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Recanati

Se andate a Recanati nella speranza di scrutare l’orizzonte al di là della celebre siepe descritta nei versi dell’Infinito… Sappiate che quella siepe non c’è più. In compenso, nella casa natale di Giacomo Leopardi, ogni singolo oggetto è rimasto là dove lo aveva lasciato il poeta marchigiano: la piccola scrivania che lui stesso spostava nell’arco della giornata davanti alle varie finestre per godere fino all’ultimo della luce del sole, il comodino con l’inchiostro della penna col calamaio su cui appuntava estemporaneamente versi durante la notte, i libri e le “sudate carte” da lui amatissime e così via, fra occhiali, vestiti, cimeli di ogni genere, custoditi fino a oggi dagli ultimi discendenti della dinastia dei Leopardi. Affacciandosi da quelle stesse finestre che lo videro ammirare il campanile del Passero Solitario, le sue amate colline verdi, la casa dello stalliere nonché padre dell’adorata Silvia, sembra di sentire l’eco dei suoi versi immortali, di quelle odi che hanno attraversato due secoli e che oggi fanno di questo palazzo, superbo nell’architettura e nei dettagli sopraffini ma vissuto come una casa di famiglia, una tappa d’obbligo.

Esattamente come quella al Museo Beniamino Gigli, altro illustre recanatese, considerato uno dei più celebri tenori del XX secolo. Anche qui, oggetti, abiti di scena e manifesti delle sue tournée raccontano la vita di un ragazzo partito da qui alla conquista del mondo. Precisamente da Via Risorgimento, Contrada Castelnuovo, dove c’è ancora la più modesta Casa Gigli.

Il resto della cittadina è un invito alla contemplazione di belle architetture e alla preghiera. Molte sono infatti quelle religiose. Fra quelle meglio conservate c’è sicuramente il Chiostro di Sant’Agostino sormontato da una torre. E anche qui, risuona un verso…«D’in su la vetta della torre antica…».

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Recanati - Circuito Leopardi

Recanati, Marche

1 elementi Cosa fare e vedere

  • Eccellenza Urbana / Centro Storico

Recanati – Circuito Leopardi

Recanati, Marche

Il Palazzo Leopardi è un edificio storico di Recanati, noto per essere stato la casa natale del poeta Giacomo Leopardi, che nacque qui il 29 giugno del 1798 e vi soggiornò fino alla sua definitiva partenza nel 1830.
La casa natale del Leopardi sorge a Recanati nel rione di Monte Morello.
L’attuale palazzo risale alla metà del XVIII secolo, quando il canonico Carlo Orazio Leopardi, prozio del Poeta e valente architetto dell’epoca, riunì in un unico nucleo i vari edifici in cui la famiglia aveva abitato ininterrottamente fin dal secolo XIII. A Carlo Orazio si devono in modo particolare la facciata del palazzo, in sobrio stile neoclassico, e lo scalone interno, considerato uno tra i suoi migliori interventi sugli edifici della città.
L’intero primo piano dello stabile è occupato dalla famosa Biblioteca – fonte di sapere per Giacomo Leopardi ed i suoi fratelli – che accoglie più di 20.000 volumi ed è l’unica parte aperta al pubblico dell’edificio. I piani superiori, infatti, sono ancora oggi abitati dai discendenti dalla famiglia Leopardi.
Il piano nobile si compone di eleganti sale con soffitti affrescati, pareti decorate e arredi risalenti al periodo compreso tra il XVI e il XIX sec. In queste “sale antiche” Giacomo ha trascorso la sua infanzia attorniato dai fratelli ed in una di esse, ancora oggi, è possibile osservare i “figurati armenti”: quattro grandi tele, attribuite a Rosa Da Tivoli, ricordate dal Poeta ne Le Ricordanze. Si trova al piano nobile anche la “Sala dell’Accademia” dove Monaldo, il padre di Giacomo, era solito radunare i membri dell’Accademia Letteraria dei Diseguali Placidi, già presente a Recanati nel XV sec. e da lui ripristinata nei primi anni dell’Ottocento.
Nella parte orientale del palazzo, in un appartamento che Giacomo condivideva con il fratello Carlo Orazio, si trova la camera da letto del Poeta. La stanza, semplice, è stata conservata intatta così come era all’epoca del Leopardi.
Il piano seminterrato dell’edificio ospita l’ex frantoio, dal 1995 utilizzato come sede espositiva per importanti mostre su Giacomo Leopardi. Attualmente vi è allestita la mostra “Giacomo dei libri: la biblioteca Leopardi come spazio delle idee”, inaugurata nel 2012.
Accanto ai locali dell’ex frantoio si trovano le antiche Cantine del palazzo. Attualmente ospitano un piccolo punto vendita dove è possibile acquistare i vini prodotti dai Leopardi, un’esposizione di botti, antichi strumenti di vinificazione e sono visitabili gratuitamente.
A nord e ad oriente, il palazzo è chiuso dai giardini, luogo dei giochi di tante generazioni di bambini. Un tempo la famiglia possedeva anche gli spazi ad essi confinanti, ora divenuti sede del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e del Centro Mondiale della Poesia.
La poesia ‘L’Infinito’ di Giacomo Leopardi sarà superstar per tutto il 2019 e anche oltre a 200 anni dalla sua stesura. Per celebrare ‘l’Idillio perfetto’, uno dei testi poetici più famosi e amati della lingua italiana, la contessa Olimpia Leopardi, discendente diretta del poeta, ha organizzato a Recanati, insieme al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, un flash mob degli studenti di tutta Italia che hanno recitato in contemporanea la celebre poesia: “#200infinito”.

