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Maremma

Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana

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In tutta Italia, i prodotti certificati DOP e IGP sono una cosa seria, tanto che in Toscana, realtà che forse più di altre ha fatto del turismo enogastronomico un suo vessillo, le Strade cosiddette del Vino, dell’Olio e dei Sapori sono state le prime del Paese a riunirsi in una Federazione, sin dal 2001, creando una sede di rappresentanza nel borgo di Montespertoli, in provincia di Firenze. Da qui, prendono abbrivio progetti di promozione delle eccellenze del territorio capaci di farle letteralmente arrivare in ogni angolo del mondo, instillando così il desiderio di godere di persona, prima con lo sguardo e poi con il palato, di tanta bellezza e bontà.

Per intraprendere uno di questi 20 percorsi che attraversano tutta la Regione basta però tenere gli occhi aperti lungo le provinciali o le mille strade bianche che “ricamano” le inconfondibili colline della Toscana: il territorio è infatti disseminato dei tipici cartelli marroni che identificano tali itinerari, in un saliscendi continuo fra viali di cipressi, distese di filari di vite e uliveti punteggiati di nobili castelli, torri, pievi, abbazie e cascine in pietra color dell’ocra dove è lecito sognare una vacanza di puro relax. Un insieme che sembra uscito da un quadro d’altri tempi, che regala la piacevolezza di panorami unici, da incorniciare in una foto, in un ricordo.

Le tappe segnalate lungo le Strade – agriturismi, aziende agricole, musei dedicati a culture antiche e botteghe artigiane – sono un invito a fermarsi, a respirare a pieni polmoni, a conoscere chi ogni giorno si dedica con passione alla terra, coltivando vini autoctoni e olio che il mondo ci invidia, e con essi gli altri molti prodotti, spesso tutelati dai rigorosi disciplinari dei Consorzi o riconosciuti come DOP o IGP. Abbondanza di sapori che, tradotta in numeri, ad oggi conta ben 30 di queste eccellenze certificate, fra 15 DOP e 15 IGP Made in Tuscany.

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    Componente esperienziale

  • 24,80%

    Dimensione artistico-culturale

  • 19,60%

    Componente emozionale

Esperienza complessiva

  • 92,79%

    Qualità generale

  • 5,70%

    Organizzazione

  • 1,37%

    Raggiungibilità dei luoghi di interesse

Dati ottenuti tramite l’analisi delle recensioni sul web

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Crespino del Lamone

Marradi, Toscana

70 elementi Cosa fare e vedere

  • Borgo

Crespino del Lamone

Marradi, Toscana

Piccolo borgo del comune di Marradi attraversato dal fiume Lamone e circondato da boschi freschissimi. La località è anche denominata “paese dell’acqua buonan e delle fontane”. Nella pioazzetta si trova l’Abbazia vallombrosana di santa maria (XI secolo) e il Tempio ossario in ricordo della 42 vittime dell’eccidio perpetrato nel luglio 1944

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Villa Medicea La Ferdinanda

Carmignano, Toscana

Villa Medicea “La Ferdinanda” o “dei Cento Camini”, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità nel 2013, fu costruita nel 1596 per volere del Granduca Ferdinando I de ‘Medici, su disegno di Bernando Buontalenti. La Villa si affaccia sui colli e sui vigneti del Montalbano, in posizione dominante sul poggio che già aveva ospitato un’area sacra al tempo degli etruschi. Nelle sale della Villa, nella loggia e nella deliziosa cappella sono ben conservati gli affreschi coevi alla struttura, realizzati da Domenico Cresti detto il Passignano e da Bernardino Poccetti. La Villa è famosa anche per la sua bella scalinata a coda di rondine che dalla Loggia dei Paradisi posa sul giardino in direzione del borgo di Artimino: le due rampe laterali sono un’aggiunta degli anni Trenta del Novecento e furono commissionate dalla Contessa Maraini all’architetto Lusini che le realizzo sulla base di un disegno originale del Buontalenti.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Villa Bellavista Via Livornese 28 Buggiano

