Hotel Torretta
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Montecatini-Terme, Toscana
1 corone +
buggiano, chiesina uzzanese, lamporecchio, larciano, massa e cozzile, monsummano terme, montecatini-terme, pescia, pieve a nievole, ponte buggianese, uzzano
Scopri tutti i comuni del territorioIl Nievole e l’Arno corrono parallelamente per un certo tratto, formando ciascuno la sua valle. Meno nota della vicina Valdarno, la Valdinievole, in provincia di Pistoia, ha dal canto suo molto da offrire: per prima cosa, 11 Comuni il cui territorio è interessato da sorgenti termali, natura rigogliosa e architetture medievali degne di nota. Inoltre, questa è la terra di Pinocchio, il burattino più famoso del mondo, e della “Svizzera Pesciantina”. Fra gli 11 Comuni c’è infatti Pescia, capoluogo storico della valle, che fra le sue frazioni ha Collodi, il paese dove trascorse l’infanzia l’autore delle Avventure di Pinocchio, Carlo Collodi. Il soprannome di “Svizzera Pesciantina” lo si deve invece a un altro personaggio che verso la fine del ‘700 trascorse qui alcuni anni. Era Simonde de Sismondi, ginevrino, che nel paesaggio delle dieci frazioni, dette “Castella di Pescia”, riconobbe alcuni elementi comuni con la sua terra d’origine: prati verdissimi, montagne irte e boscose, piccoli borghi medievali con castelli e torri di vedetta. Da qui, proseguendo verso Montalbano, si entra nella terra “vinciana”, legata alla figura del genio di Leonardo da Vinci.
Da secoli, la Valdinievole è anche nota meta di vacanze benessere, soprattutto per la presenza di due luoghi, Monsummano Terme e Montecatini Terme, fra le stazioni termali più note della Toscana. Di Monsummano non si può non vedere Grotta Giusti, enorme cavità sotterranea scoperta per caso nel 1849 e da allora sfruttata per la temperatura costante di 34° e un tasso di umidità del 90%, condizioni perfette per curare alcuni tipi di patologie respiratorie. Frequentata da sempre da personaggi illustri, la Grotta fu definita da Giuseppe Verdi, habitué delle terme, l’ottava meraviglia del mondo.
Dati ottenuti tramite l’analisi delle recensioni sul web
Le attività del turista culturale
Parlando di itinerari d’arte in Valdinievole, in provincia di Pistoia, si potrebbe essere portati a pensare solo a un lontano passato, invece, uno dei primi spunti ha i fregi leziosi dello stile Liberty. All’inizio del Novecento, Montecatini Terme viveva uno dei suoi momenti di grande spolvero, diventando un centro internazionale del “nuovo stile” e vantando fra gli habituè artisti, vip e personaggi alla moda. Oltre a ciò che si può ammirare nel parco dello stabilimento termale – con le fontane/sculture di Pol Bury e di Susumo Shingu e l’ “Accademia d’Arte Dino Scalabrino” con opere di Chini, Annigoni, Guttuso, Conti, Viani, Arp, Radic e Mirò – c’è il MO.C.A., prima galleria civica in assoluto per Montecatini, dove le figure di spicco sono Pietro Annigoni e Joan Mirò e per le sculture l’elvetico Claraz. Spostandosi a Monsummano Terme, si visita il Mac’n, museo d’arte contemporanea che, nella suggestiva cornice di Villa Renatico Martini, raccoglie la summa della produzione artistica di oltre 50 esponenti del Novecento.
Se l’interesse è quello per l’arte contemporanea, nel raggio di pochi chilometri si può raggiungere il Parco monumentale di Pinocchio a Collodi. Realizzato tra il 1956 e il 1987 dall’architetto da Pietro Porcinai, è stata una delle prime esperienze di arte ambientale in Italia. Le avventure del burattino sono qui narrate attraverso le opere di grandi artisti: Emilio Greco ha firmato il famoso gruppo bronzeo “Pinocchio e la Fata Turchina”, Venturino Venturi la Piazzetta dei Mosaici che ricostruisce le scene e i passaggi più importanti di Pinocchio, mentre il percorso fantastico del Paese dei Balocchi si compone di 21 sculture in bronzo e acciaio di Pietro Consagra e di costruzioni di Marco Zanuso. Infine, L’Osteria del Gambero Rosso è progettata da Giovanni Michelucci. Ancora qualche chilometro e si arriva a Ponte Buggianese, dove ad attirare gli sguardi sono le sculture di Jorio Vivarelli e, presso il Santuario della Madonna del Buon Consiglio, il ciclo di affreschi a soggetto sacro di Pietro Annigoni. A Pescia, la meta è la Gipsoteca “Libero Andreotti”, con 230 modelli in gesso provenienti dallo studio dello scultore vissuto fra il 1875 e il 1933 a Parigi e Firenze.
