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Puglia

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Partiamo dalla fine. Da quel “tacco d’Italia” che sa di punto di arrivo ma allo stesso tempo di inizio. Inizio talvolta di un nuovo capitolo di storia, di un nuovo viaggio, di una nuova vita. Santa Maria di Leuca è stato in passato ed è tuttora un assaggio di tutto questo. Perché se un tempo erano guerrieri, crociati, mercanti, avventurieri e invasori ad attraccare fra Punta Ristola e Punta Mèliso, così come lungo i 784 km di costa della Puglia, oggi si viene qui per piacere, per immaginare quella linea invisibile che separa la costa adriatica a est e la costa ionica a ovest. Una convenzione nautica vuole appunto che tale ideale confine di demarcazione si trovi proprio qui di fronte, ma come tutti i punti di contatto fra un “al di là” e un “al di qua”, soprattutto nei secoli addietro, è stato un luogo di incontro-scontro fra culture e popoli diversi.

A ben guardare poi, in certe situazioni metereologiche, una traccia cromatica longitudinale pare davvero delinearsi fra le onde dinanzi a Leuca, effetto delle correnti sottomarine provenienti dal Golfo di Taranto e il Canale d’Otranto. Un anticipo, in versione marina, delle sorprese che la Puglia offre là dove nulla sembra esserci o vedersi, nel sottosuolo, caratterizzato da un terreno calcareo e carsico che ha dato vita a un fitto sistema di gravine  e grotte sparse un po’ ovunque. Non lontano da Taranto, per esempio, c’è la Chiesa di San Nicola a Mottola, definita per via della ricchezza degli affreschi la “Cappella Sistina della civiltà rupestre”. Il fenomeno delle chiese e degli eremi scavati nel tufo è una caratteristica un po’ di tutta la Regione, che nel V secolo furono utilizzate dalla popolazione locale come rifugio contro le invasioni barbariche. In particolare nella zona delle Murge, quella vasta area compresa fra il Tavoliere – la più ampia pianura d’Italia dopo quella Padana – e le Serre Salentine, dove il paesaggio è un’alternanza di campi coltivati cinti da muretti a secco, ulivi secolari e candide masserie vecchie di secoli, trasformate da cuore di fiorenti aziende agricole a dimore di charme aperte all’ospitalità. Testimonianza di un’epoca di dominatori e dominati, cittadelle dove si sono consumate storie di gloria ma anche di lotta e lavoro duro. Qua e là, fanno capolino paesi abbarbicati su colli appena accennati, come Minervino Murge, sotto cui si snoda un intrico di doline e caverne, Altamura, con l’antica Cattedrale, Gravina di Puglia che nel nome svela il suo segreto, un complesso di grotte di tufo che è un’esperienza a sé. Borghi che dal 2006, con i loro tesori più o meno celati, sono tutelati in quanto parte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Alla conformazione geologica del terreno si deve anche l’origine della costruzione architettonica che da sola è sinonimo di Puglia, il trullo. Capolavori della statica, i trulli sono case erette senza l’uso di malta, con le sole pietre calcaree, le chianchiarelle, tolte dai campi per renderli coltivabili. Nella Valle d’Itria, divisa fra province di Bari, Brindisi e Taranto, è una vera invasione, e non solo ad Alberobello, ma anche a Locorotondo, Cisternino, Fasano, Ceglie Messapica e Martina, paesaggio che Gabriele D’Annunzio descrisse caratterizzato da “seni puntuti” protesi verso il cielo.

Anche il Romanico Pugliese è un fil rouge che attraversa la Regione dal mare ai monti, da Trani a Troia, da Ruvo di Puglia a Manfredonia, uno stile che, unendo un’antichissima tradizione costruttiva e influenze romane, bizantine, arabe, lombarde, pisane e francesi, dà forma a cattedrali e castelli di grande audacia. Si veda per esempio la Basilica di San Nicola a Bari, meta di pellegrinaggi per la presenza delle reliquie del Santo più ecumenico della storia, in quella che amministrativamente è una “città metropolitana” ma che in realtà trova il suo volto più autentico fra i vicoli del borgo antico denominato Bari Vecchia. E’ altresì architettonicamente un unicum assoluto Castel del Monte ad Andria, un mix di elementi islamici, classici e nordeuropei frutto dello spirito eclettico che lo concepì, Federico II di Svevia, dal 1996 a buon diritto nel listing ufficiale di Unesco.

