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Per apprezzare Torino la si deve guardare dall’alto, con una visione un po’ aristocratica che si può concedere alla città che fu prima capitale d’Italia e motore del Risorgimento. Lo si può fare, ad esempio, dalla terrazza posta a 90 metri dal suolo che si apre alla base della cupola della Mole Antonelliana, simbolo della città dal 1863, che con il pinnacolo alto 167,5 metri è uno dei monumenti in pietra più alti d’Europa.

Dall’alto Torino offre un vero e proprio spettacolo, a partire da quell’incredibile concentrazione di storia e arte che sono il Castello, Palazzo Madama e Palazzo Reale, cuore del Regno dei Savoia e poi d’Italia, insieme alla prima sede del Senato, oggi glorioso Museo del Risorgimento, Palazzo Carignano in Via Accademia delle Scienze, alle spalle del Museo Egizio, il secondo al mondo dopo quello del Cairo.

E ancora, spiccano fra i tetti del Centro Storico la guglia del Duomo accanto alla cupola della cappella che da quattro secoli custodisce la Sacra Sindone, e sulle rive del Po la mole della Chiesa della Gran Madre, una sorta di Pantheon traslato sul Grande Fiume, e il Parco del Valentino con il Castello del Valentino, ex residenza sabauda in città, prestigiosa sede del Dipartimento di Architettura del Politecnico di Torino. La sua facciata in stile classicista, tipico del periodo barocco, lascia immaginare i fasti di un’epoca che ha lasciato alla città e al suo territorio una grande eredità.

Questo edificio, insieme a Villa della Regina, situata lungo la strada che sale verso la Basilica di Superga, e alle altre dimore sabaude dispiegate attorno a Torino, fa parte del circuito detto “Corona di Delizie”, dal 1997 tutelato come Patrimonio dell’Umanità. Un giusto riconoscimento per la Palazzina di caccia di Stupinigi, per il Castello di Rivoli e di Racconigi, per quello di Agliè, fino alla Venaria Reale e al Castello della Mandria. Torino, insomma, capitale di poli universitari, artistici, turistici, scientifici e culturali d’Italia, circondata dalla Riserva della Biosfera Collina Po, altro sito Unesco, e abbracciata dalla corona delle Alpi.

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Torino Film Festival

Torino, Piemonte

14 elementi Cosa fare e vedere

  • Arti, Saperi e Sapori

Terra Madre Salone del Gusto

Torino, Piemonte

Terra Madre Salone del Gusto è una manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito, giusto e sano, l’intento è coinvolgere per un periodo medio di cinque giorni partecipanti da tutto il mondo in un calendario di eventi, manifestazioni, conferenze e attività didattiche che si svolgono a Torino e in Piemonte.
Nel 2004 Terra Madre ha affiancato l’offerta del Salone del Gusto, nato nel 1996, trasformandolo in un momento di incontro tra migliaia di produttori, cuochi, esperti, turisti e giovani. Nel 2012 si è dato vita a un evento unico in cui le “Comunità del cibo” che raggruppano produttori selezionati, portano ogni anno a Torino l’agrobiodiversità dei cibi del mondo e si confrontano su problemi e soluzioni comuni. Nel 2016, Terra Madre Salone del Gusto per la prima volta è uscita dalla sede storica del Lingotto e si è spostata nel centro della città: il Parco del Valentino, il Borgo Medievale, il Palazzo Reale, il Teatro Carignano, il Circolo dei lettori, la sede di Eataly Torino Lingotto, le strade e le piazze del centro di Torino.
Nel 2018 si è svolta la dodicesima edizione con il tema Food for Change, con 1000 espositori da 83 Paesi e 7000 delegati della rete di Terra Madre provenienti da 150 Paesi.
L’organizzazione è a cura di Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il coinvolgimento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

