Sito Archeologico di Morgantina

Comune di AIDONE

  • Sito Archeologico

Al centro della Sicilia, nel comune di Aidone, in provincia di Enna, si trova il sito archeologico di Morgantina. La città, d’origine sicula e greca, raggiunse il suo massimo splendore dalla metà del V alla fine del I secolo a.C. Tuttavia, mantenne la sua importanza anche nel successivo periodo romano. La sua parabola storica copre circa un millennio, dalla preistoria fino all’epoca imperiale romana. L’area archeologica di Morgantina, molto vasta, copre circa venti ettari di terreno. I primi ritrovamenti nell’area di Morgantina risalgono all’ Ottocento. Anche il grande archeologo Paolo Orsi lavorò sulla zona. In realtà la prima attribuzione dei resti fu alla città di Herbita. Solo rinvenimenti successivi hanno portato il riferimento, da parte degli studiosi, alla Polis di Morgantina. Sul sito archeologico è stata recintata dalla Soprintendenza un’area dell’antico abitato, che i turisti possono visitare. Tra i grossi edifici pubblici scoperti, che si sviluppano, per lo più, intorno alla piazza dell’ Agorà, si individuano: la “stoà settentrionale” (il ginnasio), la “stoà orientale” e quella “occidentale”; il doppio “Santuario dell’A gorà”; il pritaneo, l’ekklesiasterion, il teatro (o koilon); e gli edifici di utilità pubblica, come il granaio pubblico, la “Grande Fornace” e il Macellum (macello) d’epoca romana.
Numerosissime e molto belle sono le abitazioni private, ricche di mosaici e particolari. Tra queste possiamo annotare: la case “del Capitello dorico”, del “Mosaico di Ganimede”, della “Cisterna ad arco”, delle “Ante fisse”, dei “Capitelli tuscanici”, del “Magistrato”, la “Casa Fontana” e la “Casa sud-est”.

Gli del luogo

Sito Archeologico di Morgantina

Turista

culturale

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  • Borgo

Punta Secca

Santa Croce Camerina, Sicilia

Piccolo borgo marinaro, frazione di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa, in Sicilia. La gente del posto la chiama “a sicca” (la secca) probabilmente per la presenza di una piccola formazione di scogli di fronte alla spiaggia di levante, appunto una “secca”. Ed è proprio qui, dinnanzi al mare, che si trova la villetta del commissario Montalbano, protagonista delle fortunata fiction Rai trasmessa in 65 Paesi del mondo.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Fortificazioni Greche di Capo Soprano (Mura Timoleontee)

Gela, Sicilia

Le fortificazioni greche di Gela, meglio conosciute come Mura timoleontee di Caposoprano, costituiscono un’importantissima testimonianza archeologica del sistema difensivo che cingeva la collina sulla quale sorgeva l’antica città greca di Gela, fondata da coloni di Rodi e Creta nel 689 e definitivamente distrutta nel 282 a.C Le mura si trovano all’interno di un grande parco posto tra la città moderna e la costa, in località Caposoprano.

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  • Riserva

Riserva Naturale Biviere di Gela

Gela, Sicilia

L’area su cui sorge la riserva era, fino al Cinquecento, un ambiente salmastro paludoso. All’inizio del Seicento il Duca Giovanni di Aragona la trasformò in un lago di acqua dolce collegandolo con un canale sotterraneo al fiume Dirillo. Fino alla metà del Novecento il lago era una Riserva di caccia e pesca. Nel 1991 è stata dichiarata zona umida di importanza internazionale riconosciuta dalla Convenzione di Ramsar.

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  • Riserva

Riserva Naturale Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale

Caltanissetta, Sicilia

La riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale è un’area naturale protetta situata nei comuni di Caltanissetta, Enna e Pietraperzia ed è stata istituita nel 1999.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Castello Chiaramontano

Favara, Sicilia

Il Castello di Favara venne eretto per volontà di Federico II di Svevia nel 1239 come residenza di caccia. Nel 1311 il maniero passò a Giovanni Chiaramonte e ai suoi eredi sino al 1398, quando il castello diventò proprietà dei Perapertusa. Nel 1488 Guglielmo Perapertusa effettuò il primo restauro, per il successivo si dovrà attendere il 1964, anno in cui iniziarono i lavori per trasformarlo in sede del Consiglio Comunale di Favara. Negli anni seguenti, tra interruzioni, sospensioni, e ripresa dei lavori, l’opera di restauro venne completata magistralmente dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento, che ha restituito al castello l’antico fascino di un tempo.
Di pianta quadrata, con un cortile interno, il castello è il fulcro intorno al quale tutto il centro abitato di Favara si è sviluppato. I locali al piano terra, un tempo adibiti a scuderie e magazzini, si aprono sul cortile. Il primo piano è composto da sette stanze, servite da un corridoio che le mette in comunicazione tra di loro.

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  • Montano

Monte Guastanella

Santa Elisabetta, Sicilia

Il monte, che ha una prominenza di circa 250 metri sui rilievi circostanti, è formato da scisto gessoso, bianco e vetroso, una roccia ruvida e dura, ma friabile e semplice da scavare. Su di esso si trova un sito archeologico comprendente una necropoli e conservando altresì i resti di un castello arabo. Il castello arabo di Guastanella fu usato dai musulmani come luogo di deportazione, qui fu imprigionato per tre volte in periodi successivi il vescovo di Agrigento Ursone.