Il Duomo angioino di Lucera, la Basilica di San Francesco della Scarpa a Bitonto e la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina sono invece le principali emergenze dello stile Gotico, mentre per immergersi nella ricchezza traboccante del Barocco bisogna ritornare all’estremità Sud d’Italia, a Lecce. Qui, l’estetica arzigogolata della prima metà del Settecento ha trovato nella pietra calcarea locale la materia prima ideale da scalfire e plasmare a piacere. Ecco così lo splendore della Basilica di Santa Croce, il Duomo e il Palazzo dei Celestini, e la Basilica pontificia concattedrale di Sant’Agata a Gallipoli.

Per metà sulla terraferma e per metà flottante sul mare, adagiata com’è su un’isola di natura calcarea, Gallipoli è oggi insieme a Otranto la località più gettonata del Salento, che fa da contraltare alle molte altre mete di vacanza balneare: Polignano a Mare nel barese, Savelletri di Fasano e Ostuni nel brindisino, Peschici, Vieste e Rodi Garganico fra le gemme incastonate sulle irte e candide falesie di roccia calcarea del Gargano e dell’omonimo Parco Nazionale. Parco che racchiude parecchie peculiarità: pur rappresentando solo lo 0,7% del territorio nazionale, insieme ai 10.000 ettari della Riserva naturale della Foresta Umbra in esso inclusa, vanta ben il 40% della flora italiana e il 70% degli uccelli presenti nel nostro Paese. Un vero paradiso per chi ama sperimentare ogni forma di sport all’aria aperta, che in Puglia troverà sfogo in numerose altre riserve e aree protette da esplorare: dalla Riserva naturale Lago di Lesina, sempre nel foggiano, a quella della Salina di Margherita di Savoia in provincia di Barletta-Andria-Trani, all’Oasi Palude La Vela nel Mar Piccolo di Taranto, oltre all’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti. Le “tre sorelle” San Domino, San Nicola e Capraia sono approdi ben noti ai naviganti di ogni tempo e stagione, dove da secoli convivono suggestioni di cultura bizantina e mediterranea e che oggi sono buen retiro per una vacanza lontano dal caos. Un pezzo di Puglia amato anche da Lucio Dalla, per anni habitué con il suo yacht di queste cale, ideale per fare un Bagno di mare a mezzanotte, nel “blu dipinto di blu”, come cantava il polignanese Doc Domenico Modugno.

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Borgo Antico di Bisceglie

Bisceglie, Puglia

58 elementi Cosa fare e vedere

  • Museo

Fondazione Museo Pino Pasquali

Polignano A Mare, Puglia

La nascita del Museo Pino Pascali risale al 1998 a seguito di un importante lascito di opere e cimeli appartenuti all’artista da parte della famiglia. Nel 2010 il Museo si trasforma in Fondazione Pino Pascali, compartecipata dalla Regione Puglia e dal Comune di Polignano a Mare, con statuto e regolamento interno. L’attuale sede è un ex Mattatoio comunale restaurato, a strapiombo sul mare, la casa sul mare che Pascali tanto desiderava.
L’attività della Fondazione muove i suoi passi dalla figura di Pino Pascali, uno dei più importanti esponenti dell’Arte italiana e internazionale durante gli Anni Sessanta, scomparso a soli 33 anni a Roma, punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo dell’attività espositiva del museo.
La Fondazione è strutturata in modo da lavorare per contenitori al fine di offrire una visione dell’arte quanto più eclettica e in linea con le principali ricerche linguistiche d’avanguardia del momento.
Oltre a un consistente numero di opere di Pino Pascali, la Fondazione espone le opere degli artisti pugliesi più significativi e le opere degli artisti vincitori del Premio Pino Pascali. La collezione permanente e le mostre temporanee restituiscono al pubblico un’offerta culturale in linea con gli standard museali più apprezzati al mondo, tanto da veder assegnato, nel 2013, il Primo Premio come Miglior Fondazione d’Arte Contemporanea d’Italia.