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  • Festival

Il Salone Internazionale del Libro

Torino, Piemonte

Il Salone internazionale del libro di Torino è un progetto della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, realizzato per l’edizione 2018 dalla Fondazione Circolo dei lettori e dalla Fondazione per la Cultura Torino. Il Salone è un festival culturale internazionale per gli operatori professionali del libro, come vetrina professionale e commerciale, ma è anche un progetto di educational dedicato alla promozione del libro e della lettura presso i giovani lettori.
Il Salone nasce nel 1988 da un’idea di due torinesi: il libraio Angelo Pezzana e l’imprenditore Guido Accornero. Nel 1999 il Salone viene rilevato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino e prende il nome di Fiera del Libro e dal 2001 Fiera Internazionale del Libro, per poi tornare alla denominazione originaria nel 2010.
Il Direttore Editoriale dal 1998 al 2016 è stato Ernesto Ferrero, dal 2016 è Nicola Lagioia. Dai 100.000 passaggi dichiarati e 553 espositori della prima edizione nel 1988, il Salone è cresciuto fino a 144.386 visitatori e i 1.200 espositori del 2018.
Il Salone riunisce presentazioni editoriali, convegni, appuntamenti, dibattiti e spettacoli, per un confronto improntato sempre allo spirito del rispetto e del dialogo fra le culture e le idee degli altri. Ogni anno vi è un tema conduttore, attraverso cui leggere l’attualità: Il tempo delle scienze, della storia, delle religioni (2002); Il colore tra scienza, arte e letteratura (2003); Ridere è una cosa seria (2004); Il sogno (2005); L’avventura (2006); I confini (2007); Ci salverà la bellezza (2008); Io, gli altri (2009); La memoria, svelata (2010); La memoria, seme del futuro (2011); Primavera digitale (2012); la Creatività: dove osano le idee (2013), Bene in vista (2014), Le Meraviglie d’Italia (2015), Visioni (2016), Oltre il confine (2017), Un giorno, tutto questo (2018).
Il Salone si svolge nei padiglioni del Lingotto Fiere, dal 2004 la manifestazione si è estesa all’intera città di Torino con il Salone Off, il “Fuori Salone” del Libro, attraverso eventi in luoghi insoliti come strade, piazze, scuole, fabbriche dismesse, biblioteche, centri d’incontro, parchi e impianti sportivi.
Il progetto non si esaurisce nei cinque giorni del Festival, il Salone Off 365 è infatti l’estensione degli appuntamenti nel corso dell’anno, per coinvolgere tutte le figure della filiera del libro, con Portici di Carta, il Premio Mondello e altre iniziative nelle scuole nelle carceri, nelle biblioteche e dovunque ci sia passione per i libri e la letteratura.

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  • Festival

Torino Film Festival

Torino, Piemonte

Il Torino Film Festival, nato nel 1982 come Festival internazionale Cinema giovani 1982, è uno dei principali festival cinematografici italiani, dedicato soprattutto al cinema indipendente, offre cinema d’autore, cinema di genere e cinema impegnato, con l’obiettivo di fornire l’opportunità a tanti giovani registi ed attori di trovare una vetrina per far conoscere la propria arte.
Nel corso degli anni Ottanta e Novanta il Festival Cinema giovani aumentò il suo prestigio sul piano internazionale e nel 1997 si completò l’evoluzione attraverso il cambio di nome della rassegna: da Festival cinema giovani a Torino Film Festival.
Nel 2018 il Festival è giunto alla 36° edizione, confermando il Cinema Massimo, in via Giuseppe Verdi 18, come principale sede. Le altre sale che ospitano eventi e proiezioni sono il Cinema Classico, piazza Vittorio Veneto 5, e il Cinema Reposi, via XX Settembre 15.
Il Festival si suddivide in sezioni competitive tra cui, per l’edizione 2018: Torino36, riservata a opere prime, seconde o terze; Festa Mobile ; Unforgettables, ideata da Pupi Avati si collega idealmente alla mostra su cinema e musica del Museo Nazionale del Cinema; After Hours e Italiana Corti, riservato a cortometraggi italiani inediti.