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  • Museo

Museo degli Archi di Pasqua

San Biagio Platani, Sicilia

Il Museo degli Archi di Pasqua è una struttura di circa 500 mq destinata alla valorizzazione degli Archi di Pasqua. All’interno 8 sale espositive, una sala per la proiezione in 3D degli Archi di Pasqua e una sala laboratorio. Nato con lo scopo di preservare i pezzi di ogni edizione degli Archi, il museo arricchisce la visita sotto il punto di vista storico e culturale, rendendo partecipe il visitatore della storia degli Archi, della tradizione, e della passione che le confraternite mettono nel realizzare tale manifestazione.

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  • Museo

MUCEB – Museo della Ceramica di Burgio

Burgio, Sicilia

L’istituzione del MUCEB trae origine dalla volontà di salvaguardare e valorizzare una feconda attività svolta da maestranze locali e territoriali, che nel corso dei secoli si sono alternate nel rendere sempre più preziosa e apprezzata la produzione della maiolica di questo luogo.
Tutto questo grazie al lavoro ed alle ricerche effettuate negli ultimi anni, attraverso una peculiare ricerca nel campo degli antichi mestieri, nell’indagine del quartiere dei Figuli, delle antiche botteghe, delle macchine e delle fornaci per la lavorazione e la preparazione della materia. Lavoro arduo, condotto nel corso del tempo con passione e consapevolezza, costituito da intrecci, relazioni e contatti con i detentori di un’antica sapienza lavorativa da preservare e tutelare dai rischi dell’oblio.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Torre di Monterosso

Realmonte, Sicilia

Costruzione tipica del Camilliani, a base quadrata di mt 12,10 x 12,30 e scarpata fino al primo livello fino a quota 5,60.

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  • Borgo

Sambuca di Sicilia

Sambuca Di Sicilia, Sicilia

A 40 km, il Cretto di Alberto Burri a Gibellina è una delle più importanti opere di land art del Novecento. Per restare a Sambuca, il Monte Genuardo e la Riserva naturale orientata (1180 m. s.l.m.) comprendente la zona di Santa Maria del Bosco e il Bosco del Pomo con l’insediamento di Adranon, sono meta di passeggiate e trekking. A oriente di Monte Genuardo corre la valle segnata dai castelli arabi, che controllavano la via dei commerci dal porto di Sciacca sino a Palermo. La rocca di Zabut era il guardiano della valle. Il lago Arancio è un bacino artificiale, alle cui spalle partono alcuni itinerari di trekking, come quello lungo la gola della Tardara che conduce a Sciacca. Meritano una visita la torre di Pandolfina di metà Quattrocento, che si erge a difesa della masseria, la torre di Cellaro (XI secolo) sulle sponde del lago Arancio e, poco distante, i resti del fortino arabo di Mazzallakkar. Dal lago, attraverso la strada statale 188, si raggiungono le cave di Misilbes, “fantastiche e irreali – scrive nel 1960 Leonardo Sciascia – scavate nel fianco delle collina come templi egiziani”. A nord dell’abitato si trova la chiesa di Santa Maria di Adragna, nota come “Bammina”, tra i luoghi di culto più antichi del territorio. Sembra avere origine dal primitivo luogo di culto annesso al casale di Adragna. Infine, si può visitare il sito archeologico di Monte Adranone..

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  • Museo

Museo della Memoria di Santa Margherita di Belice

Santa Margherita Di Belice, Sicilia

Il Museo, realizzato all’interno della ex Chiesa Madre di Santa Margherita, è volto a ricostruire, custodire e comunicare la memoria civile della Valle del Belice nel periodo del terremoto del 15 gennaio 1968. Lo spazio espositivo ospita materiale fotografico vario, proveniente in gran parte da archivi e collezioni private, immagini audio-video, raccolte di quotidiani e riviste dell’epoca.

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  • Naturalistico - Altro

La Cascata delle Due Rocche

Corleone, Sicilia

A Corleone, nel cuore dell’entroterra della provincia di Palermo, si trova la bellissima Cascata delle due Rocche, formata dal salto del fiume San Leonardo, un affluente del fiume Belice. Alta circa 4 metri, si trova a pochi passi dal centro storico in un contesto che per le sue caratteristiche morfologiche è chiamato Canyon e sul quale si possono ammirare anche i resti di un acquedotto forse di origine medievale. il sito è stato tra i più votati della campagna “luoghi Del cuore” in Sicilia ed il secondo come luogo d’ acqua. Ai piedi della cascata trovasi un mulino ad acqua. Il periodo nel quale la cascata dà il meglio di se sono i mesi da Gennaio ad Aprile , ma anche in autunno quando piove in maniera copiosa. Attorno al Canyon vi sono sentieri, non facili da percorrere, dai quali si ha una veduta piuttosto suggestiva. Una strada collega in salita al Convento del SS Salvatore, altro luogo suggestivo da visitare. Un unicum naturalistico e architettonico degno di una gita .

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Eventi

Mostra al Museo Civico delle Meraviglie

Culturale

Comune: Castelbuono

Mese di inizio: Novembre

Durata: 5 Giorni

Mostra al Museo Civico delle Meraviglie

Culturale

Comune: Castelbuono

Mese di inizio: Novembre

Durata: 5 Giorni

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