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Bormio

bormio, grosio, livigno, sondalo, valdidentro, valdisotto, valfurva

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La “Valle dell’Acqua”. L’Alta Valtellina è nota anche così, e il perché è presto detto. L’abbondanza di torrenti, laghi alpini e sorgenti termali e in inverno di neve e ghiacciai è l’elemento primario di un territorio dall’appeal decisamente sportivo. Destinazioni come Bormio, Livigno e Santa Caterina Valfurva richiamano subito alla mente piste da Coppa del Mondo di Sci Alpino e il Parco Nazionale dello Stelvio è meta ben nota a chi ama indossare sci e scarponi anche nella bella stagione, affrontando i tracciati sul ghiacciaio. Discipline che nel resto dell’anno lasciano spazio a MTB, trekking, equitazione, arrampicata e nordic walking, in un contesto paesaggistico dominato da maestose montagne dai tratti dolomitici.

Lo spettacolo della natura è ovunque predominante, offrendo panorami da ammirare placidamente immersi nelle piscine termali di Bormio e Valdicentro, sfruttate da secoli per le proprietà curative delle loro acque. Mete ideali per una vacanza che contempla dunque attività outdoor e relax, oltre che l’indiscusso fascino di strutture d’epoca rinnovate e aggiornate negli impianti dei Bagni Nuovi e dei Bagni Vecchi.

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Centro storico di Bormio

Bormio, Lombardia

3 elementi Cosa fare e vedere

  • Sportivo

Passi alpini (bici su strada)

Bormio, Lombardia

Stelvio, Gavia, Mortirolo, Spluga, San Marco: sono questi i più celebri e i più spettacolari transiti alpini, che fanno sognare i ciclisti di tutto il mondo. E da tutto il mondo pedalatori di ogni età si mettono in gioco e sfidano questi giganti resi famosi dal Giro d’Italia. Il ciclismo su strada registra numeri in crescita ed anche l’affluenza su questi passi si è fatta negli anni più numerosa.
Passo dello Stelvio
Una spettacolare serie di tornanti (40 sul versante lombardo, 48 su quello altoatesino), si incontrano al Passo dello Stelvio (2.758 m) collegando la Valtellina con l’Alto-Adige.
Appena più sotto al passo, nel versante valtellinese, la strada incrocia il Passo dell’Umbrail che porta in Engadina (Svizzera).
Una salita tra le più ambite dai ciclisti che possono ripercorrere le strade dei campioni del Giro d’Italia. Siamo nel Parco Nazionale dello Stelvio e partendo da Bormio si incomincia a salire tra boschi e maestose pareti rocciose; più in alto il paesaggio si apre in pianori erbosi in compagnia di ricchi salti d’acqua. Nella prossimità del passo, il panorama si apre sulla Valle di Trafoi e sui ghiacciai del monte Ortles che, con i suoi 3.905 metri, rappresenta la cima più alta del Parco dello Stelvio.
Passo Gavia
Il Passo Gavia, nel territorio del Parco dello Stelvio, è uno dei passi alpini più alti d’Europa (2.652 m s.l.m), secondo solo allo Stelvio. Mette in collegamento la Valtellina con Ponte di Legno. Da S. Caterina Valfurva la strada guadagna 900 metri di dislivello in circa 13 chilometri immersi dapprima in boschi di abeti, larici e cembri per poi entrare nelle praterie di alta quota del Passo Gavia e nel paesaggio frutto della millenaria azione dei ghiacciai del Tresero e del Dosegù.
Passo del Mortirolo
Tra i passi mitici della Valtellina, quello del Mortirolo raggiunge “solo” 1.852 m s.l.m., ma se pensate ad una passeggiata vi sbagliate di grosso. La pendenza in alcuni punti raggiunge il 23%, ogni curva in salita ne nasconde un’altra più difficile e prenderete fiato solo all’arrivo.
Dal fondovalle valtellinese si può salire al Passo del Mortirolo da diversi punti di partenza:
a) da Mazzo di Valtellina, con 12 chilometri di salita e 1.300 metri di dislivello;
b) da Grosio (frazione Tiolo) con 14 chilometri di salita e 1.100 metri di dislivello;
c) da Tovo Sant’Agata con 12,5 chilometri di salita (anche strade cementate) e più di 1.300 metri di dislivello (salita durissima: pendenza massima 23%).
Dall’estate 2020 in cima al passo è stata realizzata una piccola struttura ad uso dei ciclisti, con spogliatoio, servizi e punto di ricarica e-bike.
Passo dello Spluga
Una delle salite classiche della Valchiavenna del ciclismo su strada è quella che parte da Chiavenna e arriva al Passo Spluga che segna il confine con la Svizzera.
Lasciato il cuore della cittadina si inizia a salire affrontando un primo tratto in pendenza all’altezza del nucleo di Bette.
Si prosegue affiancando il Torrente Liro attraversando gli abitati di San Giacomo Filippo, Gallivaggio con il Santuario dedicato all’apparizione, Lirone e Cimaganda.
Dopo la piana di Campodolcino e i dieci tornati di Pianazzo, si incontra il bivio che a destra conduce alla rinomata stazione turistica di Madesimo, mentre a sinistra iniziano i tornanti e le gallerie degli Andossi da dove si gode del panorama su tutta l’alta Vallespluga. Si giunge poi al lago artificiale di Montespluga, al paesino omonimo e agli ultimi ripidi tornanti che salgono fino al Passo (2.115 m).
Passo San Marco
Il passo collega la Valtellina alla Val Brembana in provincia di Bergamo. È un valico d’importanza storica che collegava la Repubblica di Venezia ai paesi di lingua tedesca. Nel 1590 ebbe inizio la costruzione della nuova strada detta “Priula” dal nome del podestà di Bergamo Alvise Priuli. Ancora oggi, a fianco della nuova strada asfaltata, corre l’antico percorso con tratti di acciottolato. Per bikers esperti e in possesso di mtb full-biammortizzata è possibile tornare dal passo a Morbegno seguendo il ripido e vecchio tracciato.