Nei dintorni di Pescia, si può intraprendere un itinerario che porta a un completo cambio di scenario storico. Si scoprono infatti numerosi borghi fortificati testimonianza di quel passato medioevale e contadino: Uzzano, Stignano, Colle, Buggiano Castello, Massa e Cozzile. Iniziando proprio da Uzzano, qui si visita il Palazzo del Capitano, che ingloba le mura del castrum romano, mentre a Buggiano Castello si possono ancora scorgere i resti della Rocca, il Palazzo Pretorio, la Chiesa di S. Niccolao, le opere della scuola di Andrea del Castagno e Bicci di Lorenzo, un preziosissimo Fonte Battesimale e l’antica Abbazia, gioiello di architettura romanica. Fra i vicoli del borgo fanno poi capolino i giardini delle case-torri, profumati di agrumi e rare essenze, che ogni tre anni aprono le porte per la manifestazione che ha fatto ribattezzare Buggiano il “Borgo degli agrumi”.
Attraverso la trecentesca “Porta ai Campi”, si entra invece nel centro abitato di Massa, che custodisce la pieve romanica dedicata a Santa Maria Assunta, l’imponente Monastero della Visitazione, la Loggia del Podestà con gli stemmi gentilizi e, presso il complesso secentesco del Convento di S. Francesco di Sales, l’affascinate percorso del Museo d’Arte Sacra S. Michele. A Cozzile, fulcro della visita è l’ottocentesco Palazzo de Gubernatis, al centro di un paesino dove sembra di tornare indietro di qualche secolo.
Si chiude il “cerchio” in bellezza, con la sosta alla splendida Villa Rospigliosi a Lamporecchio, nel cuore delle dolci colline del Montalbano fra San Baronto e Vinci. Costruita tra il 1667 e il 1669 su disegno della scuola di Gian Lorenzo Bernini, fu la dimora di Giulio Rospigliosi, eletto poi papa con il nome di Clemente IX.
Le attività del turista Enogastronomico
Sono oltre 140 i produttori iscritti all’Associazione “Strada dell’olio e del vino del Montalbano – Le colline di Leonardo”, e dediti per lo più alla produzione di vino e olio, ma anche di miele, formaggio, erbe officinali e confetture, oltre ad artigiani, commercianti, titolari di agriturismo, alberghi e esercizi ricettivi che hanno come scopo la promozione dei sapori e dei tesori della terra di Leonardo, la Valdinievole, in provincia di Pistoia.
L’olio d’oliva Toscano IGP Montalbano, prodotto nelle zone comprese tra le province di Pistoia, Prato e Firenze, ha un sapore fruttato e piccante, caratteristiche che lo rendono inconfondibile, di qualità superiore, meno acido, più equilibrato e più stabile degli olii provenienti da zone meridionali della Toscana. La denominazione di origine controllata “Toscano” con la menzione geografica aggiuntiva “Montalbano” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle seguenti varietà di olivi, che devono essere presenti per il 100% negli oliveti: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino, Rossellino, Piangente.
Passando al vino, l’uvaggio dei vigneti è tipico del Chianti: prevalentemente sangiovese, canaiolo, malvasia bianca, trebbiano, che danno origine a Chianti Montalbano DOCG e Bianco di Valdinievole DOC ottenuto, per almeno il 70%, dal vitigno trebbiano toscano seguito da malvasia del Chianti, canaiolo bianco e vermentino. Il Vinsanto della Valdinievole è un vino da dessert ideale per accompagnare i brigidini o i dolci rustici come il castagnaccio. Se di dessert si tratta, la Valdinievole è nota anche come “Chocolate Valley”, in quanto zona di grandi maestri cioccolatai di fama internazionale. A Monsummano Terme, fra la fine di gennaio e i primi di febbraio, si svolge “Cioccolosità”, un evento Slowfood che celebra proprio questa tradizione locale.