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  • Patrimonio culturale Religioso

Basilica di Superga

Torino, Piemonte

La Basilica di Superga si trova sull’omonimo colle a 669 metri di altitudine ed è visibile da tutta la città, visivamente collegata e allineata, lungo l’asse della “Strada di Rivoli”, l’attuale corso Francia, con il Palazzo Reale di Torino e con il Castello di Rivoli.
La storia della basilica risale al 1706, quando la città di Torino venne invasa dall’esercito Franco-Spagnolo di Luigi XIV e le milizie piemontesi, insieme alle truppe alleate austriache, si trovarono in difficoltà. Il duca di Savoia Vittorio Amedeo II e il Principe Eugenio di Savoia Soisson, che guidavano l’esercito locale, salirono sul colle di Superga per osservare dall’alto la battaglia, qui Vittorio Amedeo giurò che, in caso di vittoria avrebbe edificato un monumento alla Madonna. La progettazione venne affidata da Filippo Juvarra, l’edificazione della basilica inizio il 20 luglio 1717 e si protrasse per quattordici anni, sino all’inaugurazione nel 1731.
Le dimensione della chiesa barocca sono imponenti ed è caratterizzata da una slanciata cupola ottagonale alta 65 metri (75 se si considera la croce sulla lanterna), ai cui lati sorgono due eleganti campanili gemelli alti 60 metri, e un alto e profondo pronao in marmo a otto colonne corinzie, la lunghezza totale è di 51 metri. L’interno è solenne ed a pianta circolare, sormontato dalla cupola a doppia volta, sorretta da otto colonne e illuminata da otto finestroni, il complesso è arricchito da sei cappelle e da quattro altari, oltre l’Altare Maggiore, mentre la cripta sotterranea ospita i sepolcri di 58 membri di Casa Savoia.
Alle spalle della basilica si estende un ampio monastero con chiostro, eretto sempre su disegno di Juvarra, che in origine ospitava la Congregazione dei Sacerdoti Regolari, istituita da Vittorio Amedeo II nel 1730, attualmente risederono, dal 1966, i padri dell’Ordine dei Servi di Maria, gestori della basilica. Esternamente, sul piazzale a destra della chiesa, si trova un monumento inaugurato nel 1902 e dedicato alla memoria del re Umberto I di Savoia.
Dal 1997 tutto il complesso della Basilica di Superga è entrato a far parte del sito UNESCO delle Residenze Reali Sabaude.

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  • Monumento

Le Residenze Sabaude

Torino, Piemonte

Il sistema delle Residenze Sabaude ha origine nel 1563 quando il duca di Savoia, Emanuele Filiberto, fa di Torino la capitale del ducato e decide di avviare un progetto di riorganizzazione complessiva del territorio con l’obiettivo di celebrare il potere assoluto della casa regnante. I suoi successori, tra il XVII e il XVIII secolo, realizzano il programma con l’organizzazione della “Zona di Comando” nel centro della città e la creazione di un sistema di maisons de plaisance, la “Corona di Delizie”, mediante la rifunzionalizzazione di residenze preesistenti e la costruzione di nuovi edifici, destinati alla pratica venatoria e al loisir della corte.
Il carattere unitario del complesso di edifici, che rappresentano un panorama completo dell’architettura monumentale europea del XVII e XVIII secolo, è dato dalla omogeneità stilistica dovuta al gruppo di architetti e artisti di corte operanti in maniera diffusa nelle residenze e nei palazzi governativi (tra questi anche Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri, Claudio Francesco Beaumont).
La “ZONA DI COMANDO” è un ampio complesso di edifici connessi alla corte, dove il potere accentrato veniva esercitato nelle sue forme politiche, amministrative e culturali e comprende il Palazzo Reale, l’Armeria Reale, il Palazzo della Prefettura e Archivio di Stato (che costituiscono uno dei primi esempi, nel mondo occidentale, di architettura nata specificatamente con funzioni amministrative e di archivio), la Facciata del Teatro Regio ( sopravvissuta ad un incendio nel 1936 che distrusse il resto del teatro), l’Accademia Militare (della cui originaria struttura seicentesca permangono oggi solo alcune colonne e lacerti del loggiato), la Cavallerizza Reale (destinata agli esercizi e agli spettacoli equestri di corte) la Regia Zecca, Palazzo Chiablese, Palazzo Madama, Palazzo Carignano ( che nel 1859 ospita il primo Parlamento italiano).
La “CORONA DI DELIZIE” è un sistema di residenze extraurbane dedicate allo svago, alle feste e alla caccia che, disponendosi a raggiera intorno a Torino, rimarcano il ruolo centrale della capitale. Le residenze comprendono Castello del Valentino, Villa della Regina, il Castello di Moncalieri, il Castello di Rivoli, il Castello di Venaria Reale, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Agliè, il Borgo Castello de La Mandria, il Castello di Racconigi, Castello e Agenzia di Pollenzo, il Castello di Govone.
Nel 1997 le residenze reali furono iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, il Sito è composto da 22 residenze, delle quali 13 si trovano all’interno della città di Torino, mentre le altre sono diffuse tra la provincia di Torino e la provincia di Cuneo.
Il sito seriale è composto da 22 edifici, 11 situati nel centro di Torino, gli altri distribuiti secondo un impianto radiocentrico intorno alla città. Le residenze sabaude furono l’espressione materiale della monarchia assoluta e sono oggi la testimonianza dell’architettura monumentale moderna europea.