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  • Eccellenza Urbana / Centro Storico

Centro storico di Bormio

Bormio, Lombardia

Grazie alla sua posizione centrale lungo le rotte commerciali del Nord e del Sud Europa, Bormio godette a lungo di forte autonomia e ricchezza che si rispecchia ancora oggi nel suo centro storico.

Passeggiando tra i vicoli e le viuzze del centro storico, un gioiellino dove resti medievali si mischiano a quelli del XIV-XVI secolo, epoca d’oro del contado, potete incontrare numerosi edifici civili e quelli religiosi e il simbolo del paese, il Kuerc.

Immergetevi nell’atmosfera di quella che fu, per settecento anni, una democrazia nel cuore delle Alpi, in cui la modernità ha fatto solo capolinea lasciando intatti scorci e panorami.

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  • Eccellenza Naturalistica

Val di Rezzalo

Sondalo, Lombardia

Posta sulla sinistra orografica del fiume Adda, la Valle di Rezzalo si sviluppa per circa 13 chilometri partendo dall’abitato di Fumero (1465 m) e seguendo il percorso del torrente Rezzalasco fino al Passo dell’Alpe. Il sentiero è costituito da una strada militare che si snoda inizialmente nei densi boschi di Abete rosso che coprono il versante destro mentre sul sinistro notiamo le ripide valli colonizzate da Ontano verde che sovrastano ampi conoidi ricoperti di prati da sfalcio.
La Valle di Rezzalo è giustamente nota, oltre che per il suo interesse naturalistico, per i numerosi insediamenti rurali, costituiti da nuclei di baite, ancora oggi utilizzati durante la stagione estiva.

COME RAGGIUNGERE I SENTIERI:

Da Bormio si segue la S.S. 38 in direzione di Sondrio uscendo, dopo circa 15 km, a Le Prese. All’uscita si imbocca la Strada Provinciale a sinistra: dopo un’ampia rotonda, in località Le Prese si prende la strada a destra in direzione di Frontale e, su una strada a tratti stretta, di Fumero. Dopo Quest’ultima frazione si prosegue fino al termine della strada asfaltata, in località Fontanaccia, inizio dell’escursione, ove vi sono alcuni parcheggi.
Percorso: Fumero – Val di Rezzalo – Passo dell’Alpe – Ponte dell’Alpe
Tempo di percorrenza/km: ore 5 / km 13
Dislivello: 998 m
Difficoltà: T