Presidi Slowfood sono anche il Pecorino della Montagna Pistoiese, eccellenza che rischia di scomparire e che merita di essere tutelata per le tecniche di lavorazione e per la qualità che da sempre lo identifica, e il Fagiolo IGP di Sorana, coltivato sul greto del torrente Pescia, raccolto a mano, tenuto esposto al sole per 3-4 giorni e conservato in appositi contenitori con l’aggiunta di pepe in grani, radici di valeriana o foglie di alloro. Si torna infine sulle note dolci con le cialde di Montecatini prodotte dal 1936 con ingredienti semplicissimi, come i brigidini di Lamporecchio, aromatizzati però con i semi d’anice.
Le attività del turista Naturalistico
Lungo il tragitto che da Firenze porta in Versilia, sulla costa Toscana, si incontrano realtà su cui vale la pena soffermarsi, per scoprire una parte della Regione ancora poco conosciuta ai più. Un territorio che, per la sua conformazione geologica, è l’ideale per chi ama l’escursionismo, a piedi o in bici. Si comincia con la Valdinievole. Guardando nello specifico la sua mappa, non c’è borgo che non faccia da fulcro o tappa a una serie di itinerari in gran parte a cura del CAI di Pistoia. Ne sono un esempio le zone di Monsummano Terme, Uzzano e Pescia, che contano diversi itinerari e sentieri gestiti dal CAI. C’è il percorso noto come “Il Leonardino”, proposto in due versioni, entrambe fattibili anche con bimbi al seguito, e quello ad anello nel Chianti di Greve e dintorni, più selvaggio e impervio, tra ville e fattorie storiche, strade bianche fitti boschi e bei panorami. Attorno a Buggiano se ne sviluppano cinque di percorsi, che si addentrano sulle colline Buggianesi e lungo la Valle della Cessana, toccando antichi castelli e attraversando oliveti e boschi, con ampi panorami su tutta la Valdinievole.
Una zona da sempre vocata alla coltivazione di piante e fiori, oltre che all’arte topiaria e dei bonsai, e per questo ribattezzata “valle dei fiori”. Per averne un assaggio, nell’ultimo fine settimana di marzo a Buggiano si svolge la Fiera di Santa Maria in Selva, vero omaggio alla Primavera, oppure ancora nei pressi della città di Pescia e del Parco di Pinocchio, si può visitare “Hesperidarium – Il Giardino degli Agrumi”, un locus amoenus unico nel suo genere, con oltre duecento varietà di agrumi provenienti da tutto il mondo per duemila mq di estensione. Sempre a Pescia si trova il Museo dei Bonsai: chi ama il genere potrà sbizzarrirsi in oltre 550 mq di esposizione fra olivi e piante centenarie, boschetti di cipressi, ficus esotici, conifere e altre essenze fra le più strane e rare esistenti.
Da Pescia si prosegue poi per la Valleriana, la cosiddetta “Svizzera Pesciatina”, che comprende la Val di Torbola e la Val di Forfora bagnata dal fiume Pescia Maggiore. Il contesto si può definire collinare premontano, ed è caratterizzato da un intreccio di sentieri di trekking o bike segnalati, lungo i quali si scorgono resti di fonti e mulini e di “antiche castella” di difesa sul confine fra la signoria lucchese e quella fiorentina.
Cambio di scena totale sul finire di questo tour, che porta all’interno della Padule di Fucecchio: duecento ettari di bacino palustre unico nel suo genere in Europa, meta per appassionati di birdwatching che qui potranno osservare con facilità oltre duecento specie di uccelli, oltre che muschi, ninfee galleggianti e piante sopravvissute alle ultime glaciazioni, in un vero viaggio indietro nel tempo.
Si chiamano Tettuccio, Regina, Excelsior, Leopoldine, Salute, Redi e Torretta. Sono le fonti di Montecatini Terme, in Valdinievole, provincia di Pistoia, da cui sgorgano acque benefiche per varie patologie – del fegato e dei reni in particolare – ma che vengono impiegate anche per massaggi, terapie fisiche, fanghi, saune, bagni ozonizzati, trattamenti estetici, cure inalatorie, programmi antiâge e programmi di remise en forme personalizzati.