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Recanati – Circuito Leopardi

Recanati, Marche

Il Palazzo Leopardi è un edificio storico di Recanati, noto per essere stato la casa natale del poeta Giacomo Leopardi, che nacque qui il 29 giugno del 1798 e vi soggiornò fino alla sua definitiva partenza nel 1830.
La casa natale del Leopardi sorge a Recanati nel rione di Monte Morello.
L’attuale palazzo risale alla metà del XVIII secolo, quando il canonico Carlo Orazio Leopardi, prozio del Poeta e valente architetto dell’epoca, riunì in un unico nucleo i vari edifici in cui la famiglia aveva abitato ininterrottamente fin dal secolo XIII. A Carlo Orazio si devono in modo particolare la facciata del palazzo, in sobrio stile neoclassico, e lo scalone interno, considerato uno tra i suoi migliori interventi sugli edifici della città.
L’intero primo piano dello stabile è occupato dalla famosa Biblioteca – fonte di sapere per Giacomo Leopardi ed i suoi fratelli – che accoglie più di 20.000 volumi ed è l’unica parte aperta al pubblico dell’edificio. I piani superiori, infatti, sono ancora oggi abitati dai discendenti dalla famiglia Leopardi.
Il piano nobile si compone di eleganti sale con soffitti affrescati, pareti decorate e arredi risalenti al periodo compreso tra il XVI e il XIX sec. In queste “sale antiche” Giacomo ha trascorso la sua infanzia attorniato dai fratelli ed in una di esse, ancora oggi, è possibile osservare i “figurati armenti”: quattro grandi tele, attribuite a Rosa Da Tivoli, ricordate dal Poeta ne Le Ricordanze. Si trova al piano nobile anche la “Sala dell’Accademia” dove Monaldo, il padre di Giacomo, era solito radunare i membri dell’Accademia Letteraria dei Diseguali Placidi, già presente a Recanati nel XV sec. e da lui ripristinata nei primi anni dell’Ottocento.
Nella parte orientale del palazzo, in un appartamento che Giacomo condivideva con il fratello Carlo Orazio, si trova la camera da letto del Poeta. La stanza, semplice, è stata conservata intatta così come era all’epoca del Leopardi.
Il piano seminterrato dell’edificio ospita l’ex frantoio, dal 1995 utilizzato come sede espositiva per importanti mostre su Giacomo Leopardi. Attualmente vi è allestita la mostra “Giacomo dei libri: la biblioteca Leopardi come spazio delle idee”, inaugurata nel 2012.
Accanto ai locali dell’ex frantoio si trovano le antiche Cantine del palazzo. Attualmente ospitano un piccolo punto vendita dove è possibile acquistare i vini prodotti dai Leopardi, un’esposizione di botti, antichi strumenti di vinificazione e sono visitabili gratuitamente.
A nord e ad oriente, il palazzo è chiuso dai giardini, luogo dei giochi di tante generazioni di bambini. Un tempo la famiglia possedeva anche gli spazi ad essi confinanti, ora divenuti sede del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e del Centro Mondiale della Poesia.
La poesia ‘L’Infinito’ di Giacomo Leopardi sarà superstar per tutto il 2019 e anche oltre a 200 anni dalla sua stesura. Per celebrare ‘l’Idillio perfetto’, uno dei testi poetici più famosi e amati della lingua italiana, la contessa Olimpia Leopardi, discendente diretta del poeta, ha organizzato a Recanati, insieme al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, un flash mob degli studenti di tutta Italia che hanno recitato in contemporanea la celebre poesia: “#200infinito”.

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