Il percorso, lungo il quale caprioli, camosci e marmotte sono incontri frequenti per l’escursionista, ci porta in breve alla magnifica Piana dove è situato, tra boschi di larice e prati da pascolo, l’abitato di S. Bernardo.
Superata un’antica torbiera, ormai quasi completamente interrata, e costeggiata la piana, si giunge al limite superiore della vegetazione arborea. Il percorso prosegue tra cespuglieti e praterie alpine dove è ancora praticato l’allevamento sia di bovini sia di una particolare razza autoctona di capra da latte denominata “Frisa”. Giunti all’ampia sella del Passo dell’Alpe (2463 m) il panorama si apre verso la Valfurva e la Valle del Gavia.
Nelle vicinanze è possibile osservare i resti di linee fortificate risalenti alla Grande Guerra.
Dal Passo il sentiero prosegue in leggera discesa fino al Ponte dell’Alpe.
Lungo il percorso sono presenti diverse aree attrezzate ove sostare.

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  • Sportivo

Passi alpini (bici su strada)

Bormio, Lombardia

Stelvio, Gavia, Mortirolo, Spluga, San Marco: sono questi i più celebri e i più spettacolari transiti alpini, che fanno sognare i ciclisti di tutto il mondo. E da tutto il mondo pedalatori di ogni età si mettono in gioco e sfidano questi giganti resi famosi dal Giro d’Italia. Il ciclismo su strada registra numeri in crescita ed anche l’affluenza su questi passi si è fatta negli anni più numerosa.
Passo dello Stelvio
Una spettacolare serie di tornanti (40 sul versante lombardo, 48 su quello altoatesino), si incontrano al Passo dello Stelvio (2.758 m) collegando la Valtellina con l’Alto-Adige.
Appena più sotto al passo, nel versante valtellinese, la strada incrocia il Passo dell’Umbrail che porta in Engadina (Svizzera).
Una salita tra le più ambite dai ciclisti che possono ripercorrere le strade dei campioni del Giro d’Italia. Siamo nel Parco Nazionale dello Stelvio e partendo da Bormio si incomincia a salire tra boschi e maestose pareti rocciose; più in alto il paesaggio si apre in pianori erbosi in compagnia di ricchi salti d’acqua. Nella prossimità del passo, il panorama si apre sulla Valle di Trafoi e sui ghiacciai del monte Ortles che, con i suoi 3.905 metri, rappresenta la cima più alta del Parco dello Stelvio.
Passo Gavia
Il Passo Gavia, nel territorio del Parco dello Stelvio, è uno dei passi alpini più alti d’Europa (2.652 m s.l.m), secondo solo allo Stelvio. Mette in collegamento la Valtellina con Ponte di Legno. Da S. Caterina Valfurva la strada guadagna 900 metri di dislivello in circa 13 chilometri immersi dapprima in boschi di abeti, larici e cembri per poi entrare nelle praterie di alta quota del Passo Gavia e nel paesaggio frutto della millenaria azione dei ghiacciai del Tresero e del Dosegù.
Passo del Mortirolo
Tra i passi mitici della Valtellina, quello del Mortirolo raggiunge “solo” 1.852 m s.l.m., ma se pensate ad una passeggiata vi sbagliate di grosso. La pendenza in alcuni punti raggiunge il 23%, ogni curva in salita ne nasconde un’altra più difficile e prenderete fiato solo all’arrivo.
Dal fondovalle valtellinese si può salire al Passo del Mortirolo da diversi punti di partenza:
a) da Mazzo di Valtellina, con 12 chilometri di salita e 1.300 metri di dislivello;
b) da Grosio (frazione Tiolo) con 14 chilometri di salita e 1.100 metri di dislivello;
c) da Tovo Sant’Agata con 12,5 chilometri di salita (anche strade cementate) e più di 1.300 metri di dislivello (salita durissima: pendenza massima 23%).
Dall’estate 2020 in cima al passo è stata realizzata una piccola struttura ad uso dei ciclisti, con spogliatoio, servizi e punto di ricarica e-bike.
Passo dello Spluga
Una delle salite classiche della Valchiavenna del ciclismo su strada è quella che parte da Chiavenna e arriva al Passo Spluga che segna il confine con la Svizzera.
Lasciato il cuore della cittadina si inizia a salire affrontando un primo tratto in pendenza all’altezza del nucleo di Bette.
Si prosegue affiancando il Torrente Liro attraversando gli abitati di San Giacomo Filippo, Gallivaggio con il Santuario dedicato all’apparizione, Lirone e Cimaganda.
Dopo la piana di Campodolcino e i dieci tornati di Pianazzo, si incontra il bivio che a destra conduce alla rinomata stazione turistica di Madesimo, mentre a sinistra iniziano i tornanti e le gallerie degli Andossi da dove si gode del panorama su tutta l’alta Vallespluga. Si giunge poi al lago artificiale di Montespluga, al paesino omonimo e agli ultimi ripidi tornanti che salgono fino al Passo (2.115 m).
Passo San Marco
Il passo collega la Valtellina alla Val Brembana in provincia di Bergamo. È un valico d’importanza storica che collegava la Repubblica di Venezia ai paesi di lingua tedesca. Nel 1590 ebbe inizio la costruzione della nuova strada detta “Priula” dal nome del podestà di Bergamo Alvise Priuli. Ancora oggi, a fianco della nuova strada asfaltata, corre l’antico percorso con tratti di acciottolato. Per bikers esperti e in possesso di mtb full-biammortizzata è possibile tornare dal passo a Morbegno seguendo il ripido e vecchio tracciato.

