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Pesaro

Che cos’è un Teatro Eco-Acustico? A Pesaro lo sanno, perché ne hanno uno, forse al momento l’unico al mondo. La Sonosfera, si chiama così, è stata inaugurata il 6 gennaio 2020 alla presenza di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo. Isolata dall’esterno e completamente fonoassorbente, la Sonosfera ha 45 altoparlanti che offrono un’acustica pressoché perfetta. Il perché sia stata fatta qui è presto detto: dal 2017, Pesaro è “Citta Creativa Unesco della Musica”. Una nomina seguita a due anni di candidatura e a un cammino che ha visto collaborare tutte le istituzioni locali e nazionali interessate a fare dell’importante patrimonio musicale pesarese uno dei motori della strategia di sviluppo di un intero territorio. Questa è infatti la città natale di Gioacchino Rossini, la cui figura e opere ritornano sempre per le strade della città. Nel Teatro, nel Conservatorio e nel Liceo Musicale che portano il suo nome, e nel Rossini Opera Festival che ogni anno anima la scena teatrale pesarese. Persino la Sonosfera ha un legato con il mondo del grande compositore marchigiano: è parte del patrimonio del locale Museo Nazionale Rossini e a progettarla è stato un docente del Conservatorio Rossini, David Monacchi, musicista, esperto di acustica più di un ingegnere. Fra gli altri input cittadini che hanno spinto alla nomina e poi conferma a Patrimonio dell’Umanità c’è anche l’Auditorium Pedrotti, ricavato in un annesso del settecentesco Palazzo Olivieri e con una sala da concerti rinomata per la sua acustica. Un antesignano della più avveniristica creazione del Professor Monacchi.

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Dati ottenuti tramite l’analisi delle recensioni sul web

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Parco Naturale San Bartolo

Pesaro, Marche

5 elementi Cosa fare e vedere

  • Culturale Materiale - Altro

Sfera Grande di Pomodoro

Pesaro, Marche

Simbolo forte del luogo d’incontro per la gente di Pesaro – insieme con la piazza di mare che la accoglie – la “palla” di Arnaldo Pomodoro (Pesaro, 1926) ha una lunga storia. Nel 1971 giunge in città il modello in poliestere della Sfera Grande realizzata per l’Expò di Montreal nel 1967, oggi a Roma davanti al Ministero degli Esteri per decisione di Amintore Fanfani. Nel 1998 la versione in poliestere viene finalmente sostituita dall’imponente fusione in bronzo collocata su una suggestiva forntana ai piedi del mare.
Tipologia fusione in bronzo, anno di realizzazione 1998

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  • Parco

Parco Naturale San Bartolo

Pesaro, Marche

Il Parco San Bartolo si caratterizza principalmente per il tratto di costa alta, in gran parte rappresentata da falesia viva, rara in tutto l’Adriatico. Il resto del territorio protetto è costituto dal paesaggio rurale che, fino agli anni ’50, era attivamente coltivato anche in luoghi oggi impensabili, ai limiti del mare. Il Colle San Bartolo presenta dunque due ambienti distinti: la falesia a mare e il versante interno.
La falesia emerge dalle basse acque marine e e da strette spiagge ciottolose come un susseguirsi ondulato di speroni e valli, intervallate da pareti a strapiombo. Le sommità del rilievo, che sfiorano i 200 metri, permettono un’ampia visione sulla costa e sull’Adriatico, e costituiscono un paesaggio inusuale rispetto alle coste sabbiose tipiche della Romagna e Marche settentrionali. Alla base del colle corre una sottile spiaggia di ghiaia e di ciottoli formata dalla demolizione e dal franamento delle pareti sovrastanti.
Il paesaggio rurale che si scorge nel tratto che degrada dolcemente verso la Statale Adriatica, trasmette un senso di armonia, una sorta di intreccio vitale e gradevole trai coltivi, i campi abbandonati rinaturalizzati e i filari di alberi e siepi.

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  • Museo

Casa Rossini

Pesaro, Marche

La casa natale di Gioachino Rossini, sorge sull´antica “Via del Duomo” (oggi via Rossini). Nel 1892, a cento anni dalla nascita di Rossini, il Comune di Pesaro acquista il palazzo e lo adibisce a museo; nel 1904 viene dichiarato monumento nazionale. Composta da quattro piani e da un sotterraneo, l’edificio è realizzato per fasi successive tra il XV e il XVIII secolo. In questa abitazione Rossini nasce il 29 febbraio 1792 come ricorda l’iscrizione commemorativa posta in una stanza del primo piano: “La divina arte della musica arrise in questa stanza alla nascita di Gioacchino Rossini”. Il compositore qui trascorre i primi anni di vita assieme alla sua famiglia. Della struttura originaria è possibile oggi ammirare le imposte delle finestre ad arco, i camini anneriti dal fumo e alcuni elementi di un’antica cucina.
I materiali esposti provengono in gran parte da collezioni di fine Ottocento; il nucleo più consistente proviene da Parigi e si tratta per lo più di stampe e incisioni, litografie e ritratti appartenuti al grande Alphonse Hubert Martel, collezionista di cimeli rossiniani. Nella dimora natale del collezionista sono esposte le stampe delle opere di Rossini e dei suoi celebri interpreti: Adelina Patti ( Rosina/Barbiere di Siviglia ), Giovan Battista Rubini (Otello), Giuditta Pasta (Tancredi), Gilbert-Louis Duprez (Arnold/ Guillaume Tell).

