Obelisco della Canna

Comune di LIPARI

  • Balneare

L’Obelisco della Canna è un faraglione colonnare ampio 1.800 metri quadrati e alto 71 metri, che si erge dal mare nei pressi dell’isola di Filicudi, nelle Eolie, in Sicilia. A breve distanza è situato lo scoglio di Montenassari, leggermente più esteso ma alto solo 14 metri. I due scogli sono stati ordinati a riserva naturale integrale, con divieto di sbarco se non per scopi scientifici, allo scopo di preservarne l’ambiente naturale.
La Canna è ciò che rimane di un antico edificio vulcanico che rappresenta l’ultima manifestazione eruttiva di Filicudi, circa 40.000 anni fa. Quando tale vulcano smise di eruttare, gli agenti atmosferici cominciarono ad eroderne le pendici, fino a farle scomparire completamente. Rimase quindi soltanto un’alta torre di magma solidificato, più resistente agli agenti atmosferici, che inizialmente stava all’interno del condotto vulcanico.
Sullo scoglio nidifica il falco della regina (Falco eleonorae), ed è inoltre presente una delle sottospecie di lucertola delle Eolie. È una specie a forte rischio di estinzione, in quanto vive, oltre che sulla Canna, in tre sole altre stazioni, l’isoletta di Strombolicchio, lo Scoglio Faraglione presso Salina e poche aree dell’isola di Vulcano.

Gli del luogo

Obelisco della Canna

Turista

Naturalistico

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  • Museo

Museo della Memoria di Santa Margherita di Belice

Santa Margherita Di Belice, Sicilia

Il Museo, realizzato all’interno della ex Chiesa Madre di Santa Margherita, è volto a ricostruire, custodire e comunicare la memoria civile della Valle del Belice nel periodo del terremoto del 15 gennaio 1968. Lo spazio espositivo ospita materiale fotografico vario, proveniente in gran parte da archivi e collezioni private, immagini audio-video, raccolte di quotidiani e riviste dell’epoca.

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  • Naturalistico - Altro

La Cascata delle Due Rocche

Corleone, Sicilia

A Corleone, nel cuore dell’entroterra della provincia di Palermo, si trova la bellissima Cascata delle due Rocche, formata dal salto del fiume San Leonardo, un affluente del fiume Belice. Alta circa 4 metri, si trova a pochi passi dal centro storico in un contesto che per le sue caratteristiche morfologiche è chiamato Canyon e sul quale si possono ammirare anche i resti di un acquedotto forse di origine medievale. il sito è stato tra i più votati della campagna “luoghi Del cuore” in Sicilia ed il secondo come luogo d’ acqua. Ai piedi della cascata trovasi un mulino ad acqua. Il periodo nel quale la cascata dà il meglio di se sono i mesi da Gennaio ad Aprile , ma anche in autunno quando piove in maniera copiosa. Attorno al Canyon vi sono sentieri, non facili da percorrere, dai quali si ha una veduta piuttosto suggestiva. Una strada collega in salita al Convento del SS Salvatore, altro luogo suggestivo da visitare. Un unicum naturalistico e architettonico degno di una gita .

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  • Sito Archeologico

Parco Archeologico di Segesta

Calatafimi-segesta, Sicilia

Segesta fu una delle principali città degli Elimi,un popolo di cultura e tradizione peninsulare che,secondo la tradizione antica, proveniva da Troia.La città, fortemente ellenizzata per aspetto e cultura, raggiunse n ruolo di primo piano tra i centri siciliani e nel bacino del Mediterraneo, fino al punto di poter coinvolgere nella sua secolare ostilità con Selinunte anche Atene e Cartagine. Dopo la distruzione di Selinunte nel 409 a.C. ad opera dei Cartaginesi, Segesta visse con alterne fortune il periodo successivo, fino ad essere conquistata e distrutta da Agatocle di Siracusa (nel 307 a.C.), il quale le impose il nome di Diceòpoli, città della giustizia. In seguito, ripreso il suo nome, passò nel corso della prima guerra punica (264-241 a.C.) ai Romani che, in virtù della leggendaria comune origine troiana, la esentarono da tributi, la dotarono di un vasto territorio e le permisero una nuova fase di prosperità. Tra il II e I sec. a.C. Segesta venne totalmente ripianificata sul modello delle grandi città microasiatiche, assumendo un aspetto fortemente scenografico. Recenti indagini hanno rivelato una fase tardo-antica, un esteso
villaggio di età musulmana, seguito da un insediamento normanno-svevo, dominato da un castello alla
sommità del Monte Barbaro. Segesta è famosa per i suoi due monumenti principali: il tempio dorico e il teatro.