Buggiano, Toscana

La Villa Bellavista situata a Borgo a Buggiano, a 4 km da Montecatini Terme, è una villa storica considerata la seconda più bella e grande d’Italia, dopo la Reggia di Caserta.
Nella gara fra le famiglie più importanti dell’aristocrazia medìcea per celebrare i fasti della propria stirpe, erigendo, in città e in campagna, dimore signorili sempre più belle, ricercate e costose, Fabio Feroni si affidò ad Antonio Maria Ferri, l’architetto più in voga nella Toscana di fine ‘600.
Nato a Firenze nel 1651 e formatesi alla scuola di Ferdinando Tacca, collaboratore di Pier Francesco Silvani e dì Antonio Cerutti, il Ferri fu erede della lezione classica dell’Ammannati.
Un soggiorno a Roma lo portò a contatto con il gusto barocco romano, dal quale derivò concezioni, (estensione della dimensione della larghezza, senso di scenario coinvolgente) perché, innestate sulla tradizione compositiva rinascimentale toscana, lo condussero ad uno stile sobrio e di purezza formale. Nel 1679 lavorò a Palazzo Orlandini e nel 1680 al completamento di San Frediano in Cestello; nel 1694 fece il salone d’onore di Palazzo Corsini e nel 1704 il Santuario del Crocifisso a San Miniato al Tedesco.
Per la nuova dimora di campagna dei Feroni, il Ferri progettò la villa, la cappella, il giardino, le altre sistemazioni a verde, il condotto che porta l’acqua a Bellavista dalla collina di Stignano. Non seguì però la direzione dei lavori, ma scelse a Firenze le maestranze più importanti e gli artisti.
A fianco della villa si trova la cappella di famiglia a pianta circolare con portico, sormontata da un’elegante cupola. Al suo interno, decorazioni in marmo e stucchi; al centro, il tabernacolo sorretto da angeli in marmo bianco di Carrara. Sull’altare è collocata una tavola con i “Santi Anna e Giacinto” di Pier Dandini, autore anche degli affreschi eseguiti nei saloni della villa.

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  • Riserva

Riserva Naturale di Poggio all’Olmo

Cinigiano, Toscana

a Riserva Naturale di Poggio all’Olmo, dall’estensione di 400 ettari, è situata tra il comune di Cinigiano e quello di Arcidosso, in provincia di Grosseto, e si sviluppa tra l’alto corso del torrente Ribusieri, affluente dell’Orcia, e attorno ai rilievi di Poggio all’Olmo, Poggio Materaio e Poggio la Torretta.
L’oasi naturale si trova a un’altitudine compresa tra gli 800 e i 1000 metri circa, per questo in alcuni punti si gode di una vista unica sulla Valle dell’Ombrone, sul Monte Amiata e sulla Val d’Orcia.
La flora è l’elemento caratterizzante della riservai: folti boschi di pino nero, abeti e castagni con numerosi alberi secolari, ma anche ampie praterie e arbusteti dove crescono, oltre alla ginestra e alcuni tipi di felce, la linaria purpurea e la viola etrusca.
Sulla cima di Poggio all’Olmo si trova un pero mandorlino di oltre 10 metri, uno degli alberi monumentali che si trovano sparsi nell’area insieme a noci e castagni ultrasecolari.
Tra i mammiferi spicca il gatto selvatico, mentre tra gli uccelli si segnalano i rapaci diurni come il falco pellegrino e lo sparviero.

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  • Borgo

Buggiano Castello

Buggiano, Toscana

Fino al 1775 sede del Comune e della Podesteria, è un vero e proprio tesoro a cielo aperto rimasto intatto nell’ aspetto medievale. Nella sua incantevole piazzetta, alla sommità del colle, ecco il Palazzo Pretorio del ‘200, con la facciata costellata dagli stemmi dei Podestà susseguirsi nei secoli; nell’ interno si conservano affreschi quattrocenteschi. Alcune sale ospitano I’archivio storico del Comune. Nella sala maggiore si riunivano i rappresentanti del popolo e ci fu un periodo in cui agli assenti era comminata una multa da pagarsi con grani di pepe, l’oro nero del Medioevo. Di fianco, la Chiesa di S.Niccolao, del 1038, in stile romanico; ha tre navate e possiede un ricco patrimonio artistico (un preziosissimo Fonte Battesimale ed un bellissimo ambone del XIII sec. , pitture cinquecentesche di G. Brina, della scuola di A. Del Castagno e di Bicci di Lorenzo). Ricchi gli arredi sacri conservati nel Museo Parrocchiale. Contigua alla Chiesa è l’antica Abbazia con un bellissimo chiostro.
Sempre nella parte alta del castello vi sono notevoli resti della Rocca. Due porte, resti di case torri, I’ex Convento di S. Scolastica, L’ Oratorio di S. Martino e la settecentesca Villa Sermolli, completano il patrimonio monumentale.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Antica Rocca di Carmignano

