Giardino Zoologico di Pistoia

Comune di PISTOIA

  • Parco

Il Giardino Zoologico di Pistoia è un parco con oltre 400 animali e 7 ettari di estensione; in continua espansione. Fondato nel 1970 da Raffaello Galardini e rappresenta una delle principali strutture zoologiche in Italia, estendendosi per circa 14 ettari (di cui solo 7 al momento aperti al pubblico).
Ospita circa 400 animali fra mammiferi, rettili, uccelli, anfibi e invertebrati, tra cui lemuri del Madagascar, leoni, tigri, lupi, elefanti asiatici, giraffe, e orsi bruni. Lo zoo è tra i membri fondatori dell’Unione Italiana Zoo e Acquari (UIZA) e membro dell’ EAZA. Gli animali dello zoo non sono presi dalla natura, sono nati qui o provengono da altri zoo. I trasferimenti seguono progetti per la salvaguardia delle specie minacciate o programmi di collaborazione tra zoo.
Dal 2001 il parco ha intrapreso una serie di interventi e di ristrutturazione, realizzando nuove aree per lupi, linci, grandi felini, primati e orsi bruni. Gli spazi sono progettati per assicurare un elevato grado di benessere agli animali presenti e garantire ai visitatori un’ottima visuale in una dimensione naturalistica. Nel 2011 lo zoo ha aperto un’area dedicata ai pinguini africani e data la crescita della colonia, a luglio 2017 ha inaugurato una nuova area più grande denominata Betty’s Bay là dove sorgevano le vasche dell’otaria e degli orsi polari. E’ del 2018 la realizzazione dell’area dedicata alle lontre asiatiche
Il parco partecipa a programmi internazionali di riproduzione delle specie animali minacciate di estinzione coordinati dall’ EAZA. Realizza progetti di ricerca in collaborazione con alcune università italiane e programmi mirati alla conservazione degli habitat di origine delle specie presenti al Giardino Zoologico e al sostegno delle comunità che vivono nelle aree interessate.
Per dimensione e importanza dell’attività didattica e di conservazione delle specie animali, il parco costituisce una delle principali strutture del genere in Italia.
La missione che porta avanti è quella di rappresentare un centro per accrescere nel pubblico la conoscenza della biodiversità e il suo valore per la vita umana. Il parco inoltre organizza e propone anche laboratori caratterizzati dal continuo coinvolgimento dei bambini che possono toccare reperti di origine naturale (penne, uova, crani, pelli…), ascoltare suoni degli animali, annusare gli odori e interagire con alcuni piccoli animali. Questi laboratori possono essere anche proposti come attività didattica alle scuole (scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado).
Diverse sono le attività organizzate dal parco: i compleanni, le visite notture per bambini dagli 8 anni in su, la caccia al tesoro “UNA STORIA ATTORNO AL FUOCO” e “In viaggio con la dott.ssa Raptor, la paleontologa del GZP.
Il Parco ha come unica fonte di finanziamento l’ingresso dei visitatori.

Gli del luogo

Giardino Zoologico di Pistoia

Turista

Naturalistico

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  • Eccellenza Naturalistica

Giardino della Villa medicea di Castello

Firenze, Toscana

Il Giardino della Villa di Castello può a pieno titolo definirsi prototipo del giardino all’italiana cinquecentesco. Venne realizzato come parte significativa di un complessivo programma di rinnovamento e abbellimento della Villa di Castello, ereditata dalla madre Maria Salviati, nipote di Lorenzo il Magnifico. Il giardino vanta una eccezionale collezione di agrumi, costituita da circa cinquecento piante di importanza storico-botanica unica al mondo discendenti dalle antiche varietà medicee con esemplari di oltre trecento anni di vita. Le piante sono rigorosamente curate secondo le antiche tecniche di coltivazione, esposte all’aperto da aprile a ottobre e ricoverate nel periodo invernale nelle storiche limonaie. Anche il giardino delle erbe officinali è un vero gioiello con la Stufa dei mugherini, che custodisce il raro gelsomino indiano di Goa detto “mugherino”, che dà il nome alla serra del cosiddetto “ortaccio” o Giardino segreto.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Villa Medicea della Petraia

Firenze, Toscana

La Petraia è una delle più affascinanti ville medicee per la felice collocazione nel paesaggio, per l’eccellenza delle decorazioni pittoriche, per la rigogliosa natura del parco. Dichiarata dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità nel 2013, distante pochi chilometri da Firenze è la tipica residenza suburbana, rifugio per i granduchi della famiglia Medici dalle fatiche della città. Un antico edificio fortificato, di cui resta ancora la grande torre, fu ingrandito verso la fine del Cinquecento per realizzare l’attuale villa e il terreno circostante fu sbancato per inquadrarla nel bellissimo giardino a terrazze. Il cortile della villa, coperto nell’Ottocento, è decorato con affreschi del Volterrano e di Cosimo Daddi. La famosa scultura bronzea del Giambologna raffigurante Venere-Fiorenza, che completava l’omonima fontana posta anticamente nel giardino della villa di Castello, è ora collocata all’interno per garantirne la conservazione.

