Le attività del turista culturale
cultura immateriale (eventi, spettacoli dal vivo, festival)
Pordenone città dei festival e della cultura. Basta scorrere il calendario per rendersi conto che nel capoluogo friulano non c’è che l’imbarazzo della scelta in fatto di intrattenimento. A cominciare da Pordenone Legge – Festa del Libro con gli Autori, che oltre ad arricchire il panorama cittadino di eventi cadenzati nel corso di tutto l’anno, a settembre trova il suo clou nella rassegna vera e propria, con decine di incontri a tu per tu con scrittori degni di nota.
Dal 1982, gli appassionati della “settimana arte” trovano invece la loro “Mecca” nel Teatro Comunale Giuseppe Verdi per le Giornate del Cinema Muto, evento ottobrino di portata internazionale nato dalla collaborazione tra la Cineteca del Friuli di Gemona e il Cinemazero di Pordenone, dedicato a conservazione, diffusione e studio dei primi trent’anni di cinema.
Pordenone Blues Festival è invece una delle kermesse di musica blues tra le più famose in Italia, che da quasi 30 anni trasforma la città in un “club” open air per jazz session di artisti provenienti da tutto il globo.
Marzo è invece il mese di Dedica Festival, manifestazione letteraria organizzata dall’Associazione Culturale Thesis, dall’originale taglio monografico, incentrato cioè attorno a una sola personalità della cultura, con l’intento di approfondire il percorso artistico del protagonista attraverso conversazioni, libri, musica, conferenze, mostre e film ad personam.
Infine, fra maggio e giugno, dal 2009 è di scena PordenonePensa, che oggi presenta due filoni tematici: PordenonePensa in Giallo, dedicata agli amanti della cronaca nera e dei misteri, e PordenonePensa alla Scienza, con incontri per i più giovani e per gli amanti del mondo scientifico.
cultura materiale (città d'arte, siti archeologici, musei)
Per conoscere Pordenone non si può che partire dalla Contrada Maggiore, oggi Corso Vittorio Emanuele II. Qui, al centro della piazza, sorge il Palazzo Comunale, costruito fra il 1291 e il 1395 in stile gotico, riconoscibile per i caratteristici pinnacoli, la Loggia completamente in laterizio e la torre dell’orologio astronomico-lunare, sulla cui sommità furono posti due paggi in pietra battenti le ore. Ristrutturati di recente, sono stati sostituiti da due copie e gli originali collocati presso il Museo Civico d’Arte allestito dentro Palazzo Ricchieri, fra gli edifici più prestigiosi del Centro Storico. Fra le varie sezioni, di particolare rilievo quella della Scultura lignea e quella del Tesoro del San Marco, l’omonimo Duomo qui accanto, ricco di reliquiari del periodo gotico e rinascimentale.
Altro Palazzo/Museo è lo Spelladi, sede della Galleria Harry Bertoja, notevole per la sua architettura, originaria del Trecento, che fa da capofila agli altri edifici storici del centro, fra cui spiccano Palazzo Polacco-Barbarich-Scaramuzza, Palazzo Montereale Mantica, Palazzo Cattaneo, Palazzo Torossi…Facciate dipinte, sculture dei grandi Maestri dello scalpello, frutto di committenze importanti, di nobili famiglie e di ricchi commercianti.
E’ invece dedicato alla più illustre naturalista pordenonese, Silvia Zenari, il Museo Civico di Storia Naturale, fondato nel 1970 e situato nel cinquecentesco Palazzo Amalteo, poco distante dalla Contrada Maggiore. Le collezioni, originate dall’attività pluridecennale dell’Associazione intitolata alla Zenari, sono oggi la summa di numerose collezioni naturalistiche di valore locale, regionale e nazionale. Risale infine al 1991, ma ha aperto ufficialmente al pubblico solo nel 1995, il Museo Diocesano di Arte Sacra progettato dall’architetto Othmar Barth all’interno del Centro Attività Pastorali, ricco di affreschi e sinopie, dipinti su tavola e tela, vetri, sculture lignee e in pietra, argenteria e paramenti liturgici.
Lungo la Riviera del Pordenone si può poi scoprire un’altra modalità di visita della città, con la pista ciclabile che conduce a Villa Galvani circondata dal suo parco pubblico, sede della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato e del PAFF – Palazzo del Fumetto. Nel parco trova spazio anche un laghetto, sulla cui sponda si sviluppa il MIRA – Museo Itinerario della Rosa Antica, spazio en plein air dedicato alla coltura di questo splendido fiore, con numerose varietà di rose e rosai allo scopo di ricostruire la storia della specie.