Palazzo Zacco – Museo del Tempo Contadino e Civica Raccolta Carmelo Cappello

Comune di RAGUSA

  • Eccellenza Urbana / Centro Storico

Il Palazzo Zacco è una delle dimore gentilizie più belle e interessanti di Ragusa, sia per la posizione, ad angolo tra via S. Vito, poco prima del ponte, e corso V.Veneto, sia per la magnificenza dello stile architettonico tardo barocco. Costruito nella seconda metà del 1700 dal Barone Melfi di S. Antonio, fu acquistato dalla famiglia Zacco, da cui prese l’attuale nome, verso la fine del 1800. Degli antichi proprietari rimane lo stemma gentilizio posto sullo spigolo dell’edificio, sostenuto da putti. Il palazzo si presenta con due prospetti simmetrici, in ognuno dei quali si affacciano tre balconi sorretti da mensole scolpite nel classico stile barocco dove sono raffigurati mascheroni grotteschi e figure antropomorfe. Il portone dell’ingresso principale, che si trova sul prospetto di Via S. Vito, è fiancheggiato da due colonne con capitelli corinzi che sostengono il ripiano del balcone centrale a linea spezzata con una decoratissima inferriata recante dei fioroni in ferro “appena sbocciati”. Sulla facciata che dà sul Corso Vittorio Veneto, è caratteristico il balcone centrale sorretto da cinque mensoloni: quello centrale presenta una prosperosa sirena, i quattro mensoloni laterali presentano invece dei musici con trombette e fischietti. Il finestrone è caratterizzato da ricche sculture laterali e da una statuetta rappresentante S. Michele Arcangelo posta al centro del timpano spezzato. Il prezioso immobile, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, ospita il “Museo del Tempo Contadino”, che custodisce come uno scrigno i tesori della storia e della cultura contadina. In mostra sono esposti diversi attrezzi ed utensili delle antiche tradizioni contadine utilizzati per l’aratura e la semina, la preparazione del pane, della ricotta e dei formaggi, con un occhio rivolto anche ai lavori affidati alle sapienti mani delle donne che confezionavano preziosi sfilati e merletti per ingentilire ed arredare le case di campagna. Il palazzo è anche sede della “Raccolta Civica Carmelo Cappello” composta da 15 sculture e 20 opere grafiche dell’artista ragusano.

Gli del luogo

Palazzo Zacco – Museo del Tempo Contadino e Civica Raccolta Carmelo Cappello

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  • Museo

MUCEB – Museo della Ceramica di Burgio

Burgio, Sicilia

L’istituzione del MUCEB trae origine dalla volontà di salvaguardare e valorizzare una feconda attività svolta da maestranze locali e territoriali, che nel corso dei secoli si sono alternate nel rendere sempre più preziosa e apprezzata la produzione della maiolica di questo luogo.
Tutto questo grazie al lavoro ed alle ricerche effettuate negli ultimi anni, attraverso una peculiare ricerca nel campo degli antichi mestieri, nell’indagine del quartiere dei Figuli, delle antiche botteghe, delle macchine e delle fornaci per la lavorazione e la preparazione della materia. Lavoro arduo, condotto nel corso del tempo con passione e consapevolezza, costituito da intrecci, relazioni e contatti con i detentori di un’antica sapienza lavorativa da preservare e tutelare dai rischi dell’oblio.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Torre di Monterosso

Realmonte, Sicilia

Costruzione tipica del Camilliani, a base quadrata di mt 12,10 x 12,30 e scarpata fino al primo livello fino a quota 5,60.

