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Urbisaglia

Nel II secolo a.C., Urbs Salvia era una colonia romana della Regio V Picenum piuttosto florida. Poi, nel 408 d.C., il passaggio di Alarico, Re dei Visigoti, e il declino. Eppure, le tracce lasciate da questo importante passato sono ancora tutte lì da vedere, nel Parco Archeologico che conserva ancora l’anfiteatro, il teatro, ritenuto il più cospicuo delle Marche per forma e dimensioni, nonché l’unico in Italia ancora con decorazioni pittoriche. Per saperne di più, c’è l’immancabile Museo Archeologico nel centro storico della “nuova” Urbisaglia, dominata dalla mole imponente della Rocca. Costruita tra il XIII e il XV sec., ha un’originale forma trapezoidale, con quattro torri e un mastio con merli ghibellini a ingentilire un profilo fin troppo militaresco.

Restando nei dintorni di Urbisaglia e sempre in provincia di Macerata, merita una sosta l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, bella nel suo tipico impianto cistercense, anche se parzialmente danneggiata dal terremoto dell’ottobre 2016. L’Abbazia, insieme al monastero e al Palazzo dei principi Giustiniani Bandini, è cuore dell’omonima Riserva naturale, visitabile con facilità grazie a due sentieri-natura.

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Parco Archelogico Urbisaglia

Urbisaglia, Marche

1 elementi Cosa fare e vedere

  • Sito Archeologico

Parco Archelogico Urbisaglia

Urbisaglia, Marche

II Parco Archeologico di Urbs Salvia si sviluppa per circa 40 ettari ed è il più importante e spettacolare delle Marche. Il percorso di visita, che si snoda in gradevoli sentieri scendendo attraverso un comodo tracciato di circa un chilometro, consente di cogliere nella sua interezza la struttura di una tipica città romana. Nel punto più alto è collocato il Serbatoio dell’acquedotto, due gallerie parallele che rifornivano d’acqua la città sottostante. Più in basso il Teatro, uno dei più grandi d’Italia e l’unico che conservi consistenti tracce di intonaco dipinto. Fu edificato in laterizi all’inizio del I sec. d.C. Il sottostante “Edificio a nicchioni” fungeva da scenografico raccordo dei vari livelli della città, cioè fra il sovrastante pianoro del teatro e il foro. Ai piedi della collina sorge la maestosa area sacra, costituita da un tempio minore e da un grande Tempio con criptoportico, corridoio sotterraneo dove si possono ammirare pregevoli affreschi con iconografie legate alla propaganda augustea e deliziosi riquadri con scene di animali intervallate da maschere lunari. Al di fuori dell’imponente Cinta muraria, alta in alcuni punti fino a cinque metri, si trova l’Anfiteatro, fatto costruire da Lucio Flavio Silva Nonio Basso alla fine del I sec. d.C. Nei pressi dell’Anfiteatro sorgono due imponenti Monumenti funerari. La visita al Museo Archeologico Statale permette infine di avere uno sguardo d’insieme sulla civilizzazione romana del sito.

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  • Sito Archeologico

Parco Archelogico Urbisaglia

Urbisaglia, Marche

II Parco Archeologico di Urbs Salvia si sviluppa per circa 40 ettari ed è il più importante e spettacolare delle Marche. Il percorso di visita, che si snoda in gradevoli sentieri scendendo attraverso un comodo tracciato di circa un chilometro, consente di cogliere nella sua interezza la struttura di una tipica città romana. Nel punto più alto è collocato il Serbatoio dell’acquedotto, due gallerie parallele che rifornivano d’acqua la città sottostante. Più in basso il Teatro, uno dei più grandi d’Italia e l’unico che conservi consistenti tracce di intonaco dipinto. Fu edificato in laterizi all’inizio del I sec. d.C. Il sottostante “Edificio a nicchioni” fungeva da scenografico raccordo dei vari livelli della città, cioè fra il sovrastante pianoro del teatro e il foro. Ai piedi della collina sorge la maestosa area sacra, costituita da un tempio minore e da un grande Tempio con criptoportico, corridoio sotterraneo dove si possono ammirare pregevoli affreschi con iconografie legate alla propaganda augustea e deliziosi riquadri con scene di animali intervallate da maschere lunari. Al di fuori dell’imponente Cinta muraria, alta in alcuni punti fino a cinque metri, si trova l’Anfiteatro, fatto costruire da Lucio Flavio Silva Nonio Basso alla fine del I sec. d.C. Nei pressi dell’Anfiteatro sorgono due imponenti Monumenti funerari. La visita al Museo Archeologico Statale permette infine di avere uno sguardo d’insieme sulla civilizzazione romana del sito.

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