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  • Borgo

Borgo Antico di Bisceglie

Bisceglie, Puglia

Il borgo antico di Bisceglie è un reticolo di strade medievali e dimore signorili tra le quali si impone la Cattedrale in stile romanico dedicata a San pietro, consacrata nel 1295. Nella cripta, si venerano le sacre reliquie dei tre santi protettori della città di Bisceglie, i martiri Mauro vescovo, Sergio e Pantaleone. In Cattedrale si può ammirare un imponente coro ligneo seicentesco con gli scranni di noce intarsiati, i bassorilievi delle congregazioni dell’ordine monastico benedettino. Oltre alla Cattedrale, tra le altre chiese storiche di Bisceglie ci sono: l’abbazia di Sant’Adoneo, la chiesa di santa Margherita, le collegiate San Matteo e san Nicolò unite, San Domenico e molte altre. Nel borgo cittadino si trovano anche la torre “maestra” alta 27 metri, il Castello su pianta rettangolare con quattro torri e la chiesa di san Giovanni “in castrum”. Secondo alcuni studiosi il nucleo più antico del castello risalirebbe all’XI secolo, sotto il dominio normanno, e per volontà del conte Pietro I, che avviò intorno al 1060 i lavori per la costruzione dell’imponente torre detta “maestra”, alta circa 24 m e posta all’estrema destra del complesso militare. Secondo altri studiosi, invece, l’impianto castellare prese corpo e forma nella prima metà del XIII secolo, durante il periodo svevo, in prossimità della già esistente torre normanna.sulle case torri del borgo antico di Bisceglie. Nel Borgo antico si possono inoltre osservare le case torri che presentavano la peculiarità di essere utili abitazioni ma anche “torri” di controllo del territorio. Le strutture hanno uno sviluppo longitudinale con altezze che variano e che raggiungono altezze fino ai 16 metri circa. Nel Bordo antico della città è presente anche il Museo Diocesano allestito nel palazzo vescovile. Nelle diciotto sale decorate da soffitti lignei dipinti il percorso museale si articola in tre sezioni dove si possono ammirare, tra gli altri, una serie di dipinti provenienti da varie chiese locali, una ricca panoramica di gioielli e i “tesori” della Cattedrale.

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  • Altro - Altro

Darsena A Vele Spiegate

Bari, Puglia

Situata nel porto di bari – darsena di Marisabella, la struttura dispone di 100 posti barca per imbarcazioni dai 5 ai 20 metri di lunghezza con pescaggio massimo di 4 metri, pontili fissi, non galleggianti. Due trappe d’ormeggio con cime ad alta tenacità Anelli d’ormeggio orientabili in acciaio inox. Acqua potabile ed energia elettrica su colonnine computerizzate, WC e docce gratuite h24
Clubhouse con area accoglienza, Guardiania notturna e videosorveglianza h24.
Darsena recintata con accesso mediante badge elettronico personale
Struttura totalmente accessibile a persone con disabilità
Servizio autogru e interventi di manutenzione sulle carene
La struttura offre ormeggi anche per barche in transito

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  • Affari

Marina Nautiche Ranieri

Bari, Puglia

All’interno del Cantiere Navale Ranieri è disponibile un Marina per l’ormeggio di imbarcazioni sino a 40 mt. di lunghezza e 3,50 mt. di pescaggio e per il rimessaggio a secco di imbarcazioni sino a 30 mt. di lunghezza. Disponibili ormeggi per i diportisti in transito che necessitano di assistenza o di una sosta tecnica. Oltre alle aree ed i reparti lavorazioni e per l’ormeggio e rimessaggio sono disponibili altre aree dedicate all’accoglienza clienti ed al ricovero di tender e motori fuori bordo.
Tutte le aree del cantiere, le banchine ed i pontili sono attrezzati con accessi controllati, guardiania, video sorveglianza, antincendio, acqua, energia elettrica, illuminazione, aria compressa, wi-fi; si affacciano nelle acque sicure del Porto di Bari e sono particolarmente idonee per offrire ospitalità ed assistenza a 360° ai diportisti stanziali ed in transito.
55 POSTI BARCA
ML. 240 DI PONTILI – ML. 200 di Banchine – Mq. 5000 di specchi d’acqua – 20000 mq. di aree scoperte – 4000 mq di capannoni