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Centro storico di Bormio

Bormio, Lombardia

Grazie alla sua posizione centrale lungo le rotte commerciali del Nord e del Sud Europa, Bormio godette a lungo di forte autonomia e ricchezza che si rispecchia ancora oggi nel suo centro storico.

Passeggiando tra i vicoli e le viuzze del centro storico, un gioiellino dove resti medievali si mischiano a quelli del XIV-XVI secolo, epoca d’oro del contado, potete incontrare numerosi edifici civili e quelli religiosi e il simbolo del paese, il Kuerc.

Immergetevi nell’atmosfera di quella che fu, per settecento anni, una democrazia nel cuore delle Alpi, in cui la modernità ha fatto solo capolinea lasciando intatti scorci e panorami.

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Val di Rezzalo

Sondalo, Lombardia

Posta sulla sinistra orografica del fiume Adda, la Valle di Rezzalo si sviluppa per circa 13 chilometri partendo dall’abitato di Fumero (1465 m) e seguendo il percorso del torrente Rezzalasco fino al Passo dell’Alpe. Il sentiero è costituito da una strada militare che si snoda inizialmente nei densi boschi di Abete rosso che coprono il versante destro mentre sul sinistro notiamo le ripide valli colonizzate da Ontano verde che sovrastano ampi conoidi ricoperti di prati da sfalcio.
La Valle di Rezzalo è giustamente nota, oltre che per il suo interesse naturalistico, per i numerosi insediamenti rurali, costituiti da nuclei di baite, ancora oggi utilizzati durante la stagione estiva.

COME RAGGIUNGERE I SENTIERI:

Da Bormio si segue la S.S. 38 in direzione di Sondrio uscendo, dopo circa 15 km, a Le Prese. All’uscita si imbocca la Strada Provinciale a sinistra: dopo un’ampia rotonda, in località Le Prese si prende la strada a destra in direzione di Frontale e, su una strada a tratti stretta, di Fumero. Dopo Quest’ultima frazione si prosegue fino al termine della strada asfaltata, in località Fontanaccia, inizio dell’escursione, ove vi sono alcuni parcheggi.
Percorso: Fumero – Val di Rezzalo – Passo dell’Alpe – Ponte dell’Alpe
Tempo di percorrenza/km: ore 5 / km 13
Dislivello: 998 m
Difficoltà: T

Il percorso, lungo il quale caprioli, camosci e marmotte sono incontri frequenti per l’escursionista, ci porta in breve alla magnifica Piana dove è situato, tra boschi di larice e prati da pascolo, l’abitato di S. Bernardo.
Superata un’antica torbiera, ormai quasi completamente interrata, e costeggiata la piana, si giunge al limite superiore della vegetazione arborea. Il percorso prosegue tra cespuglieti e praterie alpine dove è ancora praticato l’allevamento sia di bovini sia di una particolare razza autoctona di capra da latte denominata “Frisa”. Giunti all’ampia sella del Passo dell’Alpe (2463 m) il panorama si apre verso la Valfurva e la Valle del Gavia.
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Eventi

Bormio FIS Ski World Cup 2020

Sportivo

Comune: Bormio

Mese di inizio: Dicembre

Durata: 2 Giorni

Visita il sito

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