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  • Festival

Artissima e ContemporaryArt Torino Piemonte

Torino, Piemonte

Artissima è una fiera d’arte contemporanea che, sin dalla sua fondazione nel 1994, unisce la presenza nel mercato internazionale a un’attenzione per la sperimentazione e la ricerca. In aggiunta all’esposizione fieristica, Artissima si compone di quattro sezioni artistiche dirette da board di curatori e direttori di musei internazionali, dedicate agli artisti emergenti, al disegno, alla riscoperta dei grandi pionieri dell’arte contemporanea e dal 2018 anche ai progetti sonori. Present Future è la sezione dedicata ai talenti emergenti, presentati dalle loro gallerie di riferimento in un percorso espositivo appositamente studiato, le opere degli artisti includono proposte inedite nel contesto europeo ed italiano. La sezione Disegni è dedicata alle peculiarità di questa forma espressiva, con lo scopo di valorizzare una pratica artistica in grado di catturare l’immediatezza processuale e di pensiero del gesto creativo. Back to the Future è la sezione che ha lo scopo di riportare al centro della conversazione internazionale artisti che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia dell’arte contemporanea. Infine, Sound è dedicata a progetti monografici incentrati su indagini sonore nel campo del contemporaneo.
Nel 2018, per la venticinquesima edizione, hanno partecipato ad Artissima 195 espositori provenienti da 35 paesi diversi, 54.800 visitatori di cui 5.000 collezionisti, generando un indotto economico sulla città non indifferente. Il legame tra Artissima e Torino è confermato dalle acquisizioni effettuate dalle fondazioni della città a favore di istituzioni museali come il Castello di Rivoli e la GAM.
Artissima si realizza a novembre, nel mese di ContemporaryArt Torino Piemonte, il programma di comunicazione del sistema Arti Contemporanee ideato dalla Città di Torino con il sostegno della Fondazione CRT per l’Arte in collaborazione con la Regione Piemonte e con tutti gli enti e le istituzioni dell’Arte Contemporanea. Tra gli appuntamenti consolidati nel corso degli anni, oltre ad Artissima, vi sono: Luci d’Artista; Paratissima, la vetrina internazionale dei talenti emergenti; The Others; Club to club, festival di musica elettronica; Torino Film Festival.

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  • Arti, Saperi e Sapori

Terra Madre Salone del Gusto

Torino, Piemonte

Terra Madre Salone del Gusto è una manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito, giusto e sano, l’intento è coinvolgere per un periodo medio di cinque giorni partecipanti da tutto il mondo in un calendario di eventi, manifestazioni, conferenze e attività didattiche che si svolgono a Torino e in Piemonte.
Nel 2004 Terra Madre ha affiancato l’offerta del Salone del Gusto, nato nel 1996, trasformandolo in un momento di incontro tra migliaia di produttori, cuochi, esperti, turisti e giovani. Nel 2012 si è dato vita a un evento unico in cui le “Comunità del cibo” che raggruppano produttori selezionati, portano ogni anno a Torino l’agrobiodiversità dei cibi del mondo e si confrontano su problemi e soluzioni comuni. Nel 2016, Terra Madre Salone del Gusto per la prima volta è uscita dalla sede storica del Lingotto e si è spostata nel centro della città: il Parco del Valentino, il Borgo Medievale, il Palazzo Reale, il Teatro Carignano, il Circolo dei lettori, la sede di Eataly Torino Lingotto, le strade e le piazze del centro di Torino.
Nel 2018 si è svolta la dodicesima edizione con il tema Food for Change, con 1000 espositori da 83 Paesi e 7000 delegati della rete di Terra Madre provenienti da 150 Paesi.
L’organizzazione è a cura di Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il coinvolgimento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

