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Forte dei marmi

camaiore, forte dei marmi, massarosa, pietrasanta, seravezza, stazzema, viareggio

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Vette innevate, lidi sabbiosi, siti archeologici, boschi e laghi, pieve romaniche, fortezze e castelli, città moderne e borghi medievali. Realtà assai diverse fra loro ma che in Versilia convivono in quei venti chilometri della provincia di Lucca lambiti dal Mar Tirreno. Il tutto immerso in una natura rigogliosa, che va dalla macchia mediterranea, dominata da ulivo e vite, a quella montana. Dei sette Comuni, infatti, quattro sono costieri – Viareggio, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Camaiore – e quattro collinari – Stazzema, Massarosa, Seravezza. A questa biodiversità si aggiunga l’area lacustre di Massaciuccoli, parte del Parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massacciuccoli, e di un’Oasi Lipu.

La zona è fra le più proattive della Toscana quanto a organizzazione di eventi. Si va dal Carnevale di Viareggio, in inverno, attivo dal 1873 e di fama internazionale, al celebre Versiliana Festival, che per tutta l’estate propone incontri con scrittori, attori e artisti animando la scena di Marina di Pietrasanta ma non solo. Scenario del Festival sono gli 80 ettari di bosco secolare del Parco della Versiliana, situato fra Pietrasanta e il Forte, con la Villa omonima al centro, punto di incontro per chiunque frequenti la zona. Altro grande appuntamento estivo è, dal 1930, il Festival Pucciniano, che si svolge nel suggestivo Teatro dei Quattromila, all’aperto, vicino Villa Puccini a Torre del Lago, fra Massacciuccoli e la costa tirrenica.

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Cittadella del Carnevale di Viareggio

Viareggio, Toscana

4 elementi Cosa fare e vedere

  • Evento

Cittadella del Carnevale di Viareggio

Viareggio, Toscana

Il Carnevale di Viareggio è un evento spettacolare tra i più belli e grandiosi del mondo.
La prima sfilata di carrozze addobbate a festa nella storica Via Regia, nel cuore della città vecchia, è datata 1873. Sul finire del secolo comparvero in sfilata i carri trionfali, monumenti costruiti in legno, scagliola e juta, modellati da scultori locali e allestiti da carpentieri e fabbri che lavoravano nei cantieri navali nella Darsena di Viareggio.
All’inizio del Novecento le sfilate furono trasferite da Via Regia alla Passeggiata a mare, e lo spettacolo del Carnevale di Viareggio poté godere di un palcoscenico tanto straordinario quanto spazioso che stimolò la fantasia e la creatività dei Maestri carristi.
Negli anni ’20, dopo l’interruzione per la prima guerra mondiale, la realizzazione dei carri beneficiò dell’introduzione delle tecniche della cartapesta e della movimentazione, rendendo i carri ancora più colossali e spettacolari.
Nel 1930 Uberto Bonetti, pittore e grafico futurista, ideò Burlamacco: la maschera simbolo di Viareggio.
Interrotto per la seconda guerra mondiale, il Carnevale di Viareggio riprese nel 1946.
Nel 1960 un rogo distrusse i baracconi dove venivano costruiti i carri, che furono così trasferiti negli hangar di via Marco Polo.
Nel 2001 è stata inaugurata la nuova Cittadella del Carnevale, uno straordinario complesso architettonico interamente dedicato alla creazione e alla conservazione del Carnevale di Viareggio. Su una gigantesca piazza ellittica, arena per grandi spettacoli all’aperto in estate, si affacciano sedici hangar-laboratori in cui i costruttori forgiano le loro idee e intuizioni. Qui vengono creati i giganteschi carri. Due i Musei: uno dedicato alla storia dei carri del Carnevale e l’altro al Carnevalotto, una preziosa collezione di opere d’arte di grandi firme contemporanee ispirate al Carnevale di Viareggio.