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  • Naturalistico - Altro

Il Porto di Otranto

Otranto, Puglia

Otranto è una stupenda e caratteristica città di mare, con una lunga e ricca storia legata anche e soprattutto alla posizione costiera nella quale sorge. Nel tempo, infatti, il borgo ha rappresentato uno scalo importante per le tratti commerciali che si muovevano nel bacino Mediterraneo, un punto di riferimento per i naviganti, nonché uno dei punti principali per i popoli che intendevano attaccare il territorio salentino. Ci riferiamo soprattutto ai turchi e ai saraceni, le cui invasioni hanno caratterizzato a più riprese la storia di questi posti.
Il porto di Otranto ha quindi una certa rilevanza storica per i fatti che hanno contrassegnato il Salento nei secoli passati, mentre ai giorni nostri rappresenta spesso il punto d’arrivo per quelle persone che sono costrette a lasciare il proprio paese per cercare una vita migliore. Non sono infatti rari i casi di sbarchi clandestini dalle popolazioni vicine, cha attraversano l’Adriatico in veri e propri viaggi della speranza.
Per quanto riguarda l’aspetto del porto, questo si presenta come un piccolo golfo, caratterizzato dalla presenza del molo di San Nicola a tre bracci banchinati e da numerosi pontili che propendono verso la riva.
Essendo una cittadina che fonda, parallelamente al turismo, la propria economia sulla pesca, il porto è un continuo viavai di pescherecci, paranze, barche, che creano la tipica atmosfera dei posti di mare dove ogni giorno l’uomo sfida la natura per guadagnarsi da vivere.
Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, unitamente alla pesca, il porto è ancora protagonista di rotte e scambi importanti, che riguardano soprattutto materiali per la produzione industriale.
Ma, come detto, certamente Otranto è un centro prevalentemente turistico, e di conseguenza il porto rappresenta anche un servizio per accogliere le imbarcazioni di visitatori o il punto di partenza per traghetti e scafi. Fino al 1999 infatti, era possibile imbarcarsi alla volta dell’Albania e della Grecia proprio da questo porto che conserva ancora oggi la propria funzione strategica e anche militare.
Per chi volesse chiedere il permesso di accedere alle acque portuali di Otranto è necessario rivolgersi al canale 16 vhf dell’Ufficio Circondariale Marittimo.
Di seguito alcuni servizi resi disponibili dalla struttura portuale: distributore di benzina e gasolio, 2 prese per manichetta, cabine telefoniche, internet point, servizio di riparazione motori, scalo di alaggio, ormeggiatori, gru fissa 45 t e gru mobile, travel lift 25 t, riparazioni elettriche ed elettroniche, riparazione scafi in legno e vtr, pilotaggio, ritiro rifiuti, servizi igienici, sommozzatori, rifornimento alimentare.
Da non sottovalutare infine l’aspetto puramente caratteristico e relativo all’atmosfera che il porto riesce a dare a tutta la cittadina: da molti punti sopraelevati di Otranto infatti si ha la possibilità di godere di una visuale stupenda, in cui il porto, con le sue luci, rappresenta l’ultimo tratto della mano dell’uomo verso la distesa infinita del mare.
Info
Lega Navale Italiana: Via del Porto – Tel. 0836801509 – 0836801141
Capitaneria di porto: via del porto – Tel. 0836801073
Consorzio per il porto di Otranto: via del porto – Tel. 0836.801005
Indirizzo: Via del Porto, 73028 Otranto LE
Orari:
Aperto 24 ore su 24 · Altri orari
Telefono: 329 657 3860