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  • Festival

Il Salone Internazionale del Libro

Torino, Piemonte

Il Salone internazionale del libro di Torino è un progetto della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, realizzato per l’edizione 2018 dalla Fondazione Circolo dei lettori e dalla Fondazione per la Cultura Torino. Il Salone è un festival culturale internazionale per gli operatori professionali del libro, come vetrina professionale e commerciale, ma è anche un progetto di educational dedicato alla promozione del libro e della lettura presso i giovani lettori.
Il Salone nasce nel 1988 da un’idea di due torinesi: il libraio Angelo Pezzana e l’imprenditore Guido Accornero. Nel 1999 il Salone viene rilevato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino e prende il nome di Fiera del Libro e dal 2001 Fiera Internazionale del Libro, per poi tornare alla denominazione originaria nel 2010.
Il Direttore Editoriale dal 1998 al 2016 è stato Ernesto Ferrero, dal 2016 è Nicola Lagioia. Dai 100.000 passaggi dichiarati e 553 espositori della prima edizione nel 1988, il Salone è cresciuto fino a 144.386 visitatori e i 1.200 espositori del 2018.
Il Salone riunisce presentazioni editoriali, convegni, appuntamenti, dibattiti e spettacoli, per un confronto improntato sempre allo spirito del rispetto e del dialogo fra le culture e le idee degli altri. Ogni anno vi è un tema conduttore, attraverso cui leggere l’attualità: Il tempo delle scienze, della storia, delle religioni (2002); Il colore tra scienza, arte e letteratura (2003); Ridere è una cosa seria (2004); Il sogno (2005); L’avventura (2006); I confini (2007); Ci salverà la bellezza (2008); Io, gli altri (2009); La memoria, svelata (2010); La memoria, seme del futuro (2011); Primavera digitale (2012); la Creatività: dove osano le idee (2013), Bene in vista (2014), Le Meraviglie d’Italia (2015), Visioni (2016), Oltre il confine (2017), Un giorno, tutto questo (2018).
Il Salone si svolge nei padiglioni del Lingotto Fiere, dal 2004 la manifestazione si è estesa all’intera città di Torino con il Salone Off, il “Fuori Salone” del Libro, attraverso eventi in luoghi insoliti come strade, piazze, scuole, fabbriche dismesse, biblioteche, centri d’incontro, parchi e impianti sportivi.
Il progetto non si esaurisce nei cinque giorni del Festival, il Salone Off 365 è infatti l’estensione degli appuntamenti nel corso dell’anno, per coinvolgere tutte le figure della filiera del libro, con Portici di Carta, il Premio Mondello e altre iniziative nelle scuole nelle carceri, nelle biblioteche e dovunque ci sia passione per i libri e la letteratura.

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  • Festival

Torino Film Festival

Torino, Piemonte

Il Torino Film Festival, nato nel 1982 come Festival internazionale Cinema giovani 1982, è uno dei principali festival cinematografici italiani, dedicato soprattutto al cinema indipendente, offre cinema d’autore, cinema di genere e cinema impegnato, con l’obiettivo di fornire l’opportunità a tanti giovani registi ed attori di trovare una vetrina per far conoscere la propria arte.
Nel corso degli anni Ottanta e Novanta il Festival Cinema giovani aumentò il suo prestigio sul piano internazionale e nel 1997 si completò l’evoluzione attraverso il cambio di nome della rassegna: da Festival cinema giovani a Torino Film Festival.
Nel 2018 il Festival è giunto alla 36° edizione, confermando il Cinema Massimo, in via Giuseppe Verdi 18, come principale sede. Le altre sale che ospitano eventi e proiezioni sono il Cinema Classico, piazza Vittorio Veneto 5, e il Cinema Reposi, via XX Settembre 15.
Il Festival si suddivide in sezioni competitive tra cui, per l’edizione 2018: Torino36, riservata a opere prime, seconde o terze; Festa Mobile ; Unforgettables, ideata da Pupi Avati si collega idealmente alla mostra su cinema e musica del Museo Nazionale del Cinema; After Hours e Italiana Corti, riservato a cortometraggi italiani inediti.