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  • Museo

Villa Museo Puccini

Viareggio, Toscana

Tornato a Lucca, nel 1891 Puccini si trasferì a Torre del Lago (ora Torre del Lago Puccini, frazione di Viareggio), che considerava il posto ideale per coltivare la sua passione per la caccia e per trarre l’ispirazione musicale. Di Torre del Lago il maestro fece il suo rifugio, prima in una vecchia casa affittata, poi facendosi costruire la villa che andò ad abitare nel 1900 e dove visse con la famiglia fino al 1921. Qui nacquero la maggior parte delle sue opere: Manon Lescaut (1891), La Bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1904), La Fanciulla del West (1910), La Rondine (1917), Il Trittico (1918).
La villa, al cui interno fu realizzato un mausoleo con una cappella nella quale il compositore fu sepolto insieme alla moglie e al figlio che morirono qualche anno dopo, è conosciuta oggi come “Villa Museo Puccini” ed è aperta al pubblico e visitabile.
Ogni anno in estate, a partire dal 1930, viene organizzato il Festival Puccini di Torre del Lago. Nel 2008, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del compositore, è stato inaugurato il Nuovo Grande Teatro all’aperto Giacomo Puccini, situato sul lago nei pressi della Villa.

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  • Monumento

Villa Puccini di Viareggio

Viareggio, Toscana

Nel 1921, a causa dell’inquinamento prodotto dalla fabbrica di estrazione di torba sul lago, il Maestro spostò la susa dimora a Viareggio dove iniziò Turandot, il suo ultimo lavoro, rimasto incompiuto a causa della precoce morte il 29 novembre 1924 a Bruxelles in seguito a una malattia debilitante alla gola. La salma del Maestro riposa nella cappella all’interno della villa di Torre del Lago.

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  • Museo

MuSA e le Vie del Marmo

Pietrasanta, Toscana

Il MuSA, il Museo virtuale della Scultura e dell’Architettura, è uno spazio dedicato alla promozione del territorio e delle sue eccellenze produttive. Per la sua collocazione geografica, esso rappresenta in tutte le sue componenti il comparto lapideo apuo-versiliese e i suoi protagonisti assoluti: imprenditori, artigiani, scultori, architetti, pittori, scrittori che, fin dai tempi di Michelangelo, visitano, lavorano e vivono la città di Pietrasanta come luogo ideale per la creazione dell’opera ed esplorano le vie del marmo.
Le vie del marmo rappresentano un itinerario attraverso i luoghi più significativi legati all’estrazione e alla lavorazione del marmo, un’attività economica che in Versilia ha una grande tradizione. I giacimenti marmiferi sono stati infatti sfruttati fin da epoca antichissima; la dinastia medicea rivestì un ruolo di primaria importanza nella valorizzazione dei monti della Versilia come fonti di estrazione marmorea, dando inizio a una tradizione di distribuzione del materiale in direzione del mare, attraverso la “via di marina”, che vedeva i blocchi caricati su carri trainati da buoi e successivamente issati sopra le navi. Lo sfruttamento delle cave marmoree e la solida tradizione artistica che ne è seguita hanno reso la Versilia un territorio tutt´oggi economicamente alimentato dalla valorizzazione della produzione scultorea e artistica in generale.
-Prima tappa: MUSA e la città di Pietrasanta. Il MUSA è uno spazio espositivo dotato di attrezzature all’avanguardia e di avanzati sistemi multimediali, studiati per offrire al visitatore presentazioni spettacolari e interattive. L’ambiente, totalmente immersivo sia per i grandi schermi che permettono un’ampia visualizzazione, che per l’impianto sonoro, consente di catturare e imprimere nel visitatore immagini, suoni, sensazioni. Durante l’anno è possibile visitare mostre, eventi pubblici, presentazioni che si svolgono presso il museo. Oltre a visitare, nel centro storico della città, le botteghe artigiane dove si continua a tramandare il mestiere di scultore, è possibile ammirare, nel Museo dei Bozzetti una raccolta di opere in continua espansione, realizzate tra l´inizio del Novecento e i giorni nostri da artisti provenienti da ogni parte del mondo. Va inoltre menzionata la nota cittadina di Forte dei Marmi, non distante da Pietrasanta, che deve il suo nome al deposito dei marmi che tradizionalmente si raccoglievano sulle sue rive in attesa di essere caricati sulle imbarcazioni.
-Seconda tappa: Querceta. Vanta numerosi laboratori artistici nell´ambito dei quali vengono prodotte opere in marmo per committenti internazionali. Proprio da Querceta è inoltre possibile raggiungere le cave di marmo bianco delle Apuane, tra le quali sono da segnalare quelle del Monte Altissimo e del Monte Corchia. A Seravezza è possibile visitare il Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, situato presso il Palazzo Mediceo, che espone i reperti dell´antica lavorazione marmorea. A Pomezzana, nel comune di Stazzema, è attiva ed aperta ai visitatori l´antica ferriera dei Milani, nella quale vengono fabbricati i diversi utensili necessari ai marmisti per estrarre i blocchi dalla cava ed operare successivamente in laboratorio.