Nella vicina Monsummano Terme ci sono poi altre due fonti di acqua termale, entrambe dall’aspetto assai suggestivo: Grotta Parlanti, conosciuta fin dal 1700, ha una sorgente unica situata a oltre 110 metri all’interno di una montagna, da cui fuoriesce a una la temperatura costante pari a 32 °C; e la Grotta Giusti, oggi inclusa in un noto resort termale ricavato nell’ex dimora ottocentesca del poeta Giuseppe Giusti. La Grotta è in questo caso frutto di un fenomeno carsico, con stalattiti e stalagmiti e una temperatura naturale costante che crea l’ambiente giusto per la cura di malattie respiratorie croniche.
Le attività del turista Sportivo
Non è un caso che gli inglesi amino molto la Toscana. La dolcezza del paesaggio, la natura prorompente, selvaggia e ordinata allo stesso tempo, con panorami che sembrano disegnati da filari a perdita d’occhio di cipressi, viti e ulivi, sono un richiamo irresistibile, cui si aggiunge la presenza di alcuni tracciati golfistici fra i più belli d’Italia. E il gioco è fatto! E’ il caso di dirlo, vista la gran quantità e qualità di golf disponibili. Accade anche in Valdinievole, in provincia di Pistoia, dove uno dei più prestigiosi è il Golf Club La Vecchia Pievaccia a Monsummano Terme, 18 buche come per il vicino Montecatini Golf, derivato dal recupero di una tenuta di proprietà di un’antica famiglia toscana. Alcune buche richiedono grande abilità tecnica, ma ne vale la pena, per la bellezza del contesto, naturalistico e culturale, grazie alla presenza di splendidi borghi storici nei dintorni.
Basta poi allungare lo sguardo oltre queste colline per scoprire altri green da intenditori, la cui promozione è nelle mani del Consorzio Golf Toscana. Fra i 18 buche troviamo il Golf Club Argentario, il Cosmopolitan Golf & Country Club, il Golf Club Toscana, il Golf Club Ugolino e il Golf Club Versilia. Fra i 9 buche, il Tirrenia Golf Club e il Golf Club Casentino, mentre il Golf Club Garfagnana e il Golf Club Villa Gori Siena sono i campi promozionali.
A Monsummano, a 10 minuti da Montecatini e ad appena mezz’ora d’auto da Firenze si trova un prestigioso centro termale finalizzato al benessere e alla rigenerazione. Il Resort Grotta Giusti Spa si trova a pochi chilometri da un importante campo da Golf a 18 buche, “La Pievaccia”, e in posizione strategica per poter compiere escursioni nei borghi e città toscane.
La grotta termale millenaria più grande d’Europa, si estende per oltre duecento metri nel sottosuolo, creando labirinti sotterranei, decorati da stalattiti e stalagmiti e antri spaziosi. Sul fondo della cavità si adagia uno specchio cristallino di acque termali calde, che emanano un vapore benefico e terapeutico. L’elegante centro termale, inserito nello stupendo parco della villa ottocentesca che fu del poeta Giuseppe Giusti, dispone di ampi reparti per trattamenti tradizionali, quali fanghi, terapie inalatorie e massaggi, di un lussuoso spazio benessere con area orientale, palestra attrezzata, numerose zone relax ed un centro di medicina estetica.
Le ampie volte nella roccia disegnano sale ideali dove sostare per una sauna naturale e disintossicante. Procedendo dall’ingresso verso la parte più profonda della Grotta Giusti, si attraversano tre zone, via via più calde, che la tradizione ha battezzato Paradiso, Purgatorio ed Inferno.
Nel Limbo si trova un pittoresco laghetto, in cui l’acqua ha una temperatura costante, d’inverno e d’estate, di 36ºC. Anche la temperatura dell’aria subisce limitatissime variazioni stagionali, oscillando intorno ai 31°C nella prima cavità con un progressivo aumento della temperatura, che raggiunge al massimo i 34º C, con un livello di umidità prossimo al 100%.
La pressione atmosferica è costante e uguale a quella esterna, in tutte le zone della Grotta Giusti. Un meccanismo naturale non ancora completamente spiegato garantisce un costante ed efficace ricambio dell’aria, che rende piacevole la permanenza nella grotta, malgrado la profusa sudorazione indotta dall’elevato tasso di umidità, più che dalla temperatura.
I vapori delle ricche acque termali generano un naturale bagno di salute, curano numerose affezioni e attivano un intenso processo depurativo e disintossicante che, unito alla immediata sensazione di benessere, ne fanno un trattamento unico per il completo recupero dell’equilibrio psico-fisico.