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  • Patrimonio culturale Religioso

Basilica di Superga

Torino, Piemonte

La Basilica di Superga si trova sull’omonimo colle a 669 metri di altitudine ed è visibile da tutta la città, visivamente collegata e allineata, lungo l’asse della “Strada di Rivoli”, l’attuale corso Francia, con il Palazzo Reale di Torino e con il Castello di Rivoli.
La storia della basilica risale al 1706, quando la città di Torino venne invasa dall’esercito Franco-Spagnolo di Luigi XIV e le milizie piemontesi, insieme alle truppe alleate austriache, si trovarono in difficoltà. Il duca di Savoia Vittorio Amedeo II e il Principe Eugenio di Savoia Soisson, che guidavano l’esercito locale, salirono sul colle di Superga per osservare dall’alto la battaglia, qui Vittorio Amedeo giurò che, in caso di vittoria avrebbe edificato un monumento alla Madonna. La progettazione venne affidata da Filippo Juvarra, l’edificazione della basilica inizio il 20 luglio 1717 e si protrasse per quattordici anni, sino all’inaugurazione nel 1731.
Le dimensione della chiesa barocca sono imponenti ed è caratterizzata da una slanciata cupola ottagonale alta 65 metri (75 se si considera la croce sulla lanterna), ai cui lati sorgono due eleganti campanili gemelli alti 60 metri, e un alto e profondo pronao in marmo a otto colonne corinzie, la lunghezza totale è di 51 metri. L’interno è solenne ed a pianta circolare, sormontato dalla cupola a doppia volta, sorretta da otto colonne e illuminata da otto finestroni, il complesso è arricchito da sei cappelle e da quattro altari, oltre l’Altare Maggiore, mentre la cripta sotterranea ospita i sepolcri di 58 membri di Casa Savoia.
Alle spalle della basilica si estende un ampio monastero con chiostro, eretto sempre su disegno di Juvarra, che in origine ospitava la Congregazione dei Sacerdoti Regolari, istituita da Vittorio Amedeo II nel 1730, attualmente risederono, dal 1966, i padri dell’Ordine dei Servi di Maria, gestori della basilica. Esternamente, sul piazzale a destra della chiesa, si trova un monumento inaugurato nel 1902 e dedicato alla memoria del re Umberto I di Savoia.
Dal 1997 tutto il complesso della Basilica di Superga è entrato a far parte del sito UNESCO delle Residenze Reali Sabaude.

