Le attività del turista culturale
cultura materiale (città d'arte, siti archeologici, musei)
Contemporanea ma attaccata alle tradizioni, vivace ma allo stesso tempo pacata. Da perfetta città di confine, Gorizia è una città ricca di contrasti, che si colgono anche in una breve passeggiata lungo le strade del centro. Piazza Cavour ne è il cuore, perché qui si concentrano le tipiche case a portici, la Vecchia Casa del Comune a loggette, il pozzo veneziano e il Duomo, ossia la Cattedrale dei Santi Patroni Ilario e Tarziano, eretta nel XIII secolo ma quasi completamente ricostruita dopo la Grande Guerra. Qui, oltre a un bel pulpito in marmo e a una serie di pale d’altare, si conserva il cosiddetto Tesoro, con oggetti preziosi e reliquie appartenenti un tempo alla Basilica di Aquileia.
Risale invece al XV secolo il vicino Palazzo Lantieri, con cortile a logge e Torre, residenza nobiliare trasformata in dimora di charme dedita all’accoglienza, ideale per un pubblico che sa apprezzare l’autenticità di quanto da generazioni viene custodito con amore. Si respira la stessa atmosfera lungo Via Rastello, una delle più antiche e caratteristiche della città, fra vecchie case a portici che conducono fino a Piazza della Vittoria, ai piedi del castello. Perfettamente conservato e sede del Museo del Medioevo Goriziano, il castello è considerato una vera e propria meravigliosa architettonica in cui si possono ripercorrere quasi ottocento anni di storia. Fa rivivere i fasti del periodo barocco la maestosa Chiesa di Sant’Ignazio, con un sontuoso Altare Maggiore e il grande affresco della Gloria di Sant’Ignazio, opera del gesuita Padre Taucher.
Superata la Piazza Arcivescovado, riprende la sfilata degli edifici storici, a partire proprio da quello dell’Arcivescovado, mentre su Piazza De Amicis affaccia Palazzo Attems, disegnato dall’architetto Niccolò Picassi, autore anche della Fontana del Nettuno, sede del Museo della Guerra o della Redenzione. Dalla parte opposta prende il via Corso Italia, che porta fino al Parco della Rimembranza, al cui interno sorge il Monumento ai Caduti Goriziani. Si tratta di una colonna eretta su un cumulo di rovine, unico elemento rimasto in piedi di un bel tempietto distrutto nel 1944 durante l’occupazione tedesca. Non lontano è il Cimitero degli Eroi con la Chiesa dei Cappuccini e la statua di San Francesco.
Busti di poeti e letterati come Pietro Zorutti e Carlo Favetti adornano invece i viali dei Giardini Pubblici, in Piazza Vittoria. Mosaici, affreschi, statue e un’alta torre quadrata identificano poi il moderno Palazzo delle Poste e Telegrafi, in Via Verdi, in fondo a cui si trovano l’Ossario di Oslavia e il Colle del Calvario, belvedere naturale sulla città.
Le attività del turista Enogastronomico
Enogastronomia
Collio, Isonzo e Carso richiamano subito alla mente tre vini Doc tra i più pregiati d’Italia, simbolo della valenza enogastronomica di Gorizia e provincia, dove la cucina è espressione armoniosa di tre diverse culture: friulana, slovena e austriaca. Da Gorizia a Cormòns, da Gradisca d’Isonzo a Grado si producono vini dalla qualità sopraffina che nascono da una tradizione antica. Sauvignon, Pinot Grigio, Merlot, Cabernet, Tocai e la raffinata Ribolla Gialla, un tempo apprezzati nelle corti di tutta Europa e oggi presenti sulle tavole di tutto il mondo.
Tra i piatti tipici di Gorizia troviamo il musetto e brovada, accompagnato da rape bianche grattugiate, la zuppa di orzo e fagioli “uardi e fasui”, gli gnocchi di patate con le prugne secche, il tipico gulasch e le frittate alle erbe e piatti di selvaggina locale. Tra i dolci tipici lo strudel, la putizza goriziana e il miele di Gorizia.
Il mercato coperto di Corso Verdi – Via Boccaccio è una meta ben nota ai gourmand in visita a Gorizia, che qui potranno trovare prodotti di grande qualità, come il radicchio nelle sue due varietà: il Canarino e la Rosa di Gorizia, il primo con sfumature di colore giallo canarino e sapore dolce e delicato, il secondo di colore rosso intenso e variegature rosa, e un sapore intenso tendente all’amarognolo.