L’antico albergo, oggi denominato Grotta Giusti Resort Golf & Spa, è affiliato alla catena Small Luxury Hotels of the World e comprende 58 camere doppie e 6 Junior Suite, dotato di Internet point e centro business con sale per convention e piccole salette per meeting CdA. Fra le varie proposte dello stabilimento, molto suggestiva è l’attività di diving, attraverso la quale è possibile immergersi nel lago sotterraneo della grotta termale.
All’interno del complesso termale è presente un ristorante e quando il clima lo permette è possibile pranzare all’aperto sul terrazzo La Pergola, oppure a bordo piscina. Il ristorante, inoltre, organizza serate a tema, cene tipiche regionali ed eventi culinari per condurvi alla scoperta dei tipici sapori della Toscana.
Grotta Giusti è stato insignito per il quarto anno consecutivo del “World’s Best Thermal Grotto”, ovvero la migliore Grotta Termale Naturale al mondo ai prestigiosi World Spa Awards 2020.
L’innovativo programma Longevity, sviluppato dal team medico di Grotta Giusti, si è aggiudicato il premio ESPA Innovation Awards 2015, l’Associazione Europea di Terme e Spa, nella categoria “Innovative Medical Spa”. La giuria, composta da esperti del settore medico e del benessere, ha premiato il programma Longevity per l’eccellenza del servizio e della cura offerti ai pazienti, per l’analisi innovativa e sempre aggiornata, per l’efficienza e l’originalità della condivisione delle informazioni e delle proposte terapeutiche.
info@grottagiustispa.com
GOLF MONTECATINI TERME S.S.D. a R.L.
Il golf trova in Toscana davvero una terra d’elezione. Il clima temperato, il terreno naturalmente ondulato e gli ampi prati cinti da filari di alberi creano un paesaggio nel quale i fairways del tracciato si collocano sempre come un elemento di continuità. Tuto ciò permette di giocare piacevolmente in qualsiasi stagione ed i club sono di regola in attività 12 mesi su 12.
Il Golf Montecatini Terme S.S.D. dista 40 minuti d’auto da Montecatini Terme, 60 km da Firenze e 30 minuti d’auto da Pistoia.
Ha un tracciato di quasi 6.000 metri, complesso e impegnativo, molto mosso, con ostacoli d’acqua naturali che insidiano il gioco in almeno cinque delle diciotto buche. Altri ostacoli naturali sono valloni, vegetazione d’alto fusto, e qualche fuori limite che può impensierire. Il percorso di 18 buche par 72 si snoda dolcemente sulle colline toscane, le buche più difficili sono la 3, un par 4 dog-leg a sinistra con acqua subito a destra e tre bunker in centro sul primo colpo; la 5, par 3 in discesa con lago a sinistra e fossato a destra; la 10, par 4 con impegnativa partenza sopra un lago.
Il progettista del campo è l’architetto Marco Croze, Senior Member dell’ EIGCA (European Institute of Golf Corse Architects) e socio fondatore dell’ AIACG (AssociazioneItaliana Architetti di Campi di Golf).
All’interno della Club House possibile trovare il pro shop (un elegante punto vendita con abbigliamento e materiale per golfisti), una piscina (dotata di lettini, idromassaggio e cascata emozionale) ed un’area fitness e benessere, entrambe ad uno esclusivo di soci ed ospiti della foresteria.
La foresteria, ubicata all’interno di Villa Galeotti, gode di una splendida vista sul campo e fa parte del complesso risalente al X secolo che costituisce la Club house. E’ composta da 9 suite. La piscina si trova sul lato più nascosto dell’edificio della Club House dietro alla vegetazione che circonda il putting green ed ha un’incantevole vista sul colle di Montevettolini e sulla Villa Medicea, patrimonio UNESCO. L’accesso è riservato ai soli soci del circolo e agli ospiti dell’albergo
Il ristorante, Il Rosmarino Selvatico, offre un menù vario che spazia dalla tradizionale cucina toscana ai più ricercati piatti gourmet. Ha uno spazio interno e uno esterno, una terrazza che affaccia sui campi da golf ed è ben lieto di ospitare anche clienti esterni ed è prenotabile al numero di telefono indicato sul sito.