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  • Altro - Altro

Porto Turistico Bisceglie Approdi

Bisceglie, Puglia

II porto di Bisceglie è incastonato ai piedi del borgo antico, delimitato da due “lame” in cui scorrevano due vecchi fiumi. E’ composto da un’insenatura naturale protetta a nord da una diga di sopraflutto a due bracci, ed a levante da un molo di sottoflutto.
Nella parte Sud del porto vi è il porto turistico gestito dalla “Bisceglie Approdi”.
Il porto turistico è composto da 386 posti barca, 30 ormeggi fino a 30 m. Il nuovo porto turistico di Bisceglie, invece, è stato realizzato all’interno del bacino portuale storico e lungo l’asse viario che collega i due moli.
Esso dispone di circa 380 posti barca, con ormeggi per le imbarcazioni fino a 30 m. I pontili galleggianti della zona a S.O. della darsena sono agganciati ad un nuovo molo realizzato a prolungamento della predetta “Cassa”, quasi a ripristino (o a completamento) del presumibile antico molo di epoca sveva. Il porto di Bisceglie presenta una costa alta e rocciosa ed un litorale caratterizzato per la varietà delle insenature.

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  • Museo

Fondazione Museo Pino Pasquali

Polignano A Mare, Puglia

La nascita del Museo Pino Pascali risale al 1998 a seguito di un importante lascito di opere e cimeli appartenuti all’artista da parte della famiglia. Nel 2010 il Museo si trasforma in Fondazione Pino Pascali, compartecipata dalla Regione Puglia e dal Comune di Polignano a Mare, con statuto e regolamento interno. L’attuale sede è un ex Mattatoio comunale restaurato, a strapiombo sul mare, la casa sul mare che Pascali tanto desiderava.
L’attività della Fondazione muove i suoi passi dalla figura di Pino Pascali, uno dei più importanti esponenti dell’Arte italiana e internazionale durante gli Anni Sessanta, scomparso a soli 33 anni a Roma, punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo dell’attività espositiva del museo.
La Fondazione è strutturata in modo da lavorare per contenitori al fine di offrire una visione dell’arte quanto più eclettica e in linea con le principali ricerche linguistiche d’avanguardia del momento.
Oltre a un consistente numero di opere di Pino Pascali, la Fondazione espone le opere degli artisti pugliesi più significativi e le opere degli artisti vincitori del Premio Pino Pascali. La collezione permanente e le mostre temporanee restituiscono al pubblico un’offerta culturale in linea con gli standard museali più apprezzati al mondo, tanto da veder assegnato, nel 2013, il Primo Premio come Miglior Fondazione d’Arte Contemporanea d’Italia.

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  • Borgo

Borgo Antico di Bisceglie

Bisceglie, Puglia

Il borgo antico di Bisceglie è un reticolo di strade medievali e dimore signorili tra le quali si impone la Cattedrale in stile romanico dedicata a San pietro, consacrata nel 1295. Nella cripta, si venerano le sacre reliquie dei tre santi protettori della città di Bisceglie, i martiri Mauro vescovo, Sergio e Pantaleone. In Cattedrale si può ammirare un imponente coro ligneo seicentesco con gli scranni di noce intarsiati, i bassorilievi delle congregazioni dell’ordine monastico benedettino. Oltre alla Cattedrale, tra le altre chiese storiche di Bisceglie ci sono: l’abbazia di Sant’Adoneo, la chiesa di santa Margherita, le collegiate San Matteo e san Nicolò unite, San Domenico e molte altre. Nel borgo cittadino si trovano anche la torre “maestra” alta 27 metri, il Castello su pianta rettangolare con quattro torri e la chiesa di san Giovanni “in castrum”. Secondo alcuni studiosi il nucleo più antico del castello risalirebbe all’XI secolo, sotto il dominio normanno, e per volontà del conte Pietro I, che avviò intorno al 1060 i lavori per la costruzione dell’imponente torre detta “maestra”, alta circa 24 m e posta all’estrema destra del complesso militare. Secondo altri studiosi, invece, l’impianto castellare prese corpo e forma nella prima metà del XIII secolo, durante il periodo svevo, in prossimità della già esistente torre normanna.sulle case torri del borgo antico di Bisceglie. Nel Borgo antico si possono inoltre osservare le case torri che presentavano la peculiarità di essere utili abitazioni ma anche “torri” di controllo del territorio. Le strutture hanno uno sviluppo longitudinale con altezze che variano e che raggiungono altezze fino ai 16 metri circa. Nel Bordo antico della città è presente anche il Museo Diocesano allestito nel palazzo vescovile. Nelle diciotto sale decorate da soffitti lignei dipinti il percorso museale si articola in tre sezioni dove si possono ammirare, tra gli altri, una serie di dipinti provenienti da varie chiese locali, una ricca panoramica di gioielli e i “tesori” della Cattedrale.