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  • Evento

Cittadella del Carnevale di Viareggio

Viareggio, Toscana

Il Carnevale di Viareggio è un evento spettacolare tra i più belli e grandiosi del mondo.
La prima sfilata di carrozze addobbate a festa nella storica Via Regia, nel cuore della città vecchia, è datata 1873. Sul finire del secolo comparvero in sfilata i carri trionfali, monumenti costruiti in legno, scagliola e juta, modellati da scultori locali e allestiti da carpentieri e fabbri che lavoravano nei cantieri navali nella Darsena di Viareggio.
All’inizio del Novecento le sfilate furono trasferite da Via Regia alla Passeggiata a mare, e lo spettacolo del Carnevale di Viareggio poté godere di un palcoscenico tanto straordinario quanto spazioso che stimolò la fantasia e la creatività dei Maestri carristi.
Negli anni ’20, dopo l’interruzione per la prima guerra mondiale, la realizzazione dei carri beneficiò dell’introduzione delle tecniche della cartapesta e della movimentazione, rendendo i carri ancora più colossali e spettacolari.
Nel 1930 Uberto Bonetti, pittore e grafico futurista, ideò Burlamacco: la maschera simbolo di Viareggio.
Interrotto per la seconda guerra mondiale, il Carnevale di Viareggio riprese nel 1946.
Nel 1960 un rogo distrusse i baracconi dove venivano costruiti i carri, che furono così trasferiti negli hangar di via Marco Polo.
Nel 2001 è stata inaugurata la nuova Cittadella del Carnevale, uno straordinario complesso architettonico interamente dedicato alla creazione e alla conservazione del Carnevale di Viareggio. Su una gigantesca piazza ellittica, arena per grandi spettacoli all’aperto in estate, si affacciano sedici hangar-laboratori in cui i costruttori forgiano le loro idee e intuizioni. Qui vengono creati i giganteschi carri. Due i Musei: uno dedicato alla storia dei carri del Carnevale e l’altro al Carnevalotto, una preziosa collezione di opere d’arte di grandi firme contemporanee ispirate al Carnevale di Viareggio.

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  • Museo

Villa Museo Puccini

Viareggio, Toscana

Tornato a Lucca, nel 1891 Puccini si trasferì a Torre del Lago (ora Torre del Lago Puccini, frazione di Viareggio), che considerava il posto ideale per coltivare la sua passione per la caccia e per trarre l’ispirazione musicale. Di Torre del Lago il maestro fece il suo rifugio, prima in una vecchia casa affittata, poi facendosi costruire la villa che andò ad abitare nel 1900 e dove visse con la famiglia fino al 1921. Qui nacquero la maggior parte delle sue opere: Manon Lescaut (1891), La Bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1904), La Fanciulla del West (1910), La Rondine (1917), Il Trittico (1918).
La villa, al cui interno fu realizzato un mausoleo con una cappella nella quale il compositore fu sepolto insieme alla moglie e al figlio che morirono qualche anno dopo, è conosciuta oggi come “Villa Museo Puccini” ed è aperta al pubblico e visitabile.
Ogni anno in estate, a partire dal 1930, viene organizzato il Festival Puccini di Torre del Lago. Nel 2008, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del compositore, è stato inaugurato il Nuovo Grande Teatro all’aperto Giacomo Puccini, situato sul lago nei pressi della Villa.