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  • Museo

Villa Corsini a Castello

Firenze, Toscana

La Villa fu acquistata nel 1697 per la sua vicinanza alla Villa medicea della Petraia dal Consigliere del Granduca Cosimo III de’ Medici, Filippo Corsini, che ne affidò la ristrutturazione a Giovan Battista Foggini (1652-1725), architetto e scultore granducale, oltre che direttore delle manifatture di corte. La Villa rimase in proprietà dei principi Corsini fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando venne occupata dalle armate tedesche, per passare poi agli alleati della Divisione Fulgore. Nel 1960 Villa Corsini passò alla famiglia Costoli e all’ing. Galliano Pio Boldrini. Nel 1968 i Costoli vendettero la loro parte allo Stato e Boldrini donò la propria. Passata dal 1971 al demanio dello Stato, dal 2015 è entrata a far parte della Direzione regionale musei della Toscana. La Villa ospita dalla fine degli anni Ottanta un deposito di reperti archeologici della Soprintendenza Archeologica della Toscana, in origine sistemati negli ambienti di palazzo della Crocetta, da dove furono rimossi in seguito alla ristrutturazione del percorso museale compiuta dopo l’alluvione del 1966. La struttura è stata oggetto di una campagna di restauri diretti dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Firenze, iniziati nel 2000 con il grande salone e il cortile interno. Grazie al costante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il progetto di recupero dell’antico complesso barocco ha visto infine la sua conclusione nel 2010, con il rifacimento della facciata e di buona parte degli ambienti interni.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Villa La Quiete

Firenze, Toscana

Villa La Quiete custodisce il patrimonio storico-artistico legato alle vicende delle Montalve – congregazione fondata nel Seicento da Eleonora Ramirez di Montalvo, Suore dal 1939 – che hanno vissuto e custodito la Villa per oltre tre secoli. Il percorso comincia con la visita alla sala dei capolavori cinquecenteschi e prosegue nella chiesa della SS. Trinità. Attraverso il corridoio d’ingresso si raggiunge poi il Cortile della Lanterna da cui si può ammirare la farmacia seicentesca. La visita si conclude con le sale affrescate e l’affaccio sul giardino all’italiana.

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  • Eccellenza Naturalistica

Parco di Villa Il Ventaglio

Firenze, Toscana

Originariamente l’edificio era nel Quattrocento una casa da oste con podere che apparteneva a Lippaccio e Giovanni Brancacci: situata sulla collina delle Forbici, offriva l’opportunità di una sosta ai pellegrini che da Porta a Pinti si recavano a San Domenico di Fiesole. Il Parco in stile inglese si estende sulla collina per circa cinque ettari, elementi caratterizzanti sono il laghetto romantico, con isoletta e ponticello, nel pratone di ingresso. Dopo l’acquisizione allo Stato, i lavori di restauro condotti dalla Soprintendenza tra il 1983 ed il 1985 hanno conservato integralmente i valori paesaggistici e ambientali del parco. L’impianto naturalistico collinare del parco, che presenta in prevalenza piantagioni aroree e boschive, è stato realizzato essenzialmente con caratteristiche e valori paesaggistici, sfruttando la potenzialità delle vedute e degli scorci verso la città

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  • Museo

Museo “Stibbert”

Firenze, Toscana

Il Museo deve la sua esistenza ad un uomo straordinario, Frederick Stibbert (1838-1906), di padre inglese e madre italiana, nato a Firenze ma educato in Inghilterra. Proveniva da una famiglia di militari: il padre colonnello delle prestigiose Coldstream Guards, il nonno governatore generale del Bengala, India, da dove ebbe inizio la ricchezza della famiglia che il giovane Stibbert ereditò appena ventenne. Dedicò presto la sua attenzione alla collezione per la quale egli stesso creò, sul colle di Montughi, un museo. “Il mio museo”, come egli lo chiamò, “che mi costa ingenti somme di denaro, tante cure e fatiche”, aggiunge nel suo testamento. Alla sua morte egli lasciò il Museo alla città di Firenze.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Villa medicea di Careggi

Firenze, Toscana

Dopo le ville di Cafaggiolo e del Trebbio nel Mugello, quella di Careggi è la terza dimora campestre ad essere costruita dai Medici e ad essere ristrutturata da Michelozzo. Collocata sulla collina omonima, la dimora ha il carattere prevalentemente agreste di villa-fattoria, la cui estrema vicinanza alla città poteva consentire la cura degli affari pubblici e privati dei Medici. L’edificio che si articola su quattro piani, due fuori terra, uno interrato e uno sottotetto è caratterizzato da il fronte est leggermente incurvato e da un coronamento merlato in aggetto su beccatelli di pietra che diventa un elemento unificatore e richiama le sembianze di una fortezza senza tuttavia averne la funzione. Il corpo più antico, quello a pianta più compatta, ha un cortile loggiato centrale. Al piano terra si trovano la cappella, alcune sale di rappresentanza e lo scalone principale di collegamento alle stanze del piano superiore. Alla Villa sono annessi sia un giardino formale, prospicente la facciata a mezzogiorno, sia un grande parco paesistico che la circonda su tutti i lati. L’assetto ottocentesco del parco paesaggistico fu voluto da Francis Joseph Sloane e ancora oggi è caratterizzato da specie arboree ad alto fusto, con presenza di varie specie esotiche.