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  • Borgo

Sambuca di Sicilia

Sambuca Di Sicilia, Sicilia

A 40 km, il Cretto di Alberto Burri a Gibellina è una delle più importanti opere di land art del Novecento. Per restare a Sambuca, il Monte Genuardo e la Riserva naturale orientata (1180 m. s.l.m.) comprendente la zona di Santa Maria del Bosco e il Bosco del Pomo con l’insediamento di Adranon, sono meta di passeggiate e trekking. A oriente di Monte Genuardo corre la valle segnata dai castelli arabi, che controllavano la via dei commerci dal porto di Sciacca sino a Palermo. La rocca di Zabut era il guardiano della valle. Il lago Arancio è un bacino artificiale, alle cui spalle partono alcuni itinerari di trekking, come quello lungo la gola della Tardara che conduce a Sciacca. Meritano una visita la torre di Pandolfina di metà Quattrocento, che si erge a difesa della masseria, la torre di Cellaro (XI secolo) sulle sponde del lago Arancio e, poco distante, i resti del fortino arabo di Mazzallakkar. Dal lago, attraverso la strada statale 188, si raggiungono le cave di Misilbes, “fantastiche e irreali – scrive nel 1960 Leonardo Sciascia – scavate nel fianco delle collina come templi egiziani”. A nord dell’abitato si trova la chiesa di Santa Maria di Adragna, nota come “Bammina”, tra i luoghi di culto più antichi del territorio. Sembra avere origine dal primitivo luogo di culto annesso al casale di Adragna. Infine, si può visitare il sito archeologico di Monte Adranone..

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  • Museo

Museo della Memoria di Santa Margherita di Belice

Santa Margherita Di Belice, Sicilia

Il Museo, realizzato all’interno della ex Chiesa Madre di Santa Margherita, è volto a ricostruire, custodire e comunicare la memoria civile della Valle del Belice nel periodo del terremoto del 15 gennaio 1968. Lo spazio espositivo ospita materiale fotografico vario, proveniente in gran parte da archivi e collezioni private, immagini audio-video, raccolte di quotidiani e riviste dell’epoca.

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  • Naturalistico - Altro

La Cascata delle Due Rocche

Corleone, Sicilia

A Corleone, nel cuore dell’entroterra della provincia di Palermo, si trova la bellissima Cascata delle due Rocche, formata dal salto del fiume San Leonardo, un affluente del fiume Belice. Alta circa 4 metri, si trova a pochi passi dal centro storico in un contesto che per le sue caratteristiche morfologiche è chiamato Canyon e sul quale si possono ammirare anche i resti di un acquedotto forse di origine medievale. il sito è stato tra i più votati della campagna “luoghi Del cuore” in Sicilia ed il secondo come luogo d’ acqua. Ai piedi della cascata trovasi un mulino ad acqua. Il periodo nel quale la cascata dà il meglio di se sono i mesi da Gennaio ad Aprile , ma anche in autunno quando piove in maniera copiosa. Attorno al Canyon vi sono sentieri, non facili da percorrere, dai quali si ha una veduta piuttosto suggestiva. Una strada collega in salita al Convento del SS Salvatore, altro luogo suggestivo da visitare. Un unicum naturalistico e architettonico degno di una gita .

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  • Sito Archeologico

Parco Archeologico di Segesta

Calatafimi-segesta, Sicilia

Segesta fu una delle principali città degli Elimi,un popolo di cultura e tradizione peninsulare che,secondo la tradizione antica, proveniva da Troia.La città, fortemente ellenizzata per aspetto e cultura, raggiunse n ruolo di primo piano tra i centri siciliani e nel bacino del Mediterraneo, fino al punto di poter coinvolgere nella sua secolare ostilità con Selinunte anche Atene e Cartagine. Dopo la distruzione di Selinunte nel 409 a.C. ad opera dei Cartaginesi, Segesta visse con alterne fortune il periodo successivo, fino ad essere conquistata e distrutta da Agatocle di Siracusa (nel 307 a.C.), il quale le impose il nome di Diceòpoli, città della giustizia. In seguito, ripreso il suo nome, passò nel corso della prima guerra punica (264-241 a.C.) ai Romani che, in virtù della leggendaria comune origine troiana, la esentarono da tributi, la dotarono di un vasto territorio e le permisero una nuova fase di prosperità. Tra il II e I sec. a.C. Segesta venne totalmente ripianificata sul modello delle grandi città microasiatiche, assumendo un aspetto fortemente scenografico. Recenti indagini hanno rivelato una fase tardo-antica, un esteso
villaggio di età musulmana, seguito da un insediamento normanno-svevo, dominato da un castello alla
sommità del Monte Barbaro. Segesta è famosa per i suoi due monumenti principali: il tempio dorico e il teatro.