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  • Monumento

Villa Puccini di Viareggio

Viareggio, Toscana

Nel 1921, a causa dell’inquinamento prodotto dalla fabbrica di estrazione di torba sul lago, il Maestro spostò la susa dimora a Viareggio dove iniziò Turandot, il suo ultimo lavoro, rimasto incompiuto a causa della precoce morte il 29 novembre 1924 a Bruxelles in seguito a una malattia debilitante alla gola. La salma del Maestro riposa nella cappella all’interno della villa di Torre del Lago.

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  • Museo

MuSA e le Vie del Marmo

Pietrasanta, Toscana

Il MuSA, il Museo virtuale della Scultura e dell’Architettura, è uno spazio dedicato alla promozione del territorio e delle sue eccellenze produttive. Per la sua collocazione geografica, esso rappresenta in tutte le sue componenti il comparto lapideo apuo-versiliese e i suoi protagonisti assoluti: imprenditori, artigiani, scultori, architetti, pittori, scrittori che, fin dai tempi di Michelangelo, visitano, lavorano e vivono la città di Pietrasanta come luogo ideale per la creazione dell’opera ed esplorano le vie del marmo.
Le vie del marmo rappresentano un itinerario attraverso i luoghi più significativi legati all’estrazione e alla lavorazione del marmo, un’attività economica che in Versilia ha una grande tradizione. I giacimenti marmiferi sono stati infatti sfruttati fin da epoca antichissima; la dinastia medicea rivestì un ruolo di primaria importanza nella valorizzazione dei monti della Versilia come fonti di estrazione marmorea, dando inizio a una tradizione di distribuzione del materiale in direzione del mare, attraverso la “via di marina”, che vedeva i blocchi caricati su carri trainati da buoi e successivamente issati sopra le navi. Lo sfruttamento delle cave marmoree e la solida tradizione artistica che ne è seguita hanno reso la Versilia un territorio tutt´oggi economicamente alimentato dalla valorizzazione della produzione scultorea e artistica in generale.
-Prima tappa: MUSA e la città di Pietrasanta. Il MUSA è uno spazio espositivo dotato di attrezzature all’avanguardia e di avanzati sistemi multimediali, studiati per offrire al visitatore presentazioni spettacolari e interattive. L’ambiente, totalmente immersivo sia per i grandi schermi che permettono un’ampia visualizzazione, che per l’impianto sonoro, consente di catturare e imprimere nel visitatore immagini, suoni, sensazioni. Durante l’anno è possibile visitare mostre, eventi pubblici, presentazioni che si svolgono presso il museo. Oltre a visitare, nel centro storico della città, le botteghe artigiane dove si continua a tramandare il mestiere di scultore, è possibile ammirare, nel Museo dei Bozzetti una raccolta di opere in continua espansione, realizzate tra l´inizio del Novecento e i giorni nostri da artisti provenienti da ogni parte del mondo. Va inoltre menzionata la nota cittadina di Forte dei Marmi, non distante da Pietrasanta, che deve il suo nome al deposito dei marmi che tradizionalmente si raccoglievano sulle sue rive in attesa di essere caricati sulle imbarcazioni.
-Seconda tappa: Querceta. Vanta numerosi laboratori artistici nell´ambito dei quali vengono prodotte opere in marmo per committenti internazionali. Proprio da Querceta è inoltre possibile raggiungere le cave di marmo bianco delle Apuane, tra le quali sono da segnalare quelle del Monte Altissimo e del Monte Corchia. A Seravezza è possibile visitare il Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, situato presso il Palazzo Mediceo, che espone i reperti dell´antica lavorazione marmorea. A Pomezzana, nel comune di Stazzema, è attiva ed aperta ai visitatori l´antica ferriera dei Milani, nella quale vengono fabbricati i diversi utensili necessari ai marmisti per estrarre i blocchi dalla cava ed operare successivamente in laboratorio.

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