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  • Monumento

Le Residenze Sabaude

Torino, Piemonte

Il sistema delle Residenze Sabaude ha origine nel 1563 quando il duca di Savoia, Emanuele Filiberto, fa di Torino la capitale del ducato e decide di avviare un progetto di riorganizzazione complessiva del territorio con l’obiettivo di celebrare il potere assoluto della casa regnante. I suoi successori, tra il XVII e il XVIII secolo, realizzano il programma con l’organizzazione della “Zona di Comando” nel centro della città e la creazione di un sistema di maisons de plaisance, la “Corona di Delizie”, mediante la rifunzionalizzazione di residenze preesistenti e la costruzione di nuovi edifici, destinati alla pratica venatoria e al loisir della corte.
Il carattere unitario del complesso di edifici, che rappresentano un panorama completo dell’architettura monumentale europea del XVII e XVIII secolo, è dato dalla omogeneità stilistica dovuta al gruppo di architetti e artisti di corte operanti in maniera diffusa nelle residenze e nei palazzi governativi (tra questi anche Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri, Claudio Francesco Beaumont).
La “ZONA DI COMANDO” è un ampio complesso di edifici connessi alla corte, dove il potere accentrato veniva esercitato nelle sue forme politiche, amministrative e culturali e comprende il Palazzo Reale, l’Armeria Reale, il Palazzo della Prefettura e Archivio di Stato (che costituiscono uno dei primi esempi, nel mondo occidentale, di architettura nata specificatamente con funzioni amministrative e di archivio), la Facciata del Teatro Regio ( sopravvissuta ad un incendio nel 1936 che distrusse il resto del teatro), l’Accademia Militare (della cui originaria struttura seicentesca permangono oggi solo alcune colonne e lacerti del loggiato), la Cavallerizza Reale (destinata agli esercizi e agli spettacoli equestri di corte) la Regia Zecca, Palazzo Chiablese, Palazzo Madama, Palazzo Carignano ( che nel 1859 ospita il primo Parlamento italiano).
La “CORONA DI DELIZIE” è un sistema di residenze extraurbane dedicate allo svago, alle feste e alla caccia che, disponendosi a raggiera intorno a Torino, rimarcano il ruolo centrale della capitale. Le residenze comprendono Castello del Valentino, Villa della Regina, il Castello di Moncalieri, il Castello di Rivoli, il Castello di Venaria Reale, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Agliè, il Borgo Castello de La Mandria, il Castello di Racconigi, Castello e Agenzia di Pollenzo, il Castello di Govone.
Nel 1997 le residenze reali furono iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, il Sito è composto da 22 residenze, delle quali 13 si trovano all’interno della città di Torino, mentre le altre sono diffuse tra la provincia di Torino e la provincia di Cuneo.
Il sito seriale è composto da 22 edifici, 11 situati nel centro di Torino, gli altri distribuiti secondo un impianto radiocentrico intorno alla città. Le residenze sabaude furono l’espressione materiale della monarchia assoluta e sono oggi la testimonianza dell’architettura monumentale moderna europea.

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  • Festival

Artissima e ContemporaryArt Torino Piemonte

Torino, Piemonte

Artissima è una fiera d’arte contemporanea che, sin dalla sua fondazione nel 1994, unisce la presenza nel mercato internazionale a un’attenzione per la sperimentazione e la ricerca. In aggiunta all’esposizione fieristica, Artissima si compone di quattro sezioni artistiche dirette da board di curatori e direttori di musei internazionali, dedicate agli artisti emergenti, al disegno, alla riscoperta dei grandi pionieri dell’arte contemporanea e dal 2018 anche ai progetti sonori. Present Future è la sezione dedicata ai talenti emergenti, presentati dalle loro gallerie di riferimento in un percorso espositivo appositamente studiato, le opere degli artisti includono proposte inedite nel contesto europeo ed italiano. La sezione Disegni è dedicata alle peculiarità di questa forma espressiva, con lo scopo di valorizzare una pratica artistica in grado di catturare l’immediatezza processuale e di pensiero del gesto creativo. Back to the Future è la sezione che ha lo scopo di riportare al centro della conversazione internazionale artisti che hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia dell’arte contemporanea. Infine, Sound è dedicata a progetti monografici incentrati su indagini sonore nel campo del contemporaneo.
Nel 2018, per la venticinquesima edizione, hanno partecipato ad Artissima 195 espositori provenienti da 35 paesi diversi, 54.800 visitatori di cui 5.000 collezionisti, generando un indotto economico sulla città non indifferente. Il legame tra Artissima e Torino è confermato dalle acquisizioni effettuate dalle fondazioni della città a favore di istituzioni museali come il Castello di Rivoli e la GAM.
Artissima si realizza a novembre, nel mese di ContemporaryArt Torino Piemonte, il programma di comunicazione del sistema Arti Contemporanee ideato dalla Città di Torino con il sostegno della Fondazione CRT per l’Arte in collaborazione con la Regione Piemonte e con tutti gli enti e le istituzioni dell’Arte Contemporanea. Tra gli appuntamenti consolidati nel corso degli anni, oltre ad Artissima, vi sono: Luci d’Artista; Paratissima, la vetrina internazionale dei talenti emergenti; The Others; Club to club, festival di musica elettronica; Torino Film Festival.

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Eventi

Torino Città del Cinema

Culturale

Comune: Torino

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