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Comune di TORRALBA
Il nuraghe è noto anche come sa Domu de su Re, in riferimento alla sua maestosità e alla teoria che vi risiedesse il capo tribù. È considerato uno dei gioielli dell’architettura protosarda, in auge dal Bronzo medio all’età del Ferro (XVI-IX secolo a.C.). La struttura presenta di un mastio (torre centrale) e un bastione trilobato. Attorno si estende un abitato di capanne circolari e di edifici rettangolari di età romana.
È un’opera di ingegneria nuragica di indubbio pregio, realizzata con blocchi basaltici murati a secco, imponenti e irregolari alla base e progressivamente più piccoli e sagomati verso la sommità.
La muratura esterna segue un andamento curvilineo, con file di massi disposti orizzontalmente. Il monumento ha una pianta triangolare con al centro il mastio ben protetto da tre torri.
L’ingresso principale si affaccia sul cortile dove si innalza il mastio, del quale si conservano integralmente solo la prima e la seconda camera; sulla parete sono presenti 7 accessi disposti simmetricamente, che intercettano i vari spazi anche al primo e al secondo piano. Alle due estremità del cortile ci sono gli ingressi delle torri Ovest ed Est: in ciascuna di queste camere, un altro varco le collega, mediante monumentali corridoi, alla torre Nord.
Dal piano terra del Mastio si sale lungo la scala elicoidale e si raggiunge la camera del primo piano che, come quella sottostante, ha la copertura a tholos. Le linee geometriche dello schema planimetrico del piano inferiore, sono riproposte anche al piano superiore: solo la Torre Centrale aveva un ulteriore livello, di cui si conservano solo alcuni filari.
All’interno del nuraghe si sviluppano lunghi corridoi, scale elicoidali che introducono agli ambienti superiori, silos per conservare le derrate e un sistema di pozzi. Il sito si caratterizza per l’ampiezza degli spazi all’interno delle mura.
I reperti delle varie campagne di scavo sono esposti nel Museo della Valle dei Nuraghi nel Logudoro Meilogu, nel centro urbano di Torralba.
All’esterno i ruderi delle 14 capanne circolari e degli edifici rettangolari testimoni del riuso in epoca romana. Le capanne conservano sedili, focolari, tramezzi e stipetti, che aiutano a ipotizzarne la funzione: abitazioni, laboratori, sedi pubbliche, come la capanna delle riunioni. Vicino alla torre ovest fu rinvenuto un ripostiglio di pani di bronzo, esposti nel museo Sanna di Sassari.
Il Nuraghe Santu Antine è ubicato 4 km a sud dal centro abitato del Comune di Torralba, ed 1,5km dalla Strada Statale 131 Carlo Felice. Per raggiungerlo dalla SS 131, direzione Cagliari – Sassari, si prende lo svincolo per Torralba al km 173,200, svoltando per Bono. Superata la stazione ferroviaria il nuraghe, si raggiunge dopo poche centinaia di metri, procedendo per una stradina laterale, sulla destra che conduce al sito archeologico.
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