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  • Affari

Ceramiche di Santo Stefano di Camastra

Santo Stefano Di Camastra, Sicilia

Santo Stefano di Camastra è un paese che si trova sulla strada provinciale che costeggia il mare. Il paese si è sviluppato intorno alla produzione artigianale di ceramica siciliana, di cui oggi è il maggiore produttore dell’isola. Lungo la strada troverete numerosi negozi con annessa fabbrica che espongono i variopinti manufatti

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  • Tradizione

Festa di Sant’Agata

Catania, Sicilia

La festa di sant’Agata è la più importante festa religiosa della città di Catania. Si celebra in onore della santa patrona della città, ed è una tra le feste religiose cattoliche più seguite, proprio per il numero di persone che coinvolge e attira. Si svolge tutti gli anni dal 3 al 5 febbraio, il 12 febbraio. La ricorrenza di febbraio è legata al martirio della santa catanese, mentre la data di agosto ricorda il ritorno a Catania delle sue spoglie, dopo che queste erano state trafugate e portate a Costantinopoli dal generale bizantino Giorgio Maniace quale bottino di guerra e dove rimasero per 86 anni. Dal 3 al 5 febbraio giungono a Catania più di un milione tra fedeli e turisti.

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  • Borgo

Punta Secca

Santa Croce Camerina, Sicilia

Piccolo borgo marinaro, frazione di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa, in Sicilia. La gente del posto la chiama “a sicca” (la secca) probabilmente per la presenza di una piccola formazione di scogli di fronte alla spiaggia di levante, appunto una “secca”. Ed è proprio qui, dinnanzi al mare, che si trova la villetta del commissario Montalbano, protagonista delle fortunata fiction Rai trasmessa in 65 Paesi del mondo.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Fortificazioni Greche di Capo Soprano (Mura Timoleontee)

Gela, Sicilia

Le fortificazioni greche di Gela, meglio conosciute come Mura timoleontee di Caposoprano, costituiscono un’importantissima testimonianza archeologica del sistema difensivo che cingeva la collina sulla quale sorgeva l’antica città greca di Gela, fondata da coloni di Rodi e Creta nel 689 e definitivamente distrutta nel 282 a.C Le mura si trovano all’interno di un grande parco posto tra la città moderna e la costa, in località Caposoprano.

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  • Riserva

Riserva Naturale Biviere di Gela

Gela, Sicilia

L’area su cui sorge la riserva era, fino al Cinquecento, un ambiente salmastro paludoso. All’inizio del Seicento il Duca Giovanni di Aragona la trasformò in un lago di acqua dolce collegandolo con un canale sotterraneo al fiume Dirillo. Fino alla metà del Novecento il lago era una Riserva di caccia e pesca. Nel 1991 è stata dichiarata zona umida di importanza internazionale riconosciuta dalla Convenzione di Ramsar.

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  • Riserva

Riserva Naturale Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale

Caltanissetta, Sicilia

La riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale è un’area naturale protetta situata nei comuni di Caltanissetta, Enna e Pietraperzia ed è stata istituita nel 1999.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Castello Chiaramontano

Favara, Sicilia

Il Castello di Favara venne eretto per volontà di Federico II di Svevia nel 1239 come residenza di caccia. Nel 1311 il maniero passò a Giovanni Chiaramonte e ai suoi eredi sino al 1398, quando il castello diventò proprietà dei Perapertusa. Nel 1488 Guglielmo Perapertusa effettuò il primo restauro, per il successivo si dovrà attendere il 1964, anno in cui iniziarono i lavori per trasformarlo in sede del Consiglio Comunale di Favara. Negli anni seguenti, tra interruzioni, sospensioni, e ripresa dei lavori, l’opera di restauro venne completata magistralmente dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento, che ha restituito al castello l’antico fascino di un tempo.
Di pianta quadrata, con un cortile interno, il castello è il fulcro intorno al quale tutto il centro abitato di Favara si è sviluppato. I locali al piano terra, un tempo adibiti a scuderie e magazzini, si aprono sul cortile. Il primo piano è composto da sette stanze, servite da un corridoio che le mette in comunicazione tra di loro.

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  • Montano

Monte Guastanella

Santa Elisabetta, Sicilia

Il monte, che ha una prominenza di circa 250 metri sui rilievi circostanti, è formato da scisto gessoso, bianco e vetroso, una roccia ruvida e dura, ma friabile e semplice da scavare. Su di esso si trova un sito archeologico comprendente una necropoli e conservando altresì i resti di un castello arabo. Il castello arabo di Guastanella fu usato dai musulmani come luogo di deportazione, qui fu imprigionato per tre volte in periodi successivi il vescovo di Agrigento Ursone.

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  • Museo

Museo degli Archi di Pasqua

San Biagio Platani, Sicilia

Il Museo degli Archi di Pasqua è una struttura di circa 500 mq destinata alla valorizzazione degli Archi di Pasqua. All’interno 8 sale espositive, una sala per la proiezione in 3D degli Archi di Pasqua e una sala laboratorio. Nato con lo scopo di preservare i pezzi di ogni edizione degli Archi, il museo arricchisce la visita sotto il punto di vista storico e culturale, rendendo partecipe il visitatore della storia degli Archi, della tradizione, e della passione che le confraternite mettono nel realizzare tale manifestazione.

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Eventi

Mostra al Museo Civico delle Meraviglie

Culturale

Comune: Castelbuono

Mese di inizio: Novembre

Durata: 5 Giorni

Mostra al Museo Civico delle Meraviglie

Culturale

Comune: Castelbuono

Mese di inizio: Novembre

Durata: 5 Giorni

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