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  • Patrimonio culturale Religioso

Chiesa di Santa Maria del Carmine

Firenze, Toscana

Distrutta da un incendio nel 1771, fu ricostruita all’interno su progetto di Giuseppe Ruggieri e terminata nel 1782 da Giulio Mannaioni. La fondazione risale alla fine del Duecento e sui fianchi è ancora possibile ammirare le tracce del primitivo impianto gotico, mentre la facciata in pietrame e laterizio è rimasta incompiuta. Oltre alla Crocifissione di Vasari e la volta con l’ascensione di Giuseppe Romei, incorniciata dalle quadrature illusionistiche di Domenico Stagi, la chiesa è divenuta famosa per la Cappella Brancacci che ospita gli affreschi di Masaccio e Masolino. Nell’attiguo convento si può ammirare l’Ultima Cena di Alessandro Allori, in cui compare l’autoritratto dell’artista.

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  • Patrimonio culturale Religioso

Cappella Brancacci

Firenze, Toscana

La Cappella Brancacci è considerata un capolavoro assoluto della pittura, con cui si inaugura il Primo Rinascimento. È stata voluta dai Brancacci, una delle famiglie più in vista della Firenze del Quattrocento, poi caduta in disgrazia a causa del contrasto con la famiglia dei Medici. L’hanno dipinta tre tra i più famosi pittori della storia: Masolino da Panicale, Masaccio e Filippino Lippi. Il ciclo costituisce una delle più complete rappresentazioni delle storie di San Pietro, che ricevette il compito di fondare la Chiesa di Cristo per proseguire la missione di salvare l’uomo dopo il peccato originale e la cacciata dal paradiso. È stata ammirata e lodata fin dalle origini e ha costituito un modello su cui intere generazioni di artisti si sono formate, come Leonardo da Vinci e Michelangelo. È sopravvissuta al devastante incendio del 1771 che distrusse quasi completamente la Chiesa del Carmine.

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  • Museo

Sinagoga e museo di arte e storia ebraica

Firenze, Toscana

Inaugurata nel 1882, qualche anno dopo l’Emancipazione degli ebrei italiani, avvenuta nel 1861 con la proclamazione dell’Unità d’Italia, è uno degli esempi più significativi in Europa dello stile esotico moresco con elementi arabi e bizantini, che caratterizza sia l’esterno, con l’imponente facciata rivestita di lastre di travertino bianco e di pietra calcarea rosa, la cupola centrale e quelle delle torri laterali rivestite in rame (in origine dorate), i portali in legno di noce, sia gli interni e gli arredi in legno. La scelta del luogo seguì un lungo dibattito che vide contrapposti coloro che volevano mantenere il luogo di culto nel centro della città, e chi lo voleva in una zona più periferica. La seconda ipotesi prevalse e fu scelto il quartiere della “Mattonaia”, ancora dentro le mura cittadine ma in cui l’espansione edilizia non aveva coperto i terreni rimasti ad orti e giardini. Il nuovo Tempio di Firenze fu inaugurato il 24 ottobre 1882.

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  • Museo

Museo archeologico nazionale di Firenze

Firenze, Toscana

La formazione del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, uno dei più antichi in Italia e ad oggi il più grande museo archeologico d’Italia a nord di Roma, si colloca all’interno di un fenomeno di portata europea: la nascita di musei come istituzioni statali legate alla formazione delle nazioni moderne. Nel quadro di un programma più ampio di riordinamento dei musei della città mediante lo smembramento delle collezioni della Galleria degli Uffizi, il Museo (istituito con Regio decreto del 17 Marzo 1870) fu inaugurato dal re Vittorio Emanuele II il 12 Marzo 1871 nel cd. “Cenacolo di Foligno”, in via Faenza, con le collezioni del Museo Etrusco, che comprendeva anche le antichità greche e romane delle collezioni medicee e lorenesi.

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  • Museo

Pinacoteca della Certosa di Firenze

Firenze, Toscana

La pinacoteca raccoglie varie opere d’arte che ornavano il monastero. La visita comprende anche i locali monumentali della Certosa: chiesa, chiostri, sala capitolare, refettorio, foresteria.

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Eventi

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Enogastronomico

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