Degna di nota è la raccolta di trenta ritratti a stampa di Rossini, cronologicamente ordinati dalla giovinezza alla vecchiaia; un disegno di Gustave Dorè lo ritrae sul letto di morte. Oltre ai ritratti ufficiali, è esposta una serie di caricature tra cui una statuetta di Jean Pierre Dantan che mette alla berlina Rossini e altri personaggi dell’ambiente musicale dell’Ottocento. Infine, nella stanza dedicata alla musica, sono ospitati un fortepiano, strumento a tastiera costruito a Venezia nel 1809, e alcuni autografi del maestro.
Da luglio 2015, con il rinnovato allestimento, Casa Rossini ha implementato il materiale in esposizione grazie alla collaborazione con la Fondazione Rossini che ha concesso nuovi e interessanti documenti, tra cui lettere e spartiti autografi, libretti originali di opere rossiniane e la digitalizzazione di intere partiture.

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  • Monumento

Teatro Rossini

Pesaro, Marche

Il Teatro Gioacchino Rossini è il più importante teatro di Pesaro, in cui viene organizzata una serie di spettacoli di prosa, musica e danza. È anche uno dei luoghi in cui ogni anno si svolge il festival musicale lirico Rossini Opera Festival.
Costruito nel 1637 come Teatro del Sole, fu riedificato nel sito originale nel 1818 prendendo la denominazione di Teatro Nuovo, ed inaugurato il 10 giugno di quello stesso anno con la messa in scena di La gazza ladra di Gioachino Rossini sotto la conduzione dallo stesso compositore nella sua città natale. Il Teatro Rossini, che dal 1854 ha preso il suo nome attuale in onore del compositore, ha una capienza di 860 posti, con un auditorium progettato con la classica forma a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi più il loggione.
Il terremoto del 30 ottobre 1930, che colpì le provincie di Pesaro e Ancona, ha richiesto circa quattro anni di lavori di ristrutturazione. Il teatro riaprì nel mese di agosto del 1934 con la messa in scena del Guglielmo Tell.
Nel 1966, lo stato di deterioramento in cui si trovava portò alla sua chiusura, che si è protratta per 14 anni. Il teatro fu nuovamente riaperto il 6 aprile del 1980, proprio in concomitanza con la prima edizione del Rossini Opera Festival

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  • Sportivo

Bicipolitana Pesaro

Pesaro, Marche

La Bicipolitana è una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette.
Lo schema utilizzato è quello delle metropolitane di tutto il mondo. Vi sono delle linee (gialla, rossa, verde, arancione…) che collegano diverse zone della città, permettendo uno spostamento rapido, con zero spesa, zero inquinamento, zero stress.
La Bicipolitana è in fase di costruzione; ci sono linee realizzate, altre che sarano completate a breve, altre ancora che richiederanno un tempo più lungo.
Ci sono, ad esempio, la linea azzurra che collega il Porto a Fosso Sejore, la linea verde che permette di collegare Baia Flaminia a Borgo Santa Maria lungo il fiume Foglia. Le linee sono indicate da apposita segnaletica e colorazione, per consentire di riconoscerle subito e memorizzarle facilmente.

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  • Culturale Materiale - Altro

Sfera Grande di Pomodoro

Pesaro, Marche

Simbolo forte del luogo d’incontro per la gente di Pesaro – insieme con la piazza di mare che la accoglie – la “palla” di Arnaldo Pomodoro (Pesaro, 1926) ha una lunga storia. Nel 1971 giunge in città il modello in poliestere della Sfera Grande realizzata per l’Expò di Montreal nel 1967, oggi a Roma davanti al Ministero degli Esteri per decisione di Amintore Fanfani. Nel 1998 la versione in poliestere viene finalmente sostituita dall’imponente fusione in bronzo collocata su una suggestiva forntana ai piedi del mare.
Tipologia fusione in bronzo, anno di realizzazione 1998

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  • Parco

Parco Naturale San Bartolo

Pesaro, Marche

Il Parco San Bartolo si caratterizza principalmente per il tratto di costa alta, in gran parte rappresentata da falesia viva, rara in tutto l’Adriatico. Il resto del territorio protetto è costituto dal paesaggio rurale che, fino agli anni ’50, era attivamente coltivato anche in luoghi oggi impensabili, ai limiti del mare. Il Colle San Bartolo presenta dunque due ambienti distinti: la falesia a mare e il versante interno.
La falesia emerge dalle basse acque marine e e da strette spiagge ciottolose come un susseguirsi ondulato di speroni e valli, intervallate da pareti a strapiombo. Le sommità del rilievo, che sfiorano i 200 metri, permettono un’ampia visione sulla costa e sull’Adriatico, e costituiscono un paesaggio inusuale rispetto alle coste sabbiose tipiche della Romagna e Marche settentrionali. Alla base del colle corre una sottile spiaggia di ghiaia e di ciottoli formata dalla demolizione e dal franamento delle pareti sovrastanti.
Il paesaggio rurale che si scorge nel tratto che degrada dolcemente verso la Statale Adriatica, trasmette un senso di armonia, una sorta di intreccio vitale e gradevole trai coltivi, i campi abbandonati rinaturalizzati e i filari di alberi e siepi.