Inoltre il Golf Montecatini Terme ha a disposizione una Scuola di Golf – Head Pro Luca Flori e un Corso Club dei Giovani Golf Montecatini Terme riservato ai ragazzi fra i 6 e i 14 anni.
All’interno del sito è possibile accedere al Calendario delle Gare grazie al link https://www.gesgolf.it/GolfOnline/Clubs/gare.aspx?circolo_id=697 .
Registrato nel registro 2.0 del Coni, affiliata alla Federazione Sportiva Nazionale – Federazione Italiana Golf (FIG).
INFO:
info@montecatinigolf.com
+39.0572.62218
Il Parco di Pinocchio è un parco nato da un libro e per un libro: Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Lorenzini detto Collodi. Inaugurato nel 1956, mantiene intatta la visione di un passato che è ancora presente, è stato recentemente riadattato in alcune sue caratteristiche per venire incontro alle nuove esigenze generazionali, mantenendo intatta la sua natura di parco ludico-didattico. La Fondazione Nazionale Carlo Collodi, ente non profit, si propone di promuovere la cultura di bambini e per bambini e gestisce il Parco Monumentale di Pinocchio con annesso Museo Interattivo e due percorsi avventura; ma anche lo Storico Giardino Garzoni – monumento nazionale costruito nel ‘700 – e la Collodi Butterfly- Casa delle Farfalle, abitata da centinaia di farfalle originarie delle zone tropicali o equatoriali.
All’interno del parco di Pinocchio è possibile trovare:
– il percorso monumentale di arte contemporanea immerso nel verde di un bosco,costruito come un percorso a sorpresa: inizia con due opere che condensano il significato della storia di Pinocchio, il monumento “Pinocchio e la Fata” di Emilio Greco e la Piazzetta dei Mosaici di Venturino Venturi. Si tratta di un percorso a tappe, con sculture, edifici e sistemazione del verde dove l’adulto e il bambino interagiscono insieme per rievocare le Avventure di Pinocchio, attraverso le opere di grandi artisti del Novecento, come le sculture di Pietro Consagra fino al Grande Pescecane di Zanuso.
– I laboratori manuali e artistici,
– il museo storico con guida e la biblioteca virtuale: Museo del Parco (Laboratorio delle Figure) e la Sala del Grillo Parlante ospitano sempre mostre tematiche su Pinocchio.
– il parco avventura dove i bimbi dai 5 ai 14 anni possono sperimentare l’autonomia di arrampicarsi tra due percorsi: la “nave pirata” e “sopra il fiume”,
– le giostre d’epoca,
– il momento in cui il parco prende vita e i personaggi raccontano piccoli parti di una fiaba che diventa realtà tra le varie attrazioni del parco,
– il laboratorio musicale per imparare ad utilizzare un linguaggio universale
– l’animazione dedicata alla soddisfazione dei visitatori, come per esempio i truccabimbi
– il Teatro dei Burattini presenta le vecchie e le nuove avventure di Pinocchio con l’aiuto di pupazzi che si affacciano dal sipario.
Il romanzo a cui è ispirato il parco fu pubblicato inizialmente a puntate tra il 1881 e il 1882, come La storia di un burattino e successivamente completato nel libro per ragazzi uscito a Firenze nel febbraio 1883. Pinocchio è un’icona universale e viene considerato una metafora della condizione umana. Il romanzo fu tradotto in 260 lingue e ha ispirato diverse trasposizioni teatrali, televisive e animate, come quella di Walt Disney; dando vita a una simbologia comune e condivisa, come per esempio quella del naso lungo del bugiardo.
Di gran successo il film Pinocchio (2019) regia di Matteo Garrone, con Roberto Benigni, Gigi Proietti, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherin. Il film ha ricevuto 15 candidature all’edizione 2020 dei David di Donatello, vincendo in cinque categorie: Miglior scenografo, Miglior truccatore, Miglior costumista, Miglior acconciatore e Migliori effetti speciali visivi.
Da ricordare inoltre la versione alternativa scritta Aleksej Nikolaevi? Tolstoj nel 1936 intitolata La piccola chiave d’oro o Le avventure di Burattino. La storia parte in modo molto simile a quella di Pinocchio ma dopo l’incontro con i burattini di Barabas (Mangiafuoco) la trama diverge completamente. Questo libro è stato tradotto in italiano col titolo Il compagno Pinocchio (pubblicato nel 1984 da Stampa Alternativa).