Carmignano, Toscana

Il bastione detto “Rocca” o Castello di Carmignano è citato per la prima volta nell’anno 998, in un documento d’Ottone III di Sassonia che ne conferiva la proprietà al vescovo di Pistoia. La Rocca fu oggetto di lotte continue fra Pistoia, Firenze e Prato, per la sua posizione strategica nel contesto politico-militare del Medioevo. Alla Rocca di Carmignano si accede con un percorso pedonale (che parte dalla chiesa di San Michele dove è custodita la famosa “Visitazione” di Pontormo) che sale sul colle fitto d’ulivi, da dove si gode un bellissimo panorama del Montalbano. Delle mura medievali intorno alla Rocca rimangono pochi resti, in parte ricostruiti come il Campano, con la cella campanaria e orologio, mentre al centro sorge un torrione medievale, chiamato il Maschio della Rocca.

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  • Borgo

Crespino del Lamone

Marradi, Toscana

Piccolo borgo del comune di Marradi attraversato dal fiume Lamone e circondato da boschi freschissimi. La località è anche denominata “paese dell’acqua buonan e delle fontane”. Nella pioazzetta si trova l’Abbazia vallombrosana di santa maria (XI secolo) e il Tempio ossario in ricordo della 42 vittime dell’eccidio perpetrato nel luglio 1944

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Villa Medicea La Ferdinanda

Carmignano, Toscana

Villa Medicea “La Ferdinanda” o “dei Cento Camini”, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità nel 2013, fu costruita nel 1596 per volere del Granduca Ferdinando I de ‘Medici, su disegno di Bernando Buontalenti. La Villa si affaccia sui colli e sui vigneti del Montalbano, in posizione dominante sul poggio che già aveva ospitato un’area sacra al tempo degli etruschi. Nelle sale della Villa, nella loggia e nella deliziosa cappella sono ben conservati gli affreschi coevi alla struttura, realizzati da Domenico Cresti detto il Passignano e da Bernardino Poccetti. La Villa è famosa anche per la sua bella scalinata a coda di rondine che dalla Loggia dei Paradisi posa sul giardino in direzione del borgo di Artimino: le due rampe laterali sono un’aggiunta degli anni Trenta del Novecento e furono commissionate dalla Contessa Maraini all’architetto Lusini che le realizzo sulla base di un disegno originale del Buontalenti.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Villa Bellavista Via Livornese 28 Buggiano

Buggiano, Toscana

La Villa Bellavista situata a Borgo a Buggiano, a 4 km da Montecatini Terme, è una villa storica considerata la seconda più bella e grande d’Italia, dopo la Reggia di Caserta.
Nella gara fra le famiglie più importanti dell’aristocrazia medìcea per celebrare i fasti della propria stirpe, erigendo, in città e in campagna, dimore signorili sempre più belle, ricercate e costose, Fabio Feroni si affidò ad Antonio Maria Ferri, l’architetto più in voga nella Toscana di fine ‘600.
Nato a Firenze nel 1651 e formatesi alla scuola di Ferdinando Tacca, collaboratore di Pier Francesco Silvani e dì Antonio Cerutti, il Ferri fu erede della lezione classica dell’Ammannati.
Un soggiorno a Roma lo portò a contatto con il gusto barocco romano, dal quale derivò concezioni, (estensione della dimensione della larghezza, senso di scenario coinvolgente) perché, innestate sulla tradizione compositiva rinascimentale toscana, lo condussero ad uno stile sobrio e di purezza formale. Nel 1679 lavorò a Palazzo Orlandini e nel 1680 al completamento di San Frediano in Cestello; nel 1694 fece il salone d’onore di Palazzo Corsini e nel 1704 il Santuario del Crocifisso a San Miniato al Tedesco.
Per la nuova dimora di campagna dei Feroni, il Ferri progettò la villa, la cappella, il giardino, le altre sistemazioni a verde, il condotto che porta l’acqua a Bellavista dalla collina di Stignano. Non seguì però la direzione dei lavori, ma scelse a Firenze le maestranze più importanti e gli artisti.
A fianco della villa si trova la cappella di famiglia a pianta circolare con portico, sormontata da un’elegante cupola. Al suo interno, decorazioni in marmo e stucchi; al centro, il tabernacolo sorretto da angeli in marmo bianco di Carrara. Sull’altare è collocata una tavola con i “Santi Anna e Giacinto” di Pier Dandini, autore anche degli affreschi eseguiti nei saloni della villa.