Le attività del turista Naturalistico
cammini
Fare turismo nella zona del Collio goriziano significa avere a disposizione luoghi di grande valenza naturalistica, culturale, storica ed enogastronomica, e se c’è un elemento che accomuna i sentieri a tema da queste parti è la presenza dei vigneti: ne è un esempio il Sentiero delle Vigne Alte, che collega il Castello di Spessa e la località Subida, un vero e proprio gioiello naturalistico ricco di punti panoramici, frutteti e manieri. Oltre a quello di Spessa, di origini romane e oggi relais con Spa e campo da golf, ci sono il Castello di San Floriano, il Castello del Monte Quarin di Cormons e Villa Russiz il cui parco è censito nell’Elenco dei parchi e giardini storici del Friuli Venezia Giulia.
Cormons e San Floriano del Collio sono due delle perle preziose di cui è disseminato il territorio del Collio, che trova i suoi luoghi di spiritualità nella Chiesetta della Subida e del Preval, la sua oasi di verde nel Bosco di Plessiva e di relax nella Piana del Preval, attraversata da una rete di stradine, carrarecce poco frequentate e da percorsi ciclopedonali di facile accesso e da fare anche con bimbi al seguito.
L’Isonzo divide il Collio dal Carso goriziano, teatro di tante battaglie nella Grande Guerra, come rivelano ancora oggi trincee e camminamenti facilmente raggiungibili anche in bicicletta. Per rimanere in tema ci sono anche il Museo della Grande Guerra, il Cimitero Austro-Ungarico e la Stazione ferroviaria di Redipuglia, trasformata in un museo multimediale di ultima generazione.
Le attività del turista Spirituale
cammini
Fare turismo nella zona del Collio goriziano significa avere a disposizione luoghi di grande valenza naturalistica, culturale, storica ed enogastronomica, e se c’è un elemento che accomuna i sentieri a tema da queste parti è la presenza dei vigneti: ne è un esempio il Sentiero delle Vigne Alte, che collega il Castello di Spessa e la località Subida, un vero e proprio gioiello naturalistico ricco di punti panoramici, frutteti e manieri. Oltre a quello di Spessa, di origini romane e oggi relais con Spa e campo da golf, ci sono il Castello di San Floriano, il Castello del Monte Quarin di Cormons e Villa Russiz il cui parco è censito nell’Elenco dei parchi e giardini storici del Friuli Venezia Giulia.
Cormons e San Floriano del Collio sono due delle perle preziose di cui è disseminato il territorio del Collio, che trova i suoi luoghi di spiritualità nella Chiesetta della Subida e del Preval, la sua oasi di verde nel Bosco di Plessiva e di relax nella Piana del Preval, attraversata da una rete di stradine, carrarecce poco frequentate e da percorsi ciclopedonali di facile accesso e da fare anche con bimbi al seguito.
L’Isonzo divide il Collio dal Carso goriziano, teatro di tante battaglie nella Grande Guerra, come rivelano ancora oggi trincee e camminamenti facilmente raggiungibili anche in bicicletta. Per rimanere in tema ci sono anche il Museo della Grande Guerra, il Cimitero Austro-Ungarico e la Stazione ferroviaria di Redipuglia, trasformata in un museo multimediale di ultima generazione.
Le attività del turista Sportivo
cammini
Fare turismo nella zona del Collio goriziano significa avere a disposizione luoghi di grande valenza naturalistica, culturale, storica ed enogastronomica, e se c’è un elemento che accomuna i sentieri a tema da queste parti è la presenza dei vigneti: ne è un esempio il Sentiero delle Vigne Alte, che collega il Castello di Spessa e la località Subida, un vero e proprio gioiello naturalistico ricco di punti panoramici, frutteti e manieri. Oltre a quello di Spessa, di origini romane e oggi relais con Spa e campo da golf, ci sono il Castello di San Floriano, il Castello del Monte Quarin di Cormons e Villa Russiz il cui parco è censito nell’Elenco dei parchi e giardini storici del Friuli Venezia Giulia.
Cormons e San Floriano del Collio sono due delle perle preziose di cui è disseminato il territorio del Collio, che trova i suoi luoghi di spiritualità nella Chiesetta della Subida e del Preval, la sua oasi di verde nel Bosco di Plessiva e di relax nella Piana del Preval, attraversata da una rete di stradine, carrarecce poco frequentate e da percorsi ciclopedonali di facile accesso e da fare anche con bimbi al seguito.
L’Isonzo divide il Collio dal Carso goriziano, teatro di tante battaglie nella Grande Guerra, come rivelano ancora oggi trincee e camminamenti facilmente raggiungibili anche in bicicletta. Per rimanere in tema ci sono anche il Museo della Grande Guerra, il Cimitero Austro-Ungarico e la Stazione ferroviaria di Redipuglia, trasformata in un museo multimediale di ultima generazione.