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  • Affari

Ceramiche di Santo Stefano di Camastra

Santo Stefano Di Camastra, Sicilia

Santo Stefano di Camastra è un paese che si trova sulla strada provinciale che costeggia il mare. Il paese si è sviluppato intorno alla produzione artigianale di ceramica siciliana, di cui oggi è il maggiore produttore dell’isola. Lungo la strada troverete numerosi negozi con annessa fabbrica che espongono i variopinti manufatti

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  • Tradizione

Festa di Sant’Agata

Catania, Sicilia

La festa di sant’Agata è la più importante festa religiosa della città di Catania. Si celebra in onore della santa patrona della città, ed è una tra le feste religiose cattoliche più seguite, proprio per il numero di persone che coinvolge e attira. Si svolge tutti gli anni dal 3 al 5 febbraio, il 12 febbraio. La ricorrenza di febbraio è legata al martirio della santa catanese, mentre la data di agosto ricorda il ritorno a Catania delle sue spoglie, dopo che queste erano state trafugate e portate a Costantinopoli dal generale bizantino Giorgio Maniace quale bottino di guerra e dove rimasero per 86 anni. Dal 3 al 5 febbraio giungono a Catania più di un milione tra fedeli e turisti.

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  • Borgo

Punta Secca

Santa Croce Camerina, Sicilia

Piccolo borgo marinaro, frazione di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa, in Sicilia. La gente del posto la chiama “a sicca” (la secca) probabilmente per la presenza di una piccola formazione di scogli di fronte alla spiaggia di levante, appunto una “secca”. Ed è proprio qui, dinnanzi al mare, che si trova la villetta del commissario Montalbano, protagonista delle fortunata fiction Rai trasmessa in 65 Paesi del mondo.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Fortificazioni Greche di Capo Soprano (Mura Timoleontee)

Gela, Sicilia

Le fortificazioni greche di Gela, meglio conosciute come Mura timoleontee di Caposoprano, costituiscono un’importantissima testimonianza archeologica del sistema difensivo che cingeva la collina sulla quale sorgeva l’antica città greca di Gela, fondata da coloni di Rodi e Creta nel 689 e definitivamente distrutta nel 282 a.C Le mura si trovano all’interno di un grande parco posto tra la città moderna e la costa, in località Caposoprano.

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  • Riserva

Riserva Naturale Biviere di Gela

Gela, Sicilia

L’area su cui sorge la riserva era, fino al Cinquecento, un ambiente salmastro paludoso. All’inizio del Seicento il Duca Giovanni di Aragona la trasformò in un lago di acqua dolce collegandolo con un canale sotterraneo al fiume Dirillo. Fino alla metà del Novecento il lago era una Riserva di caccia e pesca. Nel 1991 è stata dichiarata zona umida di importanza internazionale riconosciuta dalla Convenzione di Ramsar.

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  • Riserva

Riserva Naturale Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale

Caltanissetta, Sicilia

La riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale è un’area naturale protetta situata nei comuni di Caltanissetta, Enna e Pietraperzia ed è stata istituita nel 1999.

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Eventi

Mostra al Museo Civico delle Meraviglie

Culturale

Comune: Castelbuono

Mese di inizio: Novembre

Durata: 5 Giorni

Mostra al Museo Civico delle Meraviglie

Culturale

Comune: Castelbuono

Mese di inizio: Novembre

Durata: 5 Giorni

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