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  • Riserva

Riserva Naturale di Poggio all’Olmo

Cinigiano, Toscana

a Riserva Naturale di Poggio all’Olmo, dall’estensione di 400 ettari, è situata tra il comune di Cinigiano e quello di Arcidosso, in provincia di Grosseto, e si sviluppa tra l’alto corso del torrente Ribusieri, affluente dell’Orcia, e attorno ai rilievi di Poggio all’Olmo, Poggio Materaio e Poggio la Torretta.
L’oasi naturale si trova a un’altitudine compresa tra gli 800 e i 1000 metri circa, per questo in alcuni punti si gode di una vista unica sulla Valle dell’Ombrone, sul Monte Amiata e sulla Val d’Orcia.
La flora è l’elemento caratterizzante della riservai: folti boschi di pino nero, abeti e castagni con numerosi alberi secolari, ma anche ampie praterie e arbusteti dove crescono, oltre alla ginestra e alcuni tipi di felce, la linaria purpurea e la viola etrusca.
Sulla cima di Poggio all’Olmo si trova un pero mandorlino di oltre 10 metri, uno degli alberi monumentali che si trovano sparsi nell’area insieme a noci e castagni ultrasecolari.
Tra i mammiferi spicca il gatto selvatico, mentre tra gli uccelli si segnalano i rapaci diurni come il falco pellegrino e lo sparviero.

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  • Borgo

Buggiano Castello

Buggiano, Toscana

Fino al 1775 sede del Comune e della Podesteria, è un vero e proprio tesoro a cielo aperto rimasto intatto nell’ aspetto medievale. Nella sua incantevole piazzetta, alla sommità del colle, ecco il Palazzo Pretorio del ‘200, con la facciata costellata dagli stemmi dei Podestà susseguirsi nei secoli; nell’ interno si conservano affreschi quattrocenteschi. Alcune sale ospitano I’archivio storico del Comune. Nella sala maggiore si riunivano i rappresentanti del popolo e ci fu un periodo in cui agli assenti era comminata una multa da pagarsi con grani di pepe, l’oro nero del Medioevo. Di fianco, la Chiesa di S.Niccolao, del 1038, in stile romanico; ha tre navate e possiede un ricco patrimonio artistico (un preziosissimo Fonte Battesimale ed un bellissimo ambone del XIII sec. , pitture cinquecentesche di G. Brina, della scuola di A. Del Castagno e di Bicci di Lorenzo). Ricchi gli arredi sacri conservati nel Museo Parrocchiale. Contigua alla Chiesa è l’antica Abbazia con un bellissimo chiostro.
Sempre nella parte alta del castello vi sono notevoli resti della Rocca. Due porte, resti di case torri, I’ex Convento di S. Scolastica, L’ Oratorio di S. Martino e la settecentesca Villa Sermolli, completano il patrimonio monumentale.

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  • Castello/Fortezza/Rocca/Villa

Antica Rocca di Carmignano

Carmignano, Toscana

Il bastione detto “Rocca” o Castello di Carmignano è citato per la prima volta nell’anno 998, in un documento d’Ottone III di Sassonia che ne conferiva la proprietà al vescovo di Pistoia. La Rocca fu oggetto di lotte continue fra Pistoia, Firenze e Prato, per la sua posizione strategica nel contesto politico-militare del Medioevo. Alla Rocca di Carmignano si accede con un percorso pedonale (che parte dalla chiesa di San Michele dove è custodita la famosa “Visitazione” di Pontormo) che sale sul colle fitto d’ulivi, da dove si gode un bellissimo panorama del Montalbano. Delle mura medievali intorno alla Rocca rimangono pochi resti, in parte ricostruiti come il Campano, con la cella campanaria e orologio, mentre al centro sorge un torrione medievale, chiamato il Maschio della Rocca.

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Ristorante Villa Le Farnete Ristorante Ristoranti

Carmignano, Toscana

Le Corone della Qualità

Punteggio della struttura espresso in corone. 1 corone + rappresenta il punteggio massimo. La valutazione è basata sui seguenti criteri:

Qualità del servizio, Promozione del Territorio, Identità, Notorietà.

Eventi

Sapori d’Autunno

Enogastronomico

Comune: Montecarlo

Mese di inizio: Novembre

Durata: 4 Giorni

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Toscana Gustando

Enogastronomico

Comune: Montepulciano

Mese di inizio: Novembre

Durata: 2 Giorni

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Natale a Montepulciano

Altro

Comune: Montepulciano

Mese di inizio: Dicembre

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Sapori d’Autunno

Enogastronomico

Comune: Montecarlo

Mese di inizio: Novembre

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Comune: Montepulciano

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Mese di inizio: Dicembre

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