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Darsena A Vele Spiegate

Bari, Puglia

Situata nel porto di bari – darsena di Marisabella, la struttura dispone di 100 posti barca per imbarcazioni dai 5 ai 20 metri di lunghezza con pescaggio massimo di 4 metri, pontili fissi, non galleggianti. Due trappe d’ormeggio con cime ad alta tenacità Anelli d’ormeggio orientabili in acciaio inox. Acqua potabile ed energia elettrica su colonnine computerizzate, WC e docce gratuite h24
Clubhouse con area accoglienza, Guardiania notturna e videosorveglianza h24.
Darsena recintata con accesso mediante badge elettronico personale
Struttura totalmente accessibile a persone con disabilità
Servizio autogru e interventi di manutenzione sulle carene
La struttura offre ormeggi anche per barche in transito

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Marina Nautiche Ranieri

Bari, Puglia

All’interno del Cantiere Navale Ranieri è disponibile un Marina per l’ormeggio di imbarcazioni sino a 40 mt. di lunghezza e 3,50 mt. di pescaggio e per il rimessaggio a secco di imbarcazioni sino a 30 mt. di lunghezza. Disponibili ormeggi per i diportisti in transito che necessitano di assistenza o di una sosta tecnica. Oltre alle aree ed i reparti lavorazioni e per l’ormeggio e rimessaggio sono disponibili altre aree dedicate all’accoglienza clienti ed al ricovero di tender e motori fuori bordo.
Tutte le aree del cantiere, le banchine ed i pontili sono attrezzati con accessi controllati, guardiania, video sorveglianza, antincendio, acqua, energia elettrica, illuminazione, aria compressa, wi-fi; si affacciano nelle acque sicure del Porto di Bari e sono particolarmente idonee per offrire ospitalità ed assistenza a 360° ai diportisti stanziali ed in transito.
55 POSTI BARCA
ML. 240 DI PONTILI – ML. 200 di Banchine – Mq. 5000 di specchi d’acqua – 20000 mq. di aree scoperte – 4000 mq di capannoni

