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Comune di NOVARA
La basilica, opera dell’architetto Pellegrino Pellegrini, detto Tibaldi, fu edificata tra il 1577 e il 1659, in seguito all’abbattimento della primitiva chiesa dedicata al patrono di Novara, per la costruzione della nuova cinta muraria voluta da Carlo V. L’edificio, a una navata, presenta una pianta a croce latina di struttura tardo-rinascimentale e possiede numerose opere d’arte, tra cui un’antica cattedra vescovile. Nello scurolo, di fattura settecentesca, è conservata un’urna d’argento con i resti di San Gaudenzio, patrono della diocesi.
Il campanile è opera di Benedetto Alfieri (1786).
La cupola, edificata tra il 1841 e il 1878 da Alessandro Antonelli, è completamente realizzata in muratura, misura 121 m di altezza e ha un diametro alla base di 31 m. La cupola, retta dalle quattro coppie di arconi, è costituita da corone concentriche di pilastri in muratura di mattoni, che reggono le cupole interne in successione. Alla sommità della struttura è posta una statua in bronzo ricoperta in lamine d’oro del Cristo Salvatore, opera di Pietro Zucchi (1873). La cupola della basilica di San Gaudenzio, con le sue colonne, la decorazione floreale a stucco della cupola interna, la guglia, i mattoni rossi, le travi di legno a vista e i grandi archi in pietra è un’opera di straordinaria bellezza che è possibile visitare accedendo da via Bescapè e utilizzando l’ascensore posto nel campanile dell’Alfieri che permette di raggiungere la Sala del Compasso, situata ad oltre 24 metri di altezza.
Dal 2016, grazie al museo interattivo “Viva la cupola”, la visita è supportata dall’installazione di monitor dotati di schermo digitale, da cui è possibile consultare brevi video esplicativi realizzati per rendere immediata e interessante la storia dell’edificio. L’allestimento è ad alto contenuto tecnologico e include la presenza di “campane sonore” che isolano l’audio esplicativo ad un’area circoscritta, per non disturbare gli altri visitatori. Nella Sala del Compasso grazie ad un gioco di luci e di stampe è possibile comprendere meglio la tecnica utilizzata per disegnare ogni parte della cupola. Il percorso è arricchito da due cubi di vetro nel transetto. Nel primo è possibile, effettuare una visita virtuale della cupola attraverso dispositivi che porteranno il visitatore a fluttuare sulle architetture di Novara, vivendo una prospettiva nuova dell’edificio e della città. Il secondo è dedicato alla visione del documentario intitolato “Antonelli e la sua Cupola”, in cui grazie ai progetti originali e alle immagini di archivio, unite alla fiction sull’Antonelli girata per la Città di Novara, si può avere una visione moderna, dinamica ed esaustiva della storia della cupola.
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