Le attività del turista Enogastronomico
Enogastronomia
Chissà come e dove Leonardo da Vinci li scoprì, ma i Crotti della Valchiavenna sono citati anche nei suoi Codici, come grotte naturali formate da massi di antiche frane. Luoghi oggi riconvertiti spesso in trattorie e ristoranti dove si possono gustare piatti tipici, o in cantine per l’invecchiamento di vini e prodotti locali. Fra questi, si vedano il violino di capra, ricavato dalla spalla o dalla coscia di animali allevati allo stato semibrado, i salamini “bastardei” di carme mista bovina e suina, la bresaola, i formaggi come il Bitto e il “mascarpin” di capra, e il passito di Vertermate, l’unico passito delle Alpi.
Fra i piatti della tradizione, immancabili i pizzoccheri bianchi o al cucchiaio, che qui si presentano sotto forma di gnocchetti e non di tagliatelle come in Valtellina, e le costine di maiale preparate o alla “piota” (su una pietra ollare) o al “lavecc” (in umido in una pentola di pietra ollare). Fra i dolci, classici i biscottini di Prosto e la torta fioretto, con fiori di finocchio selvatico.
Le attività del turista Naturalistico
ecoturismo
Si digita valchiavennabike.it ed ecco apparire i numeri in “home”: 20 percorsi ciclabili, 300 km di piste, 50 aree di sosta e 10 punti di noleggio. Si riassume così la Valchiavenna da scoprire in sella a MTB e bici da strada, lungo tracciati sterrati e asfaltati, in famiglia, per una gita in totale relax, o per sfidare se stessi e la montagna. L’Anello di Paiedo, l’Anello degli Andossi, la Raetica Classica, da Madesimo a Rasdeglia e Torni, la Rampegada alla Madonna…Lunghezza, durata, difficoltà e pendenza media appaiono in chiaro e non resta che scegliere il percorso più adatto.
Le attività del turista Sportivo
sci di fondo
Free entrance per i tracciati di sci di fondo di Campodolcino. Un invito a testare questi due anelli, di 5 km ciascuno. Il primo è a Campodolcino, e si sviluppa davanti alla stazione di partenza della funicolare Sky Express. Il secondo anello è sull’Alpe Motta e si divide a sua volta in due tracciati, di 2 e 3 km. Per raggiungerlo si prende la Sky Express, o in alternativa, dal centro di Madesimo c’è una comoda navetta.
ciaspole
Il piacere di una passeggiata in inverno su sentieri battuti è qualcosa di unico. Il paesaggio si veste del suo abito bianco e tutto diventa silenzio, pace, bellezza. In Valchiavenna ci sono numerosi percorsi e tracciati accessibili anche alle famiglie con bimbi al seguito, e fra queste c’è la passeggiata che da Madesimo conduce all’Alpe Macolini. Il punto di arrivo è a 1.656 metri di quota, ma il dislivello è solo di 100 metri, fattibili anche con passeggino al seguito. Dunque, si parte dalla passerella lungo il bacino artificiale a arriva al fondovalle costeggiando il torrente Scalcoggia. In 2 km si arriva poi in località Dogana Vegia e da qui è possibile proseguire fino all’Alpe Macolini lungo un percorso battuto. La vista spazia sulle piste da sci, su madesimo, sul profilo dell’Alpe Motta e sulla statua dorata della Madonna alta 15 metri che segnata il Santuario di Nostra Signora d’Europa. Da quassù, non resta che prendere ispirazione per nuovi percorsi, magari per scoprire altri angoli nascosti della Valchiavenna, come Campodolcino, Chiavenna e Piuro.
sci alpino
Sci da discesa, snowboard, sci da fondo, Telemark, Snowkite, ciaspole… Non c’è disciplina invernale che non trovi sfogo sui pendii della Valchiavenna, in particolare nella Skiarea Madesimo Campodolcino.
Da sempre apprezzata destinazione naturalistica, negli ultimi anni Madesimo – in Valle Spluga ma inserita nel comprensorio della Valchiavenna – è diventata uno degli “snow spot” più frequentati di tutto l’arco alpino, anche da un pubblico giovane, grazie a 60 km di piste da discesa e 12 da fondo, fra cui spicca il fuoripista del “Canalone”, che da Pizzo Groppera scende al Pian dei Larici. Una volata di 3 km di tracciato e 1000 metri di dislivello, immersi in un paesaggio incontaminato.