hotel

Assisi, Umbria

Le Corone della Qualità

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Villaggio Albergo Le tre Isole Hotel

Magione, Umbria

Le Corone della Qualità

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Agriturismo Guinzano Agriturismo Agriturismo ricettivo

Gubbio, Umbria

Le Corone della Qualità

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Montesalce Agriturismo Agriturismo ricettivo

Gubbio, Umbria

Le Corone della Qualità

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Hotel La Reggia Hotel

Cascia, Umbria

Le Corone della Qualità

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Hotel La Corte Hotel

Cascia, Umbria

Le Corone della Qualità

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Hotel La Rosetta Hotel

Perugia, Umbria

Le Corone della Qualità

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Agriturismo il Cerreto Agriturismo Agriturismo ricettivo

Bettona, Umbria

Le Corone della Qualità

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Dove mangiare

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Ristorante Moderno Ristorante Ristoranti

Perugia, Umbria

Le Corone della Qualità

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Hostaria Terra Chiama Ristorante Ristoranti

Assisi, Umbria

Le Corone della Qualità

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Poggio degli Olivi Ristorante Ristoranti

Bettona, Umbria

Le Corone della Qualità

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Ristorante I Rodella Ristorante Ristoranti

Deruta, Umbria

Le Corone della Qualità

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Il Sangallo Ristorante Ristoranti

Perugia, Umbria

Le Corone della Qualità

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Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità, Notorietà.

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Turismo dell’Olio

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Eventi

Pane e Olio

Enogastronomico

Comune: Stroncone

Mese di inizio: Novembre

Durata: 2 Giorni

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Città dell’Olio

Enogastronomico

Comune: Montefranco

Mese di inizio: Novembre

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A Macchia d’Olio

Enogastronomico

Comune: Narni

Mese di inizio: Novembre

Durata: 2 Giorni

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Festa del Bosco

Enogastronomico

Comune: Montone

Mese di inizio: Novembre

Durata: 3 Giorni

Pane e Olio

Enogastronomico

Comune: Stroncone

Mese di inizio: Novembre

Durata: 2 Giorni

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Città dell’Olio

Enogastronomico

Comune: Montefranco

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A Macchia d’Olio

Enogastronomico

Comune: Narni

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Durata: 2 Giorni

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Enogastronomico

Comune: Montone

Mese di inizio: Novembre

Durata: 3 Giorni

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