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Il Porto di Otranto

Otranto, Puglia

Otranto è una stupenda e caratteristica città di mare, con una lunga e ricca storia legata anche e soprattutto alla posizione costiera nella quale sorge. Nel tempo, infatti, il borgo ha rappresentato uno scalo importante per le tratti commerciali che si muovevano nel bacino Mediterraneo, un punto di riferimento per i naviganti, nonché uno dei punti principali per i popoli che intendevano attaccare il territorio salentino. Ci riferiamo soprattutto ai turchi e ai saraceni, le cui invasioni hanno caratterizzato a più riprese la storia di questi posti.
Il porto di Otranto ha quindi una certa rilevanza storica per i fatti che hanno contrassegnato il Salento nei secoli passati, mentre ai giorni nostri rappresenta spesso il punto d’arrivo per quelle persone che sono costrette a lasciare il proprio paese per cercare una vita migliore. Non sono infatti rari i casi di sbarchi clandestini dalle popolazioni vicine, cha attraversano l’Adriatico in veri e propri viaggi della speranza.
Per quanto riguarda l’aspetto del porto, questo si presenta come un piccolo golfo, caratterizzato dalla presenza del molo di San Nicola a tre bracci banchinati e da numerosi pontili che propendono verso la riva.
Essendo una cittadina che fonda, parallelamente al turismo, la propria economia sulla pesca, il porto è un continuo viavai di pescherecci, paranze, barche, che creano la tipica atmosfera dei posti di mare dove ogni giorno l’uomo sfida la natura per guadagnarsi da vivere.
Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, unitamente alla pesca, il porto è ancora protagonista di rotte e scambi importanti, che riguardano soprattutto materiali per la produzione industriale.
Ma, come detto, certamente Otranto è un centro prevalentemente turistico, e di conseguenza il porto rappresenta anche un servizio per accogliere le imbarcazioni di visitatori o il punto di partenza per traghetti e scafi. Fino al 1999 infatti, era possibile imbarcarsi alla volta dell’Albania e della Grecia proprio da questo porto che conserva ancora oggi la propria funzione strategica e anche militare.
Per chi volesse chiedere il permesso di accedere alle acque portuali di Otranto è necessario rivolgersi al canale 16 vhf dell’Ufficio Circondariale Marittimo.
Di seguito alcuni servizi resi disponibili dalla struttura portuale: distributore di benzina e gasolio, 2 prese per manichetta, cabine telefoniche, internet point, servizio di riparazione motori, scalo di alaggio, ormeggiatori, gru fissa 45 t e gru mobile, travel lift 25 t, riparazioni elettriche ed elettroniche, riparazione scafi in legno e vtr, pilotaggio, ritiro rifiuti, servizi igienici, sommozzatori, rifornimento alimentare.
Da non sottovalutare infine l’aspetto puramente caratteristico e relativo all’atmosfera che il porto riesce a dare a tutta la cittadina: da molti punti sopraelevati di Otranto infatti si ha la possibilità di godere di una visuale stupenda, in cui il porto, con le sue luci, rappresenta l’ultimo tratto della mano dell’uomo verso la distesa infinita del mare.
Info
Lega Navale Italiana: Via del Porto – Tel. 0836801509 – 0836801141
Capitaneria di porto: via del porto – Tel. 0836801073
Consorzio per il porto di Otranto: via del porto – Tel. 0836.801005
Indirizzo: Via del Porto, 73028 Otranto LE
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Porto Turistico Bisceglie Approdi

Bisceglie, Puglia

II porto di Bisceglie è incastonato ai piedi del borgo antico, delimitato da due “lame” in cui scorrevano due vecchi fiumi. E’ composto da un’insenatura naturale protetta a nord da una diga di sopraflutto a due bracci, ed a levante da un molo di sottoflutto.
Nella parte Sud del porto vi è il porto turistico gestito dalla “Bisceglie Approdi”.
Il porto turistico è composto da 386 posti barca, 30 ormeggi fino a 30 m. Il nuovo porto turistico di Bisceglie, invece, è stato realizzato all’interno del bacino portuale storico e lungo l’asse viario che collega i due moli.
Esso dispone di circa 380 posti barca, con ormeggi per le imbarcazioni fino a 30 m. I pontili galleggianti della zona a S.O. della darsena sono agganciati ad un nuovo molo realizzato a prolungamento della predetta “Cassa”, quasi a ripristino (o a completamento) del presumibile antico molo di epoca sveva. Il porto di Bisceglie presenta una costa alta e rocciosa ed un litorale caratterizzato per la varietà delle insenature.

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Fuoca Coste e Cocce Priatorje di Orsara di Puglia

Religioso

Comune: Orsara Di Puglia

Mese di inizio: Novembre

Durata: 2 Giorni

Natale a Bari Christmas Town

Culturale

Comune: Bari

Mese di inizio: Dicembre

Durata: 30 Giorni

Visita il sito

Presepe Vivente di Rignano Garganico

Religioso

Comune: Rignano Garganico

Mese di inizio: Dicembre

Visita il sito

Alba dei Popoli

Altro

Comune: Otranto

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Fuoca Coste e Cocce Priatorje di Orsara di Puglia

Religioso

Comune: Orsara Di Puglia

Mese di inizio: Novembre

Durata: 2 Giorni

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Comune: Bari

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Presepe Vivente di Rignano Garganico

Religioso

Comune: Rignano Garganico

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Comune: Otranto

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