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  • Museo

Casa Rossini

Pesaro, Marche

La casa natale di Gioachino Rossini, sorge sull´antica “Via del Duomo” (oggi via Rossini). Nel 1892, a cento anni dalla nascita di Rossini, il Comune di Pesaro acquista il palazzo e lo adibisce a museo; nel 1904 viene dichiarato monumento nazionale. Composta da quattro piani e da un sotterraneo, l’edificio è realizzato per fasi successive tra il XV e il XVIII secolo. In questa abitazione Rossini nasce il 29 febbraio 1792 come ricorda l’iscrizione commemorativa posta in una stanza del primo piano: “La divina arte della musica arrise in questa stanza alla nascita di Gioacchino Rossini”. Il compositore qui trascorre i primi anni di vita assieme alla sua famiglia. Della struttura originaria è possibile oggi ammirare le imposte delle finestre ad arco, i camini anneriti dal fumo e alcuni elementi di un’antica cucina.
I materiali esposti provengono in gran parte da collezioni di fine Ottocento; il nucleo più consistente proviene da Parigi e si tratta per lo più di stampe e incisioni, litografie e ritratti appartenuti al grande Alphonse Hubert Martel, collezionista di cimeli rossiniani. Nella dimora natale del collezionista sono esposte le stampe delle opere di Rossini e dei suoi celebri interpreti: Adelina Patti ( Rosina/Barbiere di Siviglia ), Giovan Battista Rubini (Otello), Giuditta Pasta (Tancredi), Gilbert-Louis Duprez (Arnold/ Guillaume Tell).

Degna di nota è la raccolta di trenta ritratti a stampa di Rossini, cronologicamente ordinati dalla giovinezza alla vecchiaia; un disegno di Gustave Dorè lo ritrae sul letto di morte. Oltre ai ritratti ufficiali, è esposta una serie di caricature tra cui una statuetta di Jean Pierre Dantan che mette alla berlina Rossini e altri personaggi dell’ambiente musicale dell’Ottocento. Infine, nella stanza dedicata alla musica, sono ospitati un fortepiano, strumento a tastiera costruito a Venezia nel 1809, e alcuni autografi del maestro.
Da luglio 2015, con il rinnovato allestimento, Casa Rossini ha implementato il materiale in esposizione grazie alla collaborazione con la Fondazione Rossini che ha concesso nuovi e interessanti documenti, tra cui lettere e spartiti autografi, libretti originali di opere rossiniane e la digitalizzazione di intere partiture.

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  • Monumento

Teatro Rossini

Pesaro, Marche

Il Teatro Gioacchino Rossini è il più importante teatro di Pesaro, in cui viene organizzata una serie di spettacoli di prosa, musica e danza. È anche uno dei luoghi in cui ogni anno si svolge il festival musicale lirico Rossini Opera Festival.
Costruito nel 1637 come Teatro del Sole, fu riedificato nel sito originale nel 1818 prendendo la denominazione di Teatro Nuovo, ed inaugurato il 10 giugno di quello stesso anno con la messa in scena di La gazza ladra di Gioachino Rossini sotto la conduzione dallo stesso compositore nella sua città natale. Il Teatro Rossini, che dal 1854 ha preso il suo nome attuale in onore del compositore, ha una capienza di 860 posti, con un auditorium progettato con la classica forma a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi più il loggione.
Il terremoto del 30 ottobre 1930, che colpì le provincie di Pesaro e Ancona, ha richiesto circa quattro anni di lavori di ristrutturazione. Il teatro riaprì nel mese di agosto del 1934 con la messa in scena del Guglielmo Tell.
Nel 1966, lo stato di deterioramento in cui si trovava portò alla sua chiusura, che si è protratta per 14 anni. Il teatro fu nuovamente riaperto il 6 aprile del 1980, proprio in concomitanza con la prima edizione del Rossini Opera Festival

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  • Sportivo

Bicipolitana Pesaro

Pesaro, Marche

La Bicipolitana è una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette.
Lo schema utilizzato è quello delle metropolitane di tutto il mondo. Vi sono delle linee (gialla, rossa, verde, arancione…) che collegano diverse zone della città, permettendo uno spostamento rapido, con zero spesa, zero inquinamento, zero stress.
La Bicipolitana è in fase di costruzione; ci sono linee realizzate, altre che sarano completate a breve, altre ancora che richiederanno un tempo più lungo.
Ci sono, ad esempio, la linea azzurra che collega il Porto a Fosso Sejore, la linea verde che permette di collegare Baia Flaminia a Borgo Santa Maria lungo il fiume Foglia. Le linee sono indicate da apposita segnaletica e colorazione, per consentire di riconoscerle subito e